Storia dell’Azerbaijan

I primi insediamenti in territorio azero dell’Azerbaijan risalgono all’età della pietra.

Intorno al 550 a.C. l’attuale Azerbaijan fu conquistato dagli Achemenidi e successivamente passò sotto il controllo di Alessandro Magno, dei Seleucidi, di Roma, dei Greci e dei Sasanidi. Nel IV secolo il cristianesimo venne dichiarato ufficialmente religione di stato. Lo stato venne distrutto e conquistato degli Arabi che costrinsero gli albanesi caucasici alla conversione all’Islam. Si susseguirono i domini di diverse dinastie, l’Impero dei Selgiudichidi, lo stato degli Jalayiridi e l’Impero di Tamerlano. Durante quest’ultimo la dinastia locale azera degli Shirvanshakh costituì uno stato vassallo dell’Impero. Alla morte di Tamerlano nacquero due stati: Kara Koyunly e Ak Koyunlu. Nel ‘500 il territorio azero, con la caduta dei Safavidi, viene suddiviso in vari khanati occupati dell’Impero Russo. Il Trattato di Turkmenchay (2 febbraio 1828) il territorio viene diviso tra Russia e Pesia.

Al termine della Prima Guerra Mondiale, l’Azerbaijan costituisce con l’Armenia e la Georgia la Repubblica Federativa Democratica di Transcaucasia, che fu sciolta nel 1918.

La Repubblica Democratica dell’Azerbaijan, nata a seguito dello scioglimento della Repubblica Transcaucasica, fu la prima repubblica parlamentare musulmana nel mondo. Nel marzo del 1922, l’Armata Rossa conquista la capitale e il territorio azero viene unito a quello georgiano ed armeno per formare la Repubblica Socialista Federativa Sovietica Transcaucasica, che nel 1936 viene divisa in RSS Georgiana, RSS Armena e RSS Azera. La RSS dell’Azerbaijan fornì quasi tutto il petrolio utilizzato dall’Unione Sovietica nel corso della II Guerra Mondiale; per questo motivo Hitler cercò più volte invano di occupare Baku. L’inizio, nel 1986, della politica glasnost’ da parte di Michail Michail Gorbačëv, causò scompigli economici e politici e scontri etnici.

Nel gennaio del 1990, conosciuto come “il gennaio nero”, l’esercitò entrò a Baku, dove migliaia di azeri stavano manifestando per l’indipendenza, e aprì il fuoco; il bilancio ufficiale è di 130 morti e 700 feriti, ma in via non ufficiale si parla di migliaia di morti. Il 18 ottobre 1991 l’Azerbaijan è ufficialmente uno stato indipendente, ma dal 1992 al 1994 fu teatro della Guerra del Nagorno-Karabakh, a causa della quale perse un sesto del suo territorio.

MONUMENTI UNESCO PATRIMONIO DELL’UMANITA
In Azerbaijan, secondo l’UNESCO, sono presenti 2 Patrimoni dell’Umanità:

 

Città-fortezza di Baku con il Palazzo di Shirvanshah e la Torre della Vergine

La città è stata costruita su un sito abitato sin dal Paleolitico; le tracce presenti nella città-fortezza rivelano la presenza di varie civiltà tra cui i Persiani, gli Shirvani, gli Ottomani e i Russi. La città-fortezza (Icheri Sheher) ha conservato gran parte delle sue mura difensive del XII secolo. La Torre della Vergine (Giz Galasy) è costruita su strutture già esistenti che vanno dal VII al VI secolo a.C. e il quattrocentesco Palazzo di Shirvanshah rappresenta una perla dell’architettura azera.

Riserva statale di Qobustan

La riserva copre tre aree di un altopiano di blocchi rocciosi che si ergono nel semi-deserto dell’Azerbaijan centrale e sulle quali si sono conservate perfettamente oltre 6.000 incisioni rupestri che testimoniano 40.000 anni di arte rupestre. Inoltre, è possibile ammirare anche resti di grotte, insediamenti e sepolture risalenti al periodo che va dal Paleolitico al Medioevo. Gaval-Dashy, la pietra tamburino, è una roccia che emette un suono profondo e risonante quando viene percossa. La zona ospita molti vulcani di fango attivi, pronti ad eruttare. Questa tipologia di vulcani è molto presente in Azerbaijan, basti pensare che 300 dei 700 del mondo si trovano in territorio azero. L’estensione totale della riserva è superiore ai 537 ha.

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Vigili del Fuoco: 01 Polizia: 02 Pronto intervento: 03 Ambasciata d’Italia: 44, Kichik Gala Street– Icheri Sheher, Baku Tel.: +994-12 – 4975133 oppure 4975135

Viaggio organizzato a Baku

È opportuno stipulare una copertura assicurativa sanitaria internazionale che comprenda l’eventuale rimpatrio sanitario del paziente o il trasferimento in un altro Paese. Le strutture sanitarie statali lasciano spesso a desiderare, con alcune eccezioni tra cui l’Ospedale Clinico Centrale di Baku e altre strutture private a Baku.

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