Il Bangladesh, a causa della recente indipendenza, è attento alla conservazione degli usi e dei costumi tradizionali bengalesi, utili da un lato a rafforzare l’identità nazionale dall’altro a salvaguardare la specificità regionale.
Abbigliamento: il sari è di gran lunga l’abito femminile più diffuso, sebbene sia molto popolare anche salwar kameez (shaloar kamiz), oltre agli abiti di foggia occidentale soprattutto nelle aree urbane. Tra gli uomini il vestiario occidentale trova maggiore accettazione. Gli uomini, spesso in occasioni religiose, utilizzano il Kurta-paejama. Diffuso fra gli uomini è anche il lungi, una sorta di gonna lunga.
La mancia: pare che la mancia, o ‘baksheesh’, sia prevista in qualsiasi tipo di scambio, tranne che nelle zone rurali più isolate. Nei ristoranti, gli abitanti del Bangladesh non lasciano quasi mai mance, ma nei ristoranti di Dhaka frequentati da stranieri ci si aspetta una mancia pari al 5% del servizio. Nella maggior parte delle transazioni commerciali si deve contrattare perché la contrattazione è un aspetto normale della vita in Bangladesh. Come regola generale, si tende a offrire subito all’incirca la metà della richiesta iniziale per poi salire fino al punto di equilibrio accettabile da entrambe le parti.
Durata: 14 giorni / 13 notti
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L’economia dell’Azerbaijan dipende dal settore agricolo e dall’industria estrattiva, tra cui l’estrazione di ferro rame, sale, piombo e petrolio. Le principali colture azere sono gli agrumi, il riso, il tabacco, il tè, il cotone, i cereali, la frutta ed il mais .
La leggenda vuole che la Torre della Vergine di Baku fu costruita su richiesta di una vergine. La giovane donna, per sottrarsi alle avances del padre, chiese all’ uomo di costruire una torre per osservare i suoi domini. Dopo averla fatta elevare più volte, la giovane si buttò dalla cima della Torre.