Informazioni generali sull’Indonesia

Visti
Da maggio 2016 i cittadini italiani otterranno il visto gratuito della durata di 30 giorni (non estendibile) all’arrivo nei principali aeroporti indonesiani. Negli aeroporti di Batam, Badung, Aceh, Kupang, Pekanbaru, Palembang, Belitung, Sibolga, Biak, Sabang, Merauke, Tembaga Pura, Ambon, Pontianak, Tarakan è ottenibile il visto di ingresso di 35 dollari. In entrambi i casi è necessario il passaporto, che deve essere valido 6 mesi ed avere 1 pagina libera.
Per un soggiorno superiore ai 30 giorni sarà invece necessario farne richiesta prima della partenza presentando anche il passaporto con una validità residua di almeno sei mesi e il biglietto aereo di andata e ritorno o di proseguimento del viaggio. Per maggiori informazioni contattate la sezione consolare dell’Ambasciata indonesiana in Italia: (tel. 06 420 0911; fax 06 488 0280; indorom@uni.net; www.indonesianembassy.it; Via Campania 55, 00187 Roma).
I cittadini italiani possono ottenerlo in due modi differenti:

Presso l’Ambasciata di Indonesia a Roma prima della partenza.  Si può richiedere il  “Visit Visa”, che costa US$ 35, oppure un visto multiplo d’affari al costo di US$ 75. I visti ottenuti presso l’Ambasciata hanno una durata sino a 60 giorni e sono rinnovabili.

Passaporto:  è necessario, presentare un passaporto con validità residua di almeno 6 mesi alla data di ingresso in Indonesia.

Formalità valutarie e doganali:  La valuta è liberamente convertibile. A Jakarta e nei centri turistici principali è possibile effettuare il cambio Dollaro USA/Rupia che quello Euro/Rupia, a tassi correnti. Solo nelle zone più remote del Paese può essere difficile convertire l’Euro in moneta locale.  Sono accettate le principali carte di credito. La tassa aeroportuale per l’uscita dal Paese ammonta a Rupie 100.000 a persona ed è necessario pagare una tassa di 30.000 Rupie per gli spostamenti aerei interni.

Viaggiatori con animali: L’importazione di cani e gatti dall’Italia è sottoposta a regime di quarantena.

Situazione sanitaria: In generale il livello delle strutture sanitarie pubbliche è buono anche se non è paragonabile agli standard occidentali. Le strutture sanitarie di livello adeguato si trovano solo nelle principali città del Paese (Jakarta, Surabaya e Bali).  A Jakarta sono presenti anche adeguate cliniche private e un centro trasfusionale presso la Croce Rossa indonesiana. Tutti i principali medicinali sono reperibili  ma generalmente a prezzi più elevati. Tuttavia, qualora si soffra di una malattia che necessiti di farmaci particolari, si consiglia di partire con una adeguata scorda di medicinali di cui si ha bisogno. In caso di emergenza o gravi problemi di salute è preferibile rivolgersi alle strutture sanitarie della vicina Singapore .

È bene stipulare prima di partire un’adeguata assicurazione sanitaria che preveda la copertura delle spese mediche e l’eventuale rimpatrio aereo sanitario o il trasferimento in altro Paese del malato. In mancanza di tale assicurazione il rimpatrio medico comporta notevoli difficoltà.

Rischi sanitari: Le malattie endemiche più diffuse sono la dengue, febbre endemica diffusa in tutto il paese e trasmessa attraverso la puntura della zanzara “Aedes Aegypti”, la malaria, l’epatite virale, il tifo, l’influenza aviaria.

Avvertenze: Si consiglia di adottare le seguenti misure  di sicurezza:

  • Lavare accuratamente verdure e frutta, utilizzando prodotti disinfettanti (amuchina o bicarbonato che sono reperibili in loco);

  • Bere bevande imbottigliate o acqua minerale senza aggiungere ghiaccio. In alternativa l’acqua corrente può essere trattata facendola bollire per almeno 15 minuti, al fine di garantire la più efficace delle purificazioni;

  • Evitare contatti con volatili e pollame e consumare uova e carne di volatili solo se ben cotte; evitare aree rurali, fattorie, allevamenti;

  • Osservare norme igieniche basilari, come lavarsi frequentemente le mani;
    Per maggiori informazioni rivolgersi alla propria ASL o consultare il sito del Ministero della Salute: 
    www.ministerosalute.it/ o dell’Organizzazione Mondiale della Sanità: www.who.int/csr/don.

Vaccinazioni consigliate: difterite e tetano, epatite virale A, epatite virale B, febbre tifoide, rabbia, encefalite giapponese, antitetanica.

Altri rischi: schistosomiasi, dengue, giardiasi, parassitosi intestinali.

Sicurezza
Il problema della minaccia terroristica rimane presente. È consigliabile mantenere  elevata la soglia di attenzione. L’Indonesia è un Paese ad alto rischio sismico e a rischio di eruzioni, in particolare si segnala la presenza della ripresa dell’attività del vulcano “Merapi”nei pressi di Yogyakarta, del vulcano “Papandayan” nella parte occidentale di Giava e del vulcano “Krakatau” nelle coste occidentali giavanesi. La criminalità interessa soprattutto la Capitale, dove si registra un aumento di truffe.

Zone a Rischio
Le zone a rischio sono Aceh e Sumatra settentrionale; le Molucche Meridionali dove nel gennaio 2009 sono stati segnalati scontri vari tra le comunità cristiane e musulmane con incendi e feriti; il Sulawesi Centrale dove periodicamente si verificano conflitti religiosi fra la locale comunità musulmana e cristiana; l’area di Poso e Palu dove si registrano omicidi ed attentati dinamitardi; il Timor Occidentale dove la presenza di numerosi profughi rende a volte turbolenta la situazione dell’ordine pubblico e il Papua dove continuano a verificarsi episodi di violenza etnica tra cristiani e musulmani.

Normativa prevista per i reati quali il possesso e l’uso di droga.
La normativa sull’uso e commercio di sostanze stupefacenti (comprese le droghe leggere) equipara penalmente chi fa uso a chi pratica commercio di tali sostanze e prevede pene pesantissime per consumo e spaccio, fino alla pena di morte per traffico. La normativa contro gli stupefacenti è sempre più severa; in passato si sono verificate anche condanne a morte nei confronti di cittadini stranieri trovati in possesso di quantitativi anche non rilevanti di droga.

Normativa prevista per abusi sessuali o violenze contro i minori.
Le pene previste per le infrazioni  alla rigida e severa normativa presente sono fino a  10 anni di reclusione. Alcuni stranieri sono stati sottoposti a processo per pedofilia a Nord di Sumatra ed a Bali. Coloro che commettono all’estero reati contro i minori (abusi sessuali, sfruttamento, prostituzione)  saranno in ogni caso perseguiti al loro rientro in base alle leggi in vigore in Italia.

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