Festività in Tibet

Festività:
In un’atmosfera fatta di danze (Cham), coloratissimi costumi, giochi e mercatini, musicanti, nomadi e monaci, i tibetani si riuniscono nei giorni di festa per far rivivere la loro religione e la loro antica cultura. Le principali feste sono dunque quelle di origine religiosa, mentre le feste civili sono poco sentite, soprattutto al di fuori dai centri urbani principali.
Le feste più importanti in Tibet sono:
  • Losar o Festa dell’Anno Nuovo (prima settimana del primo mese lunare): in origine si festeggiava al fiorire degli alberi di pesco. In occasione di questa festa, considerata dalla popolazione di grande importanza per la prosperità del nuovo anno, si celebrano cene benaugurali, si sostituiscono le “bandiere della preghiera” vecchie con quelle nuove, ci si scambiano gli auguri con la formula di buon auspicio “tashi delek” e si svolgono feste pittoresche e animatissime per le strade di Lhasa e delle principali città tibetane.
  • Monlam o Festa della Grande Preghiera di Lhasa (venticinquesimo giorno del primo mese lunare): istituita da Tsongkapa (il fondatore dell’ordine Panchen Lama) nel 1049, vede monaci provenienti dai Tre Grandi Monasteri del Tibet riunirsi a Jokhang, dove un’icona del Buddha Maitreya del Tempio è portata in processione lungo il Barkhor, richiamando orde entusiaste di locali e pellegrini.
  • Tenga Choibao Festa delle Lanterne (quindicesimo giorno del primo mese lunare): questa festa ebbe origine nel 1409 quando un noto patrono di Tsong Khapa accese numerose lanterne, ritagliò del burro colorato a forma di ogni tipo di fiore e albero, e decorò le sculture del Buddha in onore della vittoria del Sakyamuni in un dibattito con degli opponenti al buddismo. Questa tradizione è stata tramandata fino ai giorni nostri.
  • Saga Dawa (settimo e quindicesimo giorno del quarto mese lunare): considerata la più sacra dell’anno, questa memorabile festa vede coincidere in una stessa data la celebrazione della nascita, illuminazione e morte del Buddha. I fedeli credono che in questa giornata gli anime celesti discendano nel mondo dei mortali e che una buona azione svolta in questa data, valga come migliaia di altre buone azioni svolte però in giorni differenti. Gli abitanti di Lhasa si uniscono in una grande processione attorno alla città e trascorrono la serata in un picnic vegetariano al parco “Dzongyab Lukahng”, ai piedi del Potala, bruciando grandi quantità d’incenso.
  • Shotun o Festa dello Yogurt (prima settimana del settimo mese lunare): in passato, in occasione di questa festività, i fedeli andavano negli eremi di montagna dove servivano un pasto a base di yogurt ai monaci appena usciti dal ritiro spirituale, seguito da intrattenimenti con danze e canzoni popolari. Sin dal XVII°sec., il centro principale delle celebrazioni è stato spostato al Norbu Lingka, dove si tengono per diversi giorni interessanti performance teatrali.
  • Festa del Lavacro (tra la fine del settimo e l’inizio dell’ottavo mese lunare): vi è la credenza in Tibet che, quando il pianeta sacro Venere appare in cielo, l’acqua dei fiumi diventa più pura e curativa. Per questa ragione durante la settimana in cui è visibile, tutti i tibetani si recano ai fiumi o alle sorgenti naturali, accampandosi lungo le rive, per fare dei bagni alla luce della luna. Fare questo bagno sacro per tutte le sette notti consecutive li dovrebbe aiutare ad evitare raffreddore e peste e quindi a godere di buona salute e di una lunga vita.
  • Ongkor o Festa del Raccolto (prima settimana dell’ottavo mese lunare): già dal 1408 Gyantse ospitava, prima nella storia, prestigiose competizioni di tiro con l’arco e corse di cavalli, molto popolari in tutto il Paese. In occasione di questa festa, in cui i contadini girano in processione attorno ai campi per benedire il raccolto, vengono dunque riproposte queste interessanti gare, unite a fiere campestri e musiche popolari.
  • Festa di Fine Anno (ventinovesimo giorno del dodicesimo mese lunare): si svolgono danze religiose all’interno dei monasteri per scacciare gli spiriti maligni dell’anno uscente. In più, durante la notte hanno luogo diversi altri cerimoniali a tale scopo: vengono bruciati fagotti di paglia, viene buttata l’immondizia negli incroci, vengono accese le torce e la gente urla per liberare le case da questi spiriti.

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