Governo.
L’Indonesia è una repubblica costituzionale, il paese è stato però sottoposto, sin dalla sua indipendenza, a regimi autoritari dell’esercito. Gode di una democrazia solo dalla fine degli anni Novanta. Il presidente, capo dello stato e del governo è assistito nelle funzioni esecutive dal consiglio dei ministri. Il potere legislativo è affidato a una Camera di rappresentanti composta da 550 membri eletti a suffragio universale ogni cinque anni; ed è affiancata da una Camera dei rappresentanti regionali di 128 membri. Il sistema Giudiziario si basa in particolare sulla Corte Suprema e la Corte costituzionale; nel paese è in vigore la pena di morte.
Dopo l’introduzione del multipartitismo nel 1998 sono sorti molti movimenti politici. Il Golkar ha conservato un ruolo predominante. Le forze politiche principali presenti nel Parlamento i sono: il Partito democratico indonesiano-Lotta (Partai Demokrasi Indonesia Perjuangan, PDIP; conservatori); il Partito del risveglio nazionale (Partai Kebangkitan Bangsa, PKB; populisti); il Partito unito dello sviluppo (Partai Persatuan Pembangunan, PPP; di ispirazione islamica); e il Partito democratico (Partai Demokrat, PD; di ispirazione vagamente liberale). Sulla vita politica del paese è importante anche l’influenza delle due organizzazioni islamiche Nahdlatul Ulama e Muhanmadjayah.
Economia.
L’Indonesia è un paese dotato di grande potenziale di materie prime, quali minerali, prodotti agricoli e legname. Paese di recente industrializzazione la sua principale ricchezza deriva dalle esportazioni. Le esportazioni principali includono petrolio greggio, petrolio raffinato e derivati, gas naturale liquido, compensato e prodotti tessili. Altre esportazioni importanti sono gomma, caffè, stagno, olio di palma, tabacco, tè. Le importazioni principali includono macchinari, materiale elettrico, prodotti chimici, riso, ferro, acciaio e prodotti farmaceutici.
L’attività principale del paese esta ancora l’agricoltura che impiega la maggioranza della popolazione. La coltivazione principale è quella del riso, di cui l’Indonesia è il terzo produttore mondiale dopo la Cina e l’India. Altre produzioni importanti sono mais, olio di palma, banane, patate dolci, soia, arachidi, agrumi, ananas, caffè, canna da zucchero, tè, tabacco, cotone. Il legname prodotto dal paese è per lo più usato come combustibile anche se non mancano produzioni di legno molto pregiate come ebano, mogano, sandalo, teak, bambù, rattan e Hevea. Molto sviluppata anche la pesca di sgombri, tonni, sardine, scampi e gamberi.
Marginale l’attività mineraria che impiega solo l’1% della forza lavoro, ma fornisce più del 13% del prodotto interno lordo; le risorse energetiche sono fra le più cospicue ricchezze indonesiane. Tra queste le principali risorse minerarie sono il Petrolio, il gas naturale, lo stagno, la bauxite, il nichel, il carbone, il rame, il manganese, il ferro, i diamanti, l’oro, l’argento, i fosfati il sale e l’uranio. L’industria contribuisce per circa il 47 % al PIL annuo e occupa il 19% della popolazione attiva. Il settore dei servizi e quello del turismo sono anch’essi due settori molto attivi. In particolare il turismo che ha visto negli ultimi anni un notevole aumento dei visitatori in entrata nel paese, per lo più Giapponesi e Australiani.
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