Per entrare in territorio yemenita è necessario essere in possesso del passaporto con validità residua di almeno sei mesi dalla data di ingresso nel paese. Il visto d’ingresso è obbligatorio e si ottiene presso l’Ambasciata dello Yemen a Roma.
Minori: dal 26 giugno 2012 tutti i minori italiani dovranno essere in possesso di passaporto individuale, anche se iscritti sui passaporti dei genitori in data antecedente al 25 novembre 2009.
Il Governo ha recentemente condotto, con un certo esito, una campagna di riconquista dei territori del Sud, controllati da gruppi terroristi, mentre al Nord ha stipulato una serie di accordi con le principali tribù per ottenere la fine delle rivolte armate. Premesso ciò, il Paese rimane ancora alquanto instabile e la sicurezza resta tra le emergenze nazionali.
Ai connazionali che vanno in Yemen, si raccomanda di adottare ogni massima misura di prudenza, evitando luoghi di ritrovo, manifestazioni ed assembramenti specialmente durante il venerdì di preghiera e il fine settimana. Si consiglia altresì di limitare allo stretto indispensabile gli spostamenti anche all’interno della città e di tenersi informati sulla situazione attraverso i mass media locali ed internazionali. In caso di assoluta ed improrogabile necessità di effettuare spostamenti all’interno del Paese, si raccomanda vivamente di utilizzare voli aerei evitando di muoversi via terra. La situazione è molto particolare , come pure è alto il rischio di rapimenti ed azioni ostili ai danni di cittadini stranieri, in specie occidentali, sia da parte di Al Qaeda che di elementi tribali. Si consiglia ai connazionali che si recano nel Paese a vario titolo di registrare i dati relativi al viaggio nello Yemen e gli spostamenti sul territorio sul sito Dove siamo nel mondo.
Si sconsiglia comunque il turismo individuale e quello non organizzato. I viaggi nello Yemen andrebbero ben organizzati in gruppi, avvalendosi di agenzie di viaggio che si conformino ad adeguati standard di sicurezza per i propri clienti. È consigliato il massimo rispetto degli usi e costumi locali: è importante che il turista si adegui alle norme di abbigliamento islamiche, non consumi alcoli in pubblico, non parli e non fotografi con le donne yemenite in pubblico e non acceda alle moschee se non è di religione musulmana. Si sottolinea che è proibito fotografare installazioni militari, le postazioni per i controlli di frontiera, gli interni degli aeroporti e le persone senza il loro esplicito consenso. Si fa presente che è necessario un permesso turistico per spostarsi fuori da Sana’a, rilasciato dalla Polizia turistica, che si ottiene tramite i Tour Operators locali. Si consiglia di limitare i percorsi in automobile fuori Sana’a a causa del cattivo stato delle strade ed anche per gli aumentati rischi di sequestro. Si sconsiglia di mettersi in viaggio dopo il tramonto a causa della mancanza sulle strade di illuminazione e di barriere guard-rail e si raccomanda di non uscire dagli itinerari consigliati dalle guide a causa della residua presenza di campi minati. Si segnala che non sempre la manutenzione degli aerei sui voli interni è adeguata agli standard europei. È proibito esportare reperti archeologici (si rischia l’arresto) ed assumere stupefacenti (vigono pesanti pene detentive). I rapporti omosessuali sono puniti dalla legge locale. E’ prevista la pena di morte per abusi sessuali o violenze contro i minori. Va ricordato che coloro che commettono all’estero reati contro i minori (abusi sessuali, sfruttamento, prostituzione) vengono perseguiti al loro rientro in Italia sulla base delle leggi in vigore nel nostro Paese. La Polizia, che presidia le principali arterie stradali ed i luoghi di riunione delle grandi città, nonché le principali vie di comunicazione nei Governatorati dell’interno, costituisce un valido punto di riferimento in caso di problemi. Qualora insorgessero problemi con le autorità locali di Polizia (stato di fermo o arresto) si consiglia di informare l’Ambasciata o il Consolato italiano presente nel Paese per la necessaria assistenza. Non uscire, durante il soggiorno, con passaporto, carta di credito e biglietti aerei, ma portare con sé una fotocopia del passaporto.
Si consiglia di stipulare una polizza assicurativa internazionale che copra anche le eventuali spese di rimpatrio aereo o trasferimento del malato in altro Paese. È preferibile non assumere acqua corrente e non bere latte e bevande di produzione locale evitando di aggiungere il ghiaccio; consumare carni e uova cotte (ad almeno 70 gradi). È necessario osservare norme igieniche basilari, come lavarsi frequentemente le mani e scegliere gli alimenti con la massima attenzione. È doveroso ricordare che nelle zone pianeggianti e costiere sono presenti alcuni casi di malaria. Inoltre, nella regione costiera della Tihama, nei governatorati meridionali di Shabwa, dell’Hadramaut, di Taiz e di Al Dhala si sono registrati casi di dengue. Per le persone affette da HIV sono previste limitazioni all’ingresso nel paese. Le vaccinazioni consigliate sono quelle contro la difterite, l’epatite A e B, il tetano, il tifo, la poliomelite e il morbillo. Si consiglia anche la profilassi antimalarica per coloro che soggiorneranno a lungo nelle aree costiere del Mar Rosso e dell’Oceano e nell’Isola di Socotra. Per avere tutte le indicazioni necessarie è necessario rivolgersi al Servizio di Medicina dei Viaggi della vostra ASL almeno 15 giorni prima della partenza. Le strutture sanitarie sono al di sotto della media europea. I medicinali non sono facilmente reperibili, per questo motivo è utile portare con se i farmaci di cui si ha bisogno accompagnati dal certificato medico che attesta lo stato di malattia.
Ambasciata d’Italia
Hadda St. 131, Sana’a
Tel. +967 1 432587/8/9
Fax. +967 1 432590
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