Gastronomia
La cucina coreana ha molto in comune con la cucina giapponese e quella cinese. Questo perché nella sua millenaria storia è stata invasa ripetutamente da popoli Mongoli e per ben due volte annessa al Giappone. Di suo però ha aggiunto l’uso abbondante delle spezie.
Il pasto coreano consiste in un piatto principale, di solito riso cotto a vapore, contornato da una minestra in brodo e piatti a base di carne, pesce e verdure.
Il “pulgogi” è il piatto di carne più conosciuto: sono fette di manzo marinate che vengono cucinate direttamente a tavola su di un braciere a carbone che ha la forma delle pettinature dei cavalieri mongoli.
Anche il “sinsollo”, di antichissima origine, è molto popolare: si prepara con verdure, carni, pistacchi, noci e uova, cotti tutti insieme nel brodo direttamente davanti agli ospiti, in un braciere simile a quello del bulgogi.
Le verdure però occupano il posto più importante nell’alimentazione coreana. Non per nulla il piatto nazionale è il “kimchi”, che compare sempre in tutti i pasti ed è a base di cavolo, cipolle, rape ed ogni altro tipo di verdure di stagione, insaporite da abbondanti dosi di pepe e aglio, salate e messe a fermentare per settimane in recipienti speciali. Dalla cucina coreana tradizionale mancano invece completamente il latte e i latticini.
La torta di riso(“ttok”) è il cibo preferito del popolo coreano ed è un tipico piatto cerimoniale. Se ne contano oltre 250 varietà che differiscono tra loro per ingredienti e metodo di preparazione. La maggior parte sono preparate con riso, ma presentano anche altri ingredienti, come fagioli, castagne, fiori ed erbe, aggiunti per dare una grande varietà di colori, sapori ed odori. .I due tipi più famosi sono il dolce di riso ricco di glutine e quello aromatizzato con aghi di pino.
Fra le curiosità gastronomiche che si allontanano decisamente da quelle che sono le usanze occidentali, possiamo elencare i bachi da seta, venduti per le strade d’estate, cotti nello stadio di pupa, oppure le formiche rosse arrostite, utili contro i bruciori di stomaco, o ancora la carne di cane, venduta in ristorantini specializzati, molto salutare d’estate contro il caldo, o infine tutto ciò che prescrive la farmacopea locale, come i serpenti, le corna di cervo e così via.
Da bere oltre al tè, i coreani amano molto la birra, ovviamente locale, che si accompagna bene a qualsiasi loro piatto. Il “takju” e lo “yakju” sono invece dei vini estratti da cereali, dai sapori abbastanza particolari che tendono a inacidire con la stagione calda. Da non perdere assolutamente è il “soju”, una fortissima grappa.
Usanze e bon ton:
Il “Kyojasang” è un largo tavolo preparato per i banchetti. Durante questi, viene ricoperto di bevande alcoliche e una gran varietà di contorni, torte di riso e punch fruttati. Una volta terminati gli alcolici, viene servita la minestra.
Normalmente, i piatti vengono serviti contemporaneamente. Serviti su un tavolino basso, si degustano con l’aiuto delle bacchette o di un cucchiaio, ma mai avvicinando la ciotola alla bocca. E’ invece cattiva educazione conficcare verticalmente le bacchette nella ciotola del riso o usarle insieme al cucchiaio.
È considerata cattiva educazione incominciare o finire di mangiare prima dell’ospite più anziano. In Corea non c’è l’usanza di “pagare alla romana”: i visitatori devono essere preparati a essere ospitati o a ospitare; solitamente la persona più anziana paga il conto.
E’ importante versare da bere agli altri e lasciare che gli altri lo versino a noi: è infatti maleducato versarsi da bere soli nel proprio bicchiere. Le bibite vanno versate tenendo la bottiglia con entrambe le mani e se è il vostro ospite a versarle, dovete porgergli la coppa tenendola con entrambe le mani.
Se siete invitati da qualcuno, sappiate che è molto apprezzato tutto quello che viene dall’Italia. Farete un’ottima figura se, prima di iniziare a mangiare, dite alla padrona di casa “Jal Muk Get Sup Ni Da” (Avrò un ottimo pasto) e poi alla fine “Jal Muk Ut Sup Ni Da” (Ho avuto un ottimo pasto). Sappiate inoltre che i coreani di solito preparano grandi quantità di cibarie quando invitano degli ospiti, in quanto questo è il loro modo di dare il benvenuto
In Corea, specialmente nei ristoranti che non a 5 stelle, potreste trovare che la vostra carne sia meno cotta di quello che avete richiesto. Enfatizzate sul livello di cottura della vostra bistecca perchè i cuochi toglieranno la carne dalla piastra sempre un po’ prima di quello che vi aspettate! Fate infine attenzione ai piatti ricoperti da peperoncini verdi. Alcune qualità sono così piccanti che, se non siete abituati, vi faranno bruciare la bocca per ore.