Clima
La Cambogia ha un clima legato ai monsoni tropicali e la temperature media annuale è di 27°. I mesi più freddi sono dicembre e gennaio, mentre marzo e aprile sono i più caldi. Il paese ha due distinte stagione: la stagione piovosa che va da maggio a ottobre (con temperature fino a 40°, accompagnate da un alto tasso di umidità) e la stagione secca da Novembre ad aprile ( con temperature tra i 25° e i 35°). Di notte le temperature scendono, ma mai al di sotto dei 15°. Le precipitazioni piovose raggiungono in media i 1.400 mm annui nella piana centrale, mentre arrivano fino a 3.800 mm in montagna e lungo la costa. Il periodo migliore per visitare la Cambogia è quello compreso tra novembre e gennaio, quando le temperature ed i livelli di umidità sono più bassi. Da febbraio in poi invece, il caldo si fa opprimente e in aprile diventa insopportabile. La stagione delle piogge è un buon periodo per visitare Angkor: in questi mesi i fossati sono pieni e la vegetazione lussureggiante. Bisogna invece evitare le regioni nord-orientali: in questa stagione le piste diventano veri e propri acquitrini e sono del tutto impraticabili.
Ambiente
Il 57,7% (2005) della superficie della Cambogia è coperta da foreste. La deforestazione, con un tasso annuo dell’1,29% (1990–2005), rappresenta la più grave minaccia ambientale del Paese. Nel 1995 il governo ha deciso di vietare l’esportazione di legname, ma l’attività è continuata illegalmente. Inoltre, negli anni Sessanta e Settanta le foreste e le zone umide cambogiane sono state gravemente danneggiate dalle bombe, dai defolianti e da altre sostanze chimiche, usate nella guerra del Vietnam, con effetti devastanti sull’intero ecosistema. In più, l’inquinamento e la contaminazione di corsi d’acqua e laghi ha reso insicure, dal punto di vista sanitario, gran parte delle risorse idriche disponibili nel paese. Solo il 41% dei cambogiani può disporre di acqua potabile, e appena il 17% di servizi igienici. Il governo, per superare questi gravi problemi, ha sottoscritto accordi internazionali sull’ambiente in materia di biodiversità, cambiamento climatico, desertificazione, specie a rischio d’estinzione e conservazione della vita marina e del legname tropicale. In più, ha sottoposto a tutela ambientale un’area pari al 21,6% del territorio del Paese. Nel 1925 è stato istituito il Parco Nazionale di Angkor, l’antica capitale dell’impero Khmer, nonché uno dei principali siti archeologici dell’Asia sudorientale, entrata a far parte dei World Heritage Sites nel 1992. Tra i 23 parchi nazionali cambogiani, i più famosi sono i seguenti:
– Parco Nazionale Bokor (ufficialmente Preah Monivong): è una delle aree protette più vaste del Paese, con i suoi 1400 kmq di estensione, che abbracciano quattro province meridionali della catena montuosa Cardamomo. Le attrattive maggiori del Parco sono un rifugio di montagna francese abbandonato, situato a 1.040 metri d’altitudine, in posizione dominante sulle montagne e, a due chilometri dalla stazione, le cascate di Popokvil, che stupiscono per la particolarità di essere doppie. Nelle sue foreste, vivono 30 specie vegetali endemiche, ma anche tigri, leopardi, bovini selvatici, zibetti, maiali, gibboni e l’elefante asiatico, in via di estinzione. Per gli appassionati di uccelli, si possono trovare numerose specie. La maggior parte degli animali sono però notturni e popolano le zone più remote del Parco.
– Parco Nazionale Ream (anche conosciuto come Preah Sihanuk): si trova a 30 minuti d’auto da Sihanukville, abbraccia il litorale del golfo del Siam e comprende 2 isole e 210 kmq di spiagge, di paludi, di mangrovie e di barriere coralline. Creato nel 1993, questo parco è un vero e proprio rifugio per ogni genere di animale. Numerose specie in via d’estinzione sono presenti, come gli zibetti, ma anche porcospini, marsuini, scimmie, aquile e delfini. Le visite si svolgono in battello (raggiungendo insenature nascoste nella foresta) o a piedi con una guida.
– Parco Nazionale Virachey: la più grande area protetta della Cambogia e una delle aree più importanti per la conservazione della biodiversità nel Sud-Est asiatico, con una grande varietà di flora e fauna. Il parco non è stato ancora internamente esplorato e potrebbe ospitare un buon numero di mammiferi, fra cui elefanti, leopardi e tigri. Alcuni zoologi ritengono che ci possano essere anche alcuni isolati esemplari di rinoceronti e di kouprey (bue selvatico). Il parco è situato nelle provincie di Ratanakiri e Stung Treng nel Nord-Est della Cambogia e copre una superficie di 3325 km. I torrenti che si formano tra le sue montagne, contribuiscono significativamente nell’arricchire il flusso d’acqua del fiume Mekong. Un’alta percentuale dei popoli appartenenti a minoranze etniche vive nell’area del Parco.
– Parco Nazionale Kirirom: (il nome significa “montagna della gioia”) è situato nel distretto di Phnom Srouch, nella provincia di Kampong Speuil, a 117 km da Phnom Penh. Il parco è una riserva di montagna (700 m sul livello del mare), che vanta panorami spettacolari, diverse belle cascate, foreste di pino e laghi di acqua cristallina. In cima alla montagna si trova un monastero buddista mentre, al di là di Kirirom, la foresta diventa inaccessibile e ospita alcune specie di animali in via d’estinzione come l’orso bruno, il gibbone e la tigre. Il parco è poi famoso per la sua foresta di pini di alta quota.
Fauna:
La Cambogia è ricca di specie animali, alcune in via d’estinzione, come il rinoceronte di Java, l’elefante asiatico, il Ko Prey, il gaur (bue selvatico), il bufalo d’acqua, la tigre o la saola (antilope). Ma vi sono anche animali più comuni, come orsi, bufali, leopardi, scimmie e serpenti velenosi nelle foreste del paese. Non bisogna dimenticare i coccodrilli, anche se questi si trovano soprattutto nelle fattorie, dove vengono allevati per la carne e la pelle. Gli amanti degli uccelli rimarranno estasiati di fronte alle molte specie che si sono stanziate in Cambogia. È possibile osservare gru, sparvieri, falchi, nibbi, aquile, avvoltoi, pavoni, quaglie, beccacce, gufi, aironi, pellicani, anatre selvatiche, cormorani… Attività di disboscamento, estrazione mineraria e caccia non regolata hanno però portato ad una rapida diminuzione della fauna cambogiana.
Flora:
Il clima caldo e umido spiega la presenza delle fitte foreste pluviali che crescono su gran parte del territorio cambogiano (53%), in particolare sui versanti montuosi e lungo le coste sud-occidentali. Nelle pianure situate alle quote più elevate e sugli altipiani predomina invece la savana erbacea. Le basse pianure sono invece coperte da estese risaie, alternate però a terreni incolti disseminati di canneti e a spazi boscosi. La flora cambogiana è dunque molto varia. Tra gli alberi più comuni ci sono quello della gomma e del Kapok (un albero che produce semi simili alle fibre di cotone), la palma e il banano. Si possono poi ammirare orchidee e si può passeggiare tra le mangrovie o le palme da zucchero, simbolo della Cambogia.
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