Il giro delle grandi emozioni

di Stefania Tancredi e Michele Pasquali

Il giro del mondo: Malesia, Singapore, Australia, Hawaii, Galapagos, Rio de Janeiro

 

Indimenticabili emozioni hanno costellato il nostro avventuroso e fantastico viaggio alla scoperta del Giro del Mondo!

Dopo averlo studiato e percorso su tutti i supporti possibili,dalle guide cartacee ad internet,e dopo un’attenta e precisa organizzazione del viaggio,delle mete,le soste,gli hotel e i tour da fare,partiamo per il nostro lungo e meraviglioso giro del mondo attraverso l’Estremo Oriente,l’Oceania e il Sud America,facendo tappa rispettivamente a Singapore,in Malesia e a Redang, per poi volare nella lontana Australia, alle Hawaii e in Polinesia e poi ancora nell’arcipelago delle Galapagos,in Amazzonia e nel mitico Brasile.


Estremo Oriente – savana Malesiana

Ma cominciamo il nostro viaggio andando alla scoperta dell’Estremo Oriente e più precisamente della savana malesiana,con un tour organizzato nella regione del Sabah, e dopo un primo impatto molto forte con la realtà delle cittadine del Borneo, Kota Kinabalu e Sandakan,ci immergiamo nell’avventura più entusiasmante che abbiamo mai vissuto:una serie di crociere sul fiume e nel mezzo della giungla alla ricerca di fauna mai vista,dalle scimmie proboscidate ai bufali d’acqua,coccodrilli,iguane,tucani, elefanti,macachi e diverse specie di uccelli,tra cui il colibrì,l’airone bianco e il Martin Pescatore tutto blu con la punta delle ali bianca.

Impossibile dimenticare lo spettacolo di centinaia di lucciole che brillano sugli alberi dopo il tramonto,tanto da sembrare alberi di natale! Restiamo ad ammirarle al buio per circa 15minuti: uno spettacolo che resterà scolpito per sempre nella nostra mente e nei nostri occhi!Pernottare nei river lodge ci ha permesso di completare questo meraviglioso incontro con la natura e la vera giungla,con li oranghi del Centro di riabilitazione di Sepilok,e alla visita al meraviglioso Kinabalu Park.

“Fuggiamo”letteralmente dalla Grotta di Gomanton, completamente ricoperta di guano (escremento di pipistrello),pipistrelli e scarafaggi ma molto importante per i malesiani in quanto,proprio qui,nidificano migliaia di rondini,dal cui nido viene preparata una prelibata zuppa, e voliamo nella frenetica Singapore.


Singapore

Questa piccola città-stato,così moderna e alla moda,ci ha stupiti per la pulizia,le ampie strade e soprattutto per il tanto verde.Marina Bay Sands è il nome dell’hotel più caratteristico formato da 3 grattacieli uniti tra loro da una terrazza a forma di nave.Da lassù,il punto più alto della città,200 m,si può ammirare un panorama unico.

La statua Merlion è il simbolo di Singapore,con la testa di leone e il corpo di un pesce,Boat Quai,Clarke Quai,il quartiere Coloniale,la casa del Parlamento,la Chiesa di St.Andrews,il Raffles hotel,i giardini Botanici,Chinatown e Orchard Road non sono mancati alla nostra visita in questa giovane città che ha davvero molto da insegnare a tutti noi;ma è ormai tempo di rilassarci un po’ al caldo sole dell’isola di Redang. E qui fa davvero caldo!

Non si trova refrigerio nemmeno in acqua perché l’acqua è ancor più calda dell’aria.In compenso indossata la maschera si assiste ad uno spettacolo mozzafiato:un vero acquario si apre ai nostri piedi ed un’infinità di pesci multicolori ci circondano e ci pizzicano come a voler fare amicizia;coralli di varie forme e dimensioni ci guidano verso una barriera corallina tra le più ricche e colorate mai viste.


Australia

Una delle destinazioni più lontane ed ambite da molti,una meta sognata da tempo e finalmente raggiunta:l’Australia.

La nostra prima tappa qui è ovviamente la splendida Sydney,con l’acquario,lo zoo,the Rocks,la Sydney Tower,Circular Quay e i suoi battelli per le crociere nella baia,le mitiche ostriche e non potevano mancare le famigerate icone dell’Harbour Bridge e dell’Opera House.

Un breve volo di circa tre ore ci porta a scorgere la figura del monolite più famoso del mondo:Uluru e del suo compagno Kata Tjuta.Incredibile il colore rosso della terra che sorvoliamo..Un tour che prevede la visita dei due monti prima al tramonto e poi all’alba per permetterci di ammirare un susseguirsi di colori sulla terra che si innalza sulle nostre teste,e Uluru diventa così giallino,color ocra,nocciola,rossiccio,marrone scuro,poi di nuovo rosso,rosso mattone,marrone e poi ancora più scuro…ormai è notte,ed il cielo è così stellato,e stelle così vicine a noi,da credere di poterle toccare…!

Un altro volo ci porta a Brisbane,la capitale del Queensland,la regione cui appartiene una delle meraviglie del mondo:la grande barriera corallina.Da Brisbane ci avventuriamo prima in una gita in 4×4 a Fraser Island,l’isola sabbiosa più grande al mondo,dove,dopo aver fatto amicizia con un Dingo e qualche“piccola”iguana di circa due metri,ci soffermiamo ad ammirare la bellezza del Lake McKenzie.

Finalmente arriva il giorno del noleggio auto…una vera e propria impresa!Infatti ce la siamo dovuta vedere con la guida a destra,le strade sconosciute e per di più l’auto con il cambio automatico!!!Ma ce l’abbiamo fatta ed è stato anche molto divertente. Comincia il nostro viaggio sulla Bruce Hightway, che congiunge  Brisbane a Cairns per circa 1.500 km di affascinanti paesaggi, spiagge e pittoreschi paesini.Prima tappa Rockhampton,la città che più rispecchia lo stile di vita autentico degli australiani,nonché la patria del manzo.E così,dopo il canguro,il coccodrillo e il barramandi,una bella bistecca di manzo ai ferri per cena.Prossima tappa una cittadina davvero molto carina,turistica e movimentata:Airlie Beach,situata proprio sul mare, tanto che proprio da qui partono le crociere dirette alla visita della Grande Barriera Corallina e alle Whitsundays Islands.Ed è infatti qui che noi siamo diretti.

Una mini crociera di 4 giorni in barca a vela per esplorare questo meraviglioso mare, queste isole da sogno,per avvistare delfini,tartarughe curiose e l’emozionante vista delle balene!Non potevano mancare ore passate a fare snorkelling e diving,e le escursioni sulle isole…indimenticabile la meravigliosa Whitehaven Beach,spiaggia di sabbia bianchissima a forma di mezza luna,e lo spettacolare Hill Inlet.Davvero uno splendore di colori:dal bianco al verde smeraldo,al turchese,al blu intenso,al verde pastello,celeste,azzurro e poi di nuovo al bianco…Davvero da NON PERDERE!

A malincuore lasciamo questo posto verso Townsville,e poi Cairns,l’ultima tappa del nostro fly and drive australiano.Qui, che di vita ce n’è da vendere!!!,dopo un tour al Wooroonooran Rainforest Safari e alle spettacolari Josephine Falls,gustiamo  un’ottima cena in un ristorante sul lungomare,a gestione italiana,dal maitre allo chef,a base di bruschetta e squisiti spaghetti allo scoglio.


Hawaii

“La più incantevole flotta di isole che abbia mai gettato l’ancora in un oceano”.

Così Mark Twain ha definito le paradisiache isole delle Hawaii.Atterrati ad Honolulu ed accolti dal tipico benvenuto hawaiiano,il Lei,la collana di fiori fatta con orchidee freschissime bianche e lilla,non manchiamo di visitare i siti più importanti e conosciuti al mondo:la famosa spiaggia di Waikiki,una lunga distesa di sabbia bianca che rappresenta,insieme al Mall adiacente,il centro della vita turistica della città; l’International Market Place,mercato folkloristico affollatissimo,e la storica Pearl Harbour,che ricorda l’attacco giapponese ai danni della flotta navale americana,e che segnò l’ingresso degli Stati Uniti nella seconda guerra mondiale,un sito oggi molto visitato e di grande effetto emotivo.

Ma presto ci spostiamo nella  più antica delle isole Hawaiiane,Kauai.

Il modo migliore per visitarla è noleggiando un’auto,e così abbiamo visitato molte delle 43 spiagge di sabbia bianchissima che fanno da ghirlanda all’isola, Kilauea Point LightHouse,con il vecchio faro visitabile ormai in disuso e che ora è una riserva naturale che ospita fregate di mare e la sula dalle zampe rosse;Spouting Horn e i suoi sbruffi d’acqua che arrivano fino a 15 metri d’altezza;Wailua Falls,una doppia cascata che compie uno spettacolare salto di 250 metri,la Fern Grotto,una grotta ricoperta da una lussureggiante vegetazione tropicale, raggiungibile solo risalendo il Wailua River in Kayak (esperienza splendida!);le cascate Opaekaa e il Waimea Canyon State Park,il canyon più bello di tutto il Pacifico e che ricorda il Gran Canyon americano ma di dimensioni,ovviamente,più piccole.

Ma l’avventura più bella è stata sicuramente l’esplorazione della Na Pali Coast,delle sue verdi e imponenti scogliere a picco sul mare visitabili solo via mare o in elicottero.E così abbiamo prenotato un’escursione in gommone che ci ha fatto ammirare da vicino queste bellezze,le onde hawaiiane,alte, lunghe e corpose,le tartarughe marine ma soprattutto i delfini. Impressa nella nostra mente,rimarrà per sempre l’esperienza di essere circondati da più di 400 delfini!

Ma ancora qualche ora di volo sul blu intenso di questo immenso oceano ed eccoci nella Laguna Blu della spettacolare isola di Bora Bora.Un Farè-overwater del Sofitel Motu ci ospita per 4 giorni a dir poco paradisiaci prima di spostarci sull’isola di Moorea e poi nella selvaggia,e per questo ancor più bella,Manihi.Palme accarezzate dal vento,sabbia bianca lambita dal mare turchese e fantastici fondali non deludono le nostre aspettative sulle isole dei Mari del Sud.Quando un visitatore arriva in queste isole i polinesiani lo incoronano con collane di fiori di gardenia e frangipane.Collane di fiori per dare il benvenuto a chi arriva e collane di conchiglie per chi parte.E’ così che prescrive il bon ton polinesiano perché i fiori appassiscono, ma le conchiglie restano!Le giornate scivolano via tra le acque blu cobalto tempestate di pesci e coralli colorati,l’impareggiabile panorama offerto dal belvedere sulle baie di Cook e di Opunohu,la storia e la cultura di queste genti,della civiltà Maori con i loro Marae,antichi luoghi di culto,luoghi religiosi e sacri costituiti da pietre levigate e allineate a piramide dove crescono i Mape,gli alberi dalle radici tentacolari.Ogni sera le nostre cene sono allietate dalle percussioni dei tamburi e le note dell’ukulele che accompagnano le seducenti Vahinè,le fanciulle che ballano il Tamurè,la più tradizionale e sensuale danza polinesiana.E tra l’aloha e il profumo di tiarè, la magia e l’incanto di queste isole disseminate nell’Oceano Pacifico volge al termine per lasciare il posto alla nostra prossima meta.


Galapagos

E voliamo verso l’ultimo continente di questa nostra immensa avventura, verso un vero Paradiso Naturalistico:le isole incantate delle Galapagos.E quale modo migliore per visitare questo spettacolare arcipelago se non con una crociera a bordo di un confortevole catamarano?E così abbiamo potuto avvicinare pinguini nani,alti solo 20 cm,cormorani,sule dalle zampe azzurre,iguane di terra e di mare,albatross,otarie,leoni marini,razze,fregate,fringuelli di Darwin e tartarughe giganti,da cui prende nome l’arcipelago.San Cristobal,Isola Espanola,Santa Cruz,Isabela,Isole Santiago e Bartolomè sono le preziose isole,patrimonio faunistico dell’Unesco, dove abbiamo attraccato e fatto escursioni a terra.Particolare rilievo ha avuto la visita alla stazione scientifica Charles Darwin,sull’isola di Santa Cruz,la sede del centro di tutte le attività del Parco Marino Nazionale,dove abbiamo potuto ammirare una nursery di piccoli e di alcuni esemplari adulti in cattività di tartaruga gigante.

La Foresta Amazzonica

E dopo tanto mare ci dirigiamo verso quella parte del pianeta ricoperta da una lussureggiante foresta pluviale popolata dal temibile giaguaro,serpenti,pappagalli,colibrì,tapiri,armadilli,bradipi e scimmie:la Foresta Amazzonica.Attraversata dal grande e potente Rio delle Amazzoni lungo circa 6500 km,il primo al mondo per portata e che all’incontro con le acque del mare provoca la POROROCA,un’onda anomala di alta marea dal rumore assordante che trascina con se tutto ciò che incontra,è la più estesa area boscosa del pianeta e il clima tropicale caldo e umido offre un ambiente ideale a quegli animali dalla sottoscritta sempre detestati:i rettili.E qui si riproducono pericolose anaconde,boa,serpenti corallo e crotali oltre ai piccoli e neri pesci piranha.Ma non possiamo non deliziarci con la vista delle grandiose cascate dell’Iguaçu:ben272 cascate alte 80m che si possono ammirare da un costoso volo in elicottero o da una delle passerelle che permettono di avvicinarsi al punto in cui le acque si gettano nel vuoto.E tra la nebbia provocata dagli spruzzi d’acqua e il rimbombo tuonante delle cascate proseguiamo il nostro viaggio verso una destinazione sognata fin da bambini:Rio de Janeiro.


Rio de Janeiro

Qualcuno ha detto: “Se amate viaggiare per il mondo lasciate il Brasile per ultimo.”

Non sappiamo chi sia,ma sappiamo che aveva ragione.

Impossibile non concederci ai simboli per eccellenza della città e così,a bordo di un simpatico trenino,dal quartiere di Cosme Velho iniziamo un city tour sino alla cima del Corcovado.E qui, è pura estasi.La baia azzurra di Botafogo,il Pan di Zucchero,la baia di Guanabara,e poi l’Oceano Atlantico con le sue famose spiagge di Copacabana, Ipanema e Leblan,il tutto abbracciato dalla benedizione del Cristo Redentore.

Ma purtroppo bisogna fare i conti con la realtà e mentre ancora sorridiamo per la magia appena vissuta,sguardi tristi e bassi ci ricordano che accanto a lussuosi hotel e grattacieli vi sono anche le favelas,i quartieri poveri di Rio dove la gente ogni giorno deve lottare per sopravvivere.

Ma questo è il mondo,tutto questo è la magia della varietà di un pianeta così vasto,immenso e per questo così diverso ma così uguale.

Il nostro grande viaggio,con le sue molte avventure volge ormai al termine;un confortevole volo ci aspetta per riportarci a casa.Ormai del nostro bel giro del mondo restano solo i ricordi,le foto,i filmini e tutte le emozioni e sensazioni che abbiamo felicemente vissuto con essi.

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