Passaporto: necessario, con validità residua di almeno sei mesi e comunque superiore al periodo di permanenza nel Paese.
Visto d’ingresso: obbligatorio. Non è possibile ottenerlo in Italia presso il Consolato Onorario del Nepal a Roma. E’ possibile comunque ottenere il visto direttamente all’ingresso nel Paese presso la frontiera terrestre e all’aeroporto di Kathmandu presentando il passaporto (con validità residua di almeno sei mesi al momento dell’arrivo) e due foto tessera.
Il visto d’ingresso consente di muoversi nella valle di Kathmandu, Phokara e nel parco naturale di Chitwan; mentre per effettuare trekking in altre zone del Paese è necessario richiedere un apposito permesso agli uffici locali per l’immigrazione che si trovano a Kathmandu ed a Pokhara. Nel caso ci si rechi in Nepal con un volo in transito per l’India, si consiglia di munirsi di un visto di transito da richiedere alle Autorità consolari indiane in Italia; in assenza del visto non è possibile lasciare la zona aeroportuale (es. in caso di ritardi nelle coincidenze).
Formalità valutarie: all’ingresso nel Paese vi è l’obbligo di dichiarare il possesso di valuta oltre i 2000 dollari USA. La mancata dichiarazione è considerata reato penale. Le Rupie nepalesi non sono esportabili
Libano deriva dall’aramaico laban che significa “bianco come il latte” riferito alle cime innevate della catena montuosa Monte Libano. Gad Lerner, giornalista e scrittore che collabora per La Repubblica, Vanity Fair e conduttore di L’Infedele su LA7 è nato a Beirut il 7 dicembre del 1954. Il Libano è l’unico paese del Medio Oriente che […]
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