La cucina tibetana non è certo conosciuta nel mondo per i suoi piatti caratteristici o raffinati. La regione infatti, sia a causa della scarsa produzione di materia prima (non c’è il mare e il territorio è quasi tutto composto da montagne sopra i 4.000 mt..), sia a causa della devozione religiosa dei suoi abitanti (per il buddismo è vietato uccidere animali per cibarsi della loro carne, ma ciò è possibile solo in caso di morte accidentale dell’animale stesso), non presenta particolari specialità o bevande.
Anzi mangiare è una necessità, per cui i piatti “tipici”, generalmente a base di cereali, come lo Tsampa, oppure di formaggi, come quelli di yak o di capra, che risultano poco graditi ai turisti occidentali, che spesso devono cibarsi di pietanze sottovuoto che conviene portare al seguito dal paese di origine. Tra le bevande trova larga diffusione il the, mentre si raccomanda di bere solo acqua in bottiglia.
Con il 72% del suo territorio ricoperto da foreste, l’ecologia originaria del Bhutan ospita variegate specie di flora e fauna rare ed a rischio di estinzione. Davvero poche altre nazioni al mondo possono vantare la stessa biodiversità e ancora meno si sono mosse con uguale impegno per conservare questo patrimonio naturale. Il Bhutan dispone infatti […]