Storia Giapponese

Capitale: TOKYO 

Popolazione: 128.000.000

Superficie: 372.824 Km2

Governo: monarchia costituzionale

Moneta: Yen (JPY). Ci vogliono circa 167 yen per 1 euro

Lingue: Giapponese, Inglese. La conoscenza di quest’ultima però è decisamente limitata anche nei centri urbani, tanto che oggi la popolazione studia l’inglese nelle scuole.

Ambasciata: Via Quintino Sella 60, 00187 Roma, tel. 06487991, fax 064873316.
Sezione Consolare
Orario al pubblico: lun-ven 9:30 – 12:30 14:30 – 17:00

FUSO ORARIO
Il Giappone ha 8 ore in più rispetto all’Italia e questa differenza d’orario diventa di 7  ore durante il nostro periodo di ora legale che quì non si usa.

 

Normalmente la suddivisione della storia giapponese avviene in: ETA’ = Intervalli di tempo (es: preistorica); PERIODI O EPOCHE che sono Intervalli minori dei precedenti ma che possono andare da decenni a secoli. Solitamente gli storici attribuivano ai Periodi il nome in base alla sede di governo.

E’ consuetudine in Giappone indicare gli anni non attraverso un’unica successione numerica ininterrotta ma attraverso una successione di ere (della durata di pochi anni) ed un numero progressivo dell’anno all’interno di ciascuna era (nengô). Questo sistema è ancora usato in Giappone (soprattutto nei libri di storia e nei documenti ufficiali) ma per tutti gli usi pratici viene sempre di più affiancato dal sistema occidentale.

Bisogna notare che la denominazione delle epoche e dei periodi storici e i loro limiti temporali non sono unici: in particolare la suddivisione utilizzata nella storia dell’arte è differente da quella adottata per la storia politica. Non bisogna quindi stupirsi se si incontrano periodizzazioni diverse da quella qui adottata.

PERIODO JOMON (10.000-300 a.C. circa)
Il periodo Jomon sviluppatasi verso il 10.000 a.C. fino al 300 a.C. ha visto nei suoi primi abitanti in prevalenza nomadi, uomini in continuo spostamento dalle coste alle zone interne e dediti ( dando ampio sviluppo) quindi all’agricoltura, caccia, pesca in quanto quest’ultima costituiva alimentazione principale. Inoltre creavano vasi di argilla decorati, e spesso con una tecnica che vedeva utilizzare corde pressate sull’argilla ancora umida. Alcuni esemplari tra i più antichi si possono trovare in Giappone.

PERIODO YAYOI (300 a.C.-250d.C.)
In ordine cronologico, dopo il periodo Jomon viene il periodo Yayoi che và dal 300 a.C. al 250d.C. e il cui nome deriva dal distretto di Tokyo dove per la prima volta vennero ritrovati resti archeologici dell’era ( in campo musicale ad es.: flauti, cetre e strumenti a corde). Ci sono diverse fonti circa l’inizio di questo periodo; c’è chi lo attribuisce all’inizio della coltivazione del riso nelle risaie, chi a nuovi tipi di terraglie. Maggiormente si sviluppò nella zona sud di di Kyushu e settentrionale di Honshu.Recenti scoperte tuttavia lasciano intendere che il periodo Yayoi sia iniziato verso il 900 a.C. Inoltre immigrati  del continente asiatico orientale introdussero la produzione di oggettistica in bronzo e ferro.

PERIODO KOFUN O YAMATO (300-552 d.C. circa)
Dal 250/300 d.C. e fino alla metà al 552 è detto periodo Kofun (periodo dei Tumuli  prendendo il nome dalle caratteristiche tombe a tumulo in terra e pietra che avevano dimensioni diverse secondo lo stato sociale dei defunti e dentro contenevano gli oggetti a loro più cari: ceramiche, armature e armi, mentre esternamente si potevano vedere statuette d’argilla internamente vuote chiamate “haniwa” ed alle quali venivano attribuiti diversi ruoli: da sentinelle del sepolcro, a sostituti dei servitori che venivano sepolti vivi con il nobile. In seguito un governo prese maggior potere, tale da divenire stirpe imperiale e trovandosi nella pianura di Yamato ne prese il nome (Sole Yamato). Attraverso questa dinastia ci fù l’unificazione del Giappone.

PERIODO ASUKA (550-710)
Questo periodo indica il primo periodo buddista della storia di questo Paese che fu introdotto dalla Corea; convenzionalmente racchiuso tra il 550 e il700 quando ci fù il trasferimento della capitale a Nara da cui prende il nome, determinando così una profonda influenza dell’idealismo astratto su tutta la cultura del Giappone. Secondo alcuni, il periodo si chiuse quando salì sul trono l’Imperatore Tenji circa verso il 667.Prima della conclusione del secolo la capitale venne trasferita più volte e nel 701 vennero completati gli imponenti codici Taiho Ritsuryo, che avrebbero svolto un ruolo di grande importanza nel successivo periodo Nara.

PERIODO NARA (710-794)
In questo periodo (che prese il nome dalla prima capitale fissa nella zona nord-occidentale della pianura di Yamato  e chiamata anche Heijiokyo fatta costruire dall’imperatore Gemmei) il Giappone diventò zona di rilievo sulla via della seta ed ebbe un notevole sviluppo culturale dovuto sia alle dinastie Tang  sia all’assimilazione della cultura cinese e ci furono varie introduzioni: la scrittura ideografica, la redazione di cronache interne al paese e di un codice di leggi chiamato “Tahio”, la riforma agraria.  Il paese era suddiviso politicamente in province, distretti e villaggi. L’elevato livello artistico raggiunto in questi anni dal completamento del tempio del grande Buddha di Nara e dal vasto edificio che ospita questa meravigliosa scultura, il tempio di Todaiji, è la più grande costruzione il legno al mondo.

PERIODO HEIAN (795-1185)
Il periodo affermò una cultura propria  con mode e tradizioni tipiche del paese; inoltre regnò pace, prosperità, e nacquero importanti famiglie (come quella dei Fujiwara che esercitarono influentemente dall’866 all’882) mentre dilagò un grande sviluppo nell’arte, la poesia e la letteratura immortalate dalla dama di corte Murasaki Shikibu nel Genji monogatari (il racconto di Genji) confermato ancora uno dei più antichi racconti esistenti. Sono nati anche i primi, famosi, guerrieri samurai. Altra cosa importante fù lo spostamento della capitale a Kyoto (antico nome Heian). La stessa famiglia però verso la fine del periodo cioè verso il 1150, cominciò sempre più a perdere importanza. Nella religione invece ci fù una tale propagazione del buddismo da entrare ad integrarsi con la vita nazionale. Una nuova aristocrazia prevalentemente interessata all’agricoltura,cercò di appropriarsi di terre date legalmente in precedenza a molti piccoli coltivatori. Tutto questo perché usufruiva di svariati benefici fiscali ed era caratterialmente di spirito guerriero. Verso la fine del periodo, due erano le famiglie più importanti: i Minamoto e i Taira. Quest’ultimi divennero talmente potenti da far fuori i Fuijiwara e così si dovettero scontrare con i Minamoto che emersero nella grandiosa battaglia di Dan-Noura aprendo un periodo d’oro per la cavalleria giapponese.

PERIODO KAMAKURA (1185-1333)
In questo periodo il potere passato alla classe militare, divenne simile al sistema feudale del Medioevo in Europa. Ci furono molti avvenimenti importanti: l’importazione del Buddismo Zen, la trasformazione nell’abbigliamento che passò da abiti sfarzosi a leggeri, la propagazione dello stile architettonico “Song”, e la ripresa dei rapporti con la Cina. Nel 1192 nacque con il generalissimo Minamoto lo “Shogun” che durò fino al 1867. Egli proclamò Capitale Kamakura e creò una vera e propria dittatura. Finì così il regime imperiale e si integrò lo shogunato che però si frammentò proprio in questo periodo. I successori ovvero il potente clan Hojo, seppero far fronte a continue invasioni Mongole intorno al 1274 e 1281 respingendole anche aiutati da una tempesta che i giapponesi interpretarono come un Kamikaze o anche detto “Vento Divino”, ma creando nella classe dirigente, una mancanza di sostegno da parte dei guerrieri.

PERIODO MUROMACHI (1333-1576)
Iniziò con l’imperatore Go-Daigo, che regnò fino a quando in seguito a una rivolta guidata dal guerriero shogun Ashikaga fu costretto a rifugiarsi sulle alture. Fù a causa dello scarso impegno con cui regnò fin verso il 1573 e solo perché, nel frattempo non emersero personaggi degni di prevaricare, che, insieme alla sempre maggiore crescita dei monasteri buddisti con i loro eserciti  fini il regno Ashikaga con i suoi discendenti  e il Giappone scivolò verso la guerra civile e il caos. In questo periodo fù molto importante il progredire di un ceto di mercanti all’ingrosso, di usurai e cambiavalute, di trasportatori, della ripresa dei rapporti commerciali con il continente precedentemente interrotti e lo sbarco dei commercianti e missionari, spagnoli e portoghesi verso il 1542 che introdussero il cristianesimo subito diffusosi.

PERIODO MOMOYAMA (1576-1600)
Fù per merito di tre guerrieri dalle modeste origini che il Giappone giunse alla riunificazione e lo fecero entrare in una nuova fase storica portandolo con l’aiuto dei militari verso uno unitario. Questo capitolo della storia prende il nome dall’omonimo castello. Incominciò però per il cristianesimo,dopo una vasta e considerata minacciosa diffusione, una spietata repressione.

PERIODO TOKUGAWA: (1600-1867)
Fù nei primi anni del XVI sec. che con i Portoghesi, arrivò in Giappone il cristianesimo creando nel regnante Hideyoshi Toyotomi una tale preoccupazione per la sempre maggiore popolarità, da scacciare i missionari e sopprimere come avvertimento 26 cristiani. Questi sentimenti anche da parte del governo non diminuirono nel tempo, infatti  in questo periodo (1600-1867), Tokugawa Ieyasu sconfisse il giovane erede Hideyoshi, stabilendo il suo quartier generale a Edo (l’odierna Tokyo) e da cui prese anche il nome (dal 1603 al 1867)e più precisamente nel 1614 anche per ostacolare e disarmare l’inserimento economico degli Olandesi in Giappone il cristianesimo venne dichiarato fuorilegge, perseguendo e uccidendo (migliaia furono le vittime) chi manteneva la propria fede, a parte piccole minoranze sul territorio giapponese un numero maggiore resistette nella città di Nagasaki; nel frattempo l’imperatore continuò a esercitare un’autorità puramente formale a Kyoto.    Questa famiglia Tokugawa portò il Giappone in un periodo di isolamento: infatti fù loro vietato recarsi all’estero e commerciare con altri paesi mentre gli stranieri venivano sottoposti a una rigida sorveglianza. Si affermò l’importanza di sottomettersi in modo assoluto alle regole dell’obbedienza e della fedeltà, aspetto tutt’oggi presente nella mentalità giapponese.  Decisivi cambiamenti politico-sociali verso l‘800 furono causati da comportamenti di ricchi mercanti che vollero assumere posizioni ben più importanti di quelle spettanti mentre diversi samurai per gli scarsi stipendi che avevano incominciarono a commerciare e a fare altri lavori.
Ci furono migliorie nelle riforme fatte dallo shogun Togukawa Nariaki che da una parte aumentarono mentre da un’altra diminuivano causa la burocrazia. Una grave calamità come la carestia colpì per circa 10 anni il paese creando una situazione vicina a una rivolta da parte del popolo. Intanto i fedeli dell’imperatore formarono una corrente che imputava la mancata riuscita alle pressioni occidentali in merito all’apertura di relazioni diplomatiche e commerciali.
Più avanti calamità come la carestia fecero temere rivolte popolari fino a quando Tokugawa Nariaki della dinastia shogun cominciò una serie di riforme, ma altre correnti lo accusarono d’incapacità.

PERIODO MEIJI (1868–1912)
In seguito dal 1868 al 1912 regnò l’Imperatore Meiji investito di potere politico dopo secoli (o periodo del regno illuminato cioè i 45 anni di regno dell’Imperatore Meiji) e che, rinnovandole quindi, portò avanti le riforme precedenti con modifiche politiche, sociali ed economiche all’occidentale nel settore universitario, statale e giuridico creando una costituzione giapponese. Anche durante questo regno e fino alla fine della II guerra mondiale fu vietato il cristianesimo. Ci fù un rapido processo di industrializzazione e nel 1889 nacque la nuova costituzione, mentre nel 1904 avvenne l’interruzione delle relazioni diplomatiche con la Russia e la conseguente guerra che segnò per la prima volta la vittoria asiatica  su un paese europeo e rafforzò l’opinione sui giapponesi. Si schierò nella prima guerra mondiale con gli alleati soprattutto per estendere la propria economia attraverso i commerci.

PERIODO TAISHO (1912-1926)
Dopo la morte dell’Imperatore, nel 1912, salì al trono l’Imperatore Taisho , cominciando  anche lui un periodo che prese il suo nome ma non fù tanto autoritario da evitare correnti contrarie. Nel 1923 invece le città di Tokyo e Yokohama e dintorni vennero colpite da un fortissimo terremoto. La morte dell’imperatore concluse questo periodo. 

PERIODO SHOWA (1926-1945)
Salito al trono l’Imperatore Hirohito il paese subì una crisi economica tale da dare più potere ai militari e dopo la seconda guerra contro la Cina, questa si alleò e firmò un patto con Italia e Germania. Ci fù poi l’ancora oggi famoso attacco a sorpresa a Pearl Harbour nel ’41 contro gli Stati Uniti che un anno dopo capovolse le sorti con la battaglia navale di Midway, costringendoli alla ritirata. Venne definito dal 1945 al 1989 TARDA SHOWA  e una riforma  sancì il diritto alle donne. Nell’agosto del ’45 poi mentre il Giappone si ritirava ci furono la dichiarazione di guerra da parte dell’Unione Sovietica e il lancio di bombe atomiche su Hiroshima e Nagasaki che posero fine al conflitto e fecero firmare all’imperatore la resa incondizionata. Fece seguito poi un forte periodo di ripresa in tutti i settori: dall’industria conseguentemente all’economia. Comunque l’occupazione militare finì solo nel 1952, mentre entrò nell’ONU nel 1956 e si riappropriò dell’arcipelago di Bonin e delle isole di Okinawa entro il ’72. Nel 1973 costruì centrali nucleari e dal ’75 fa parte del G7.

PERIODO HEISEI (1989-…)
E’ l’era attuale iniziata quando morto il padre è salito al tronol’Imperatore Akihito, a gennaio del 1989. A marzo del ’95 per mano di un gruppo religioso con credenze buddiste e induiste, che lasciarono uscire del gas letale  chiamato sarin nella metropolitana di Tokyo provocando la morte di 12 persone e intossicandone circa 6000. Nel ’91 il Giappone ha supportato economicamente la guerra del golfo ed ha inviato specialisti a disinnescare mine; sono stati inviati soldati ad aiutare la ricostruzione dell’Iraq.
La storia giapponese è stata marcata da periodi alternati di isolamento e di influenze radicali dal mondo esterno. La sua cultura odierna è una miscela di influenze esterne e di sviluppi interni.

Altri viaggi che potrebbero interessarti

Durata: 11 giorni / 10 notti

da € 3.370 - Voli esclusi

Durata: 5 giorni / 4 notti

da € 820 - Voli esclusi

Tour di Bali

Durata: 5 giorni / 4 notti

da € 620 - Voli esclusi

Articoli che potrebbero piacerti

Hotel e Attività suggeriti a Manila

La Cina è stata abitata dall’uomo fin da tempi antichissimi: i resti umani ritrovati e classificati come specie ominide a sé (Sinanthropus pekinensis o uomo di Pechino) risalgono a circa 500.000 anni fa. La società cinese passò da matriarcale (10.000 anni fa) a patriarcale (5.000 a. C.) sviluppando l’agricoltura e l’artigianato. Di questo periodo non […]

I nostri Tour Operator al tuo servizio per la tua esperienza di viaggio senza confini. Clicca e parti.

I nostri cluster: realizza il sogno di un viaggio per le tue esigenze e passioni. Clicca e parti.

Semplifichiamo la pianificazione e la realizzazione di un viaggio di lavoro o per affari. Clicca e parti.

Per il mondo delle agenzie di viaggio. Clicca e fai business con Go World.

Per chi ama i social media. Clicca e sogna il tuo prossimo viaggio.

Non perderti le nostre offerte!

Espressione del consenso al trattamento dei dati personali: Procedendo con la compilazione e con l'invio di questo modulo, Lei acconsente al trattamento dei dati personali da Lei forniti per la finalità e nei limiti indicati nell'informativa privacy del sito, ai sensi e per gli effetti del Regolamento (UE) 2016/679 (GDPR).

Go Asia S.r.l.
via Canale, 22 - 60125 Ancona
P.IVA, CF 02339160422 R.E.A. AN 179753
Capitale Sociale € 80.000
Premio Turismo responsabile Italiano 2011
Progettazione, organizzazione ed erogazione di servizi turistici ad aziende, agenzie e utenti finali
ASTOI Fondo di Garanzia ASTOI
Ai fini dell'assolvimento dell'obbligo di pubblicazione degli aiuti di stato percepiti, si rinvia a quanto contenuto nel sito https://www.rna.gov.it/RegistroNazionaleTrasparenza/faces/pages/TrasparenzaAiuto.jspx