Zijin Cheng letteralmente “Purpurea città proibita“ fu il palazzo imperiale delle dinastie Ming e Qing. Per quasi 500 anni, è servito come abitazione degli imperatori e delle loro famiglie, così come centro cerimoniale e politico del governo cinese. L’aggettivo “Proibita” deriva dal fatto che, a parte i membri della cassa imperiale, nessuno vi poteva entrare senza l’esplicito permesso dell’Imperatore. Talvolta nel passato veniva chiamato anche “Palazzo d’Inverno “. Oggi il sito è comunemente conosciuto in Cina col nome Gugong cioè “ex palazzo”.
Il palazzo imperiale oltre ad essere il più grande palazzo antico del mondo, rappresenta l’essenza ed il culmine dell’architettura cinese tradizionale, situato nel cuore di Pechino, un luogo cosi divino da essere proibito alla gente comune – da qui il nome Città Proibita.
Nel 1961 la Città Proibita è stata inserita nell’elenco degli importanti monumenti storici delle Cina ed è stata messa sotto la speciale protezione da parte del Governo centrale cinese.
Nel 1987 fu nominata Patrimonio Mondiale dell’Umanità dall’UNESCO. E’stata riconosciuta come uno dei cinque più importante palazzi al mondo (gli altri quattro sono il Palazzo di Versailles, Buckingham Palace, la Casa Bianca, il Cremlino).
La città Proibita copre un’area di 72 ettari e ha una superficie totale di circa 150 mila metri quadrati. E’ costituita da oltre 90 palazzi e cortili, 980 edifici e 8728 stanze.
I colori principali della Città Proibita sono il giallo e il rosso. Rosso, simbolo di felicità e buona fortuna, giallo è considerato il colore più bello e importante in Cina , è legato ai concetti di buon gusto, purezza, ricchezza e autorità- il colore dell’imperatore.
Agli ingressi vi aspettano i leoni, i guardiani simbolici, sempre in numero pari : a sinistra c’ è la femmina e a destra il maschio.
Ma non arrenderti... hai ancora un mondo da visitare! Affidati ad alcune soluzioni che abbiamo pensato per te.