Monumenti Unesco in Iran

In Iran, secondo l’UNESCO, sono presenti 15 Patrimoni dell’Umanità.

Complessi monastici armeni in Iran
Situato nella zona nord-ovest del Paese, è composto da tre corpi: il Monastero di San Taddeo, risalente al VII secolo, il Monastero di Santo Stefano e la Cappella di Dzordzor.
I tre edifici testimoniano gli importanti scambi culturali verificatesi tra questa regione e le regioni limitrofe e costituiscono l’esempio della tradizione armena nell’architettura.

Bam e il suo paesaggio culturale

Bisotun
Bisotun si trova lungo la rotta commerciale che collegava l’altopiano dell’Iran con la Mesopotamia, per questo è ricca di monumenti e siti di interesse turistico che testimoniano l’incontro tra varie culture transitate per questi luoghi. Il monumento principale è costituito da un bassorilievo con iscrizioni cuneiforme commissionato da Dario I, il Grande.

Gonbad-e Qabus
La torre-mausoleo, alta 53 metri, fu eretta nel 1006 d.C per il sovrano Qābus Ibn Voshmgir vicino all’antica cittadella di Jorian, lungo il fiume Gorgan. La costruzione in cotto dalle forme geometriche illustra lo sviluppo della matematica e della scienza nel mondo musulmano durante il I millennio d.C. e testimonia lo scambio culturale tra la cultura nomade dell’Asia centrale e l’antica civiltà dell’Iran.

Masjed-e Jame (Moschea del Venerdì) di Isfahan
La Moschea del Venerdì rappresenta lo sviluppo dell’architettura islamica nell’Asia Centrale. Il complesso ricopre più di 2 ha e comprende due minareti e 4 iwan.
Gli iwan, tipici dell’architettura islamica, sono decorati in maniera differente fra loro e hanno dimensioni diverse, elementi che rivelano l’importanza di ciascun iwan all’interno di questo capolavoro architettonico.

Meidān-e Emām, piazza Naqsh-e Jahān
La piazza Naqsh-e Jahān, richiesta da Shah Abbas I il Grande nel XVII secolo, è circondata da quattro edifici: la Moschea Reale ricca di mosaici, il Portico del Qaysariyyeh, la Moschea di Sheykh Lotfollah e l’ingresso del palazzo ali Qapu. La piazza rappresenta un luogo di rilevante importanza storica e culturale, in quanto testimonia la cultura persiana del periodo safavide.

Pasargadae
Pasargadae rappresenta l’arte e l’architettura reale dell’Impero achemenide. Il sito si estende per 160 ha e comprende il Mausoleo di Ciro II, la terrazza fortificata Tall-e Takht, e il complesso reale con portineria, sala delle udienze, palazzo residenziale e giardini. La città è stata la capitale del primo grande impero multiculturale in Asia occidentale, considerato il primo impero che rispetta le diversità culturali dei suoi popoli, per questo motivo l’architettura achemenide è una rappresentazione sintetica delle diverse culture.

Persepoli
Persepoli fu una delle cinque capitali dell’impero achimenide. Costruito su un’immensa terrazza per metà artificiale e per metà naturale, la città non fu mai terminata a causa dell’invasione di Alessandro Magno. Il complesso è costituito da nove strutture che si ergono su una piazza forma alta più di 12 m e ampia oltre 13 ha.
La funzione della città non era quella di residenza permanente, ma serviva esclusivamente per ospitare le celebrazioni del nuovo anno.

Santuario e tomba dello sceicco Safī al-Dīn
Il complesso è un luogo di ritiro spirituale costruito tra il XVI e il XVIII secolo. La struttura utilizza forme architettoniche tradizionali iraniane per sfruttare al massimo lo spazio disponibile ospitando una biblioteca, una moschea, una scuola, alcuni mausolei, una cisterna, un ospedale, una panetteria e vari uffici.

Sistema idraulico di Shushtar
Lo storico sistema idraulico di Shushtar è considerato un capolavoro dell’architettura e della fisica e testimonia il know-how degli Elamiti e degli abitanti della Mesopotamia. Il progetto prevedeva la creazione di due canali principali che estraevano l’acqua dal fiume Karun, uno dei quali, il canale Gargar, è ancora oggi in funzione e fornisce l’acqua alla città attraverso una serie di gallerie che portano l’acqua ai mulini.
Il canale termina con una splendida scogliera, dalla quale l’acqua scende a cascata in un bacino a valle, confluendo poi nella pianura situata a sud della città, creando una zona di 40.000 ha coltivata ad orchidee, noto come Mianâb (Paradiso).

Soltaniyeh
Nel XIV secolo la città era la capitale dei sovrani dell’ikhanato. L’edificio più importante del sito archeologico di Soltaniyeh è il Mausoleo di Oljaytu, costruito nel 1302-12. L’edificio presenta la doppia cupola più antica del mondo, alta 50m, rivestita in maiolica turchese e circondata da otto minareti sottili, il cui significato nell’architettura islamica è paragonabile all’importanza della cupola del Brunelleschi per il mondo cristiano.
La maggior parte delle decorazioni esterne del mausoleo sono andate perdute, ma gli eccezionali mosaici, maioliche ed affreschi interni hanno attirato l’attenzione di studiosi di fama mondiale, conferendo all’edificio l’appellativo di “precursore del Taj Mahal” indiano.

Storico Bazar di Tabriz
Fina dall’antichità il bazar di Tabriz è stato uno dei più importanti centri commerciali sulla via della seta. Dal XIII al XVI secolo Tabriz fu la capitale del regno safavide e rimase un centro di elevata importanza fino al XVIII secolo.
Il bazar rappresenta uno degli esempi più completi del sistema commerciale tradizionale e culturale iraniano.

Takht-e Soleyman
Il sito archeologico di Takht-e Soleyman, nel nord-ovest dell’Iran, è situato sulla valle di una montagna di origine vulcanica. Il sito comprende il santuario principale zoroastriano in parte ricostruita nel periodo ilkhanide, XII secolo, e un tempio del periodo sasanide, VI-VII secolo, dedicato a Anahita. Il sito ha un importante significato simbolico: i disegni del tempio del fuoco, il palazzo e la disposizione generale hanno fortemente influenzato lo sviluppo dell’architettura islamica.

Tchogha Zanbil
Le rovine della città santa del Regno di Elam, circondato da tre cinte concentriche enormi, si trovano a Tchogha Zanbil. Fondata nel 1250 a.C., la città è rimasta incompiuta a causa dell’invasione degli assiri guidati da Assurbanipal, come dimostrano le migliaia di mattoni inutilizzati lasciati sul sito.

Giardino persiano
Il patrimonio comprende nove giardini, presenti in varie province iraniane, che dimostrano come il giardino persiano si sia evoluto per adattarsi alle diverse condizioni climatiche, creando tipologie di giardino differenti, pur mantenendo le caratteristiche originarie. Le caratteristiche comuni sono la divisione in quattro settori, che simboleggiano i quattro elementi zoroastriani di cielo, terra, acqua e piante, e l’acqua, che gioca un ruolo importante sia per l’irrigazione sia come ornamento.

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