La cultura qatara è fortemente influenzata dallo stile di vita dei beduini e dalla religione islamica. Sul territorio è ampiamente presente la setta Wahabbi dell’Islam, ma qui le regole sono meno restrittive di quelle dettate in Arabia Saudita; ad esempio è concesso l’utilizzo di alcolici e le donne possono anche guidare senza alcuna restrizione. Le caratteristiche nomadi dei beduini hanno fatto si che l’arte si manifesti per lo più con oggetti trasportabili, quali la poesia, il canto e i prodotti tessili. I tessuti tradizionali presentano elaborati ricami in oro o argento. I vestiti tradizionali degli uomini sono costituiti da una lunga camicia bianca (thobe) e ampi pantaloni dello stesso colore. Il capo è coperto da un velo (gutra) fissato al capo con una corda nera (agal). Le donne indossano il velo dall’età di sette anni. Dall’età adolescenziale, al velo vengono aggiunti un lungo vestito nero (al-darraa) e una maschera nera (al-battoulah) che copre il viso lasciando scoperti solo bocca, naso ed occhi.
La popolazione qatara osserva, per il 90%, la religione musulmana sunnita. Quasi tutti gli abitanti appartengono al Wahabbi dell’Islam, anche se non ne osservano rigidamente tutte le regole. Interagendo con i locali capirete subito che l’integralismo religioso è del tutto assente, al contrario della rigidità e della riservatezza, onnipresenti nella cultura araba.
Durata: 12 giorni / 11 notti
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Durata: 13 giorni / 12 notti
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Viaggiare attraverso le emozioni di un’agente di viaggio: Oriente, Australia, Sud America – di Sonia Ronconi
Essendo stata a lungo sotto l’influenza della Cina, la cultura dell’isola è principalmente derivata dalla cultura tradizionale cinese, con alcune influenze della tradizione americana e giapponese. Fra le espressioni più interessanti di questa cultura ibrida abbiamo le rappresentazioni delle marionette e il teatro delle ombre, entrambe manifestazioni culturali molto antiche. Una delle maggiori attrazioni di […]