Per entrare in territorio libanese è necessario essere in possesso di passaporto con validità superiore alla data di ingresso di almeno tre mesi fornito di visto e senza timbro di Israele. Il visto di 90 giorni deve essere chiesto anticipatamente all’Ambasciata del Libano in Italia, ma è possibile ottenere un visto rinnovabile per una permanenza di 15 giorni direttamente in aeroporto o ai confini terrestri.
La situazione di sicurezza nel Paese è ad oggi ancora precaria. Inoltre in aumento il rischio di rapimenti ai danni di occidentali. Il Libano, inoltre, soffre delle tensioni che interessano gli altri Paesi della regione medio-orientale. La regione in cui si trova il territorio libanese è una zona a rischio sismico. Sono da evitare la valle della Bekaa, la periferia meridionale di Beirut, l’area a sud del fiume Litani, l’area di Tripoli e vicina regione dell’Akkar, la città di Saida e i capi palestinesi. Inoltre è necessario portare sempre con sé i documenti di identità personale da esibire ai posti di blocco, evitare foto o riprese in prossimità di luoghi di culto, siti militari, infrastrutture, aree recintate e protette e rispettare gli usi e i costumi locali.
Si consiglia di consumare solo acqua in bottiglie o acqua corrente facendola bollire per almeno 15 minuti. Le vaccinazioni consigliate sono l’antiepatite A e B, l’antitetanica, l’anti-tifoide e l’anti-rabbica. È opportuno stipulare una copertura assicurativa sanitaria internazionale che comprenda l’eventuale rimpatrio sanitario del paziente o il trasferimento in un altro Paese.
Numeri utili
Emergenza sanitaria: 125
Croce Rossa Libanese: 140
Vigili del Fuoco: 175
Ambasciata d’Italia:
Rue du Palais Presidentiel
2902 – 2633 – Baabda
Tel +961 5 954955
Fax +961 5 959616
Molte sono le attività che si possono effettuare nel territorio nepalese, di seguito ne riportiamo alcune: • Trekking (è necessario un permesso speciale al costo di 10 US$ circa) • Rafting • Kayak • Escursioni in mountain bike • Safari • Corsi di lingua, yoga, medicina naturale e meditazione presso templi e monumenti di Kathmandu
Cultura Religione: I coreani sono tradizionalmente pragmatici ed eclettici per ciò che riguarda l’aspetto religioso. La loro visione della religione non è condizionata da un’unica fede, ma dalla combinazione di diverse credenze indigene e credi, come il Confucianesimo, Taoismo, e Buddismo, introdotti dalla Cina intorno al IV° sec. A.C. Le religioni maggiormente professate sono il […]