Khiva è una delle città più salvaguardate dell’Uzbekistan. La sua incantevole e suggestiva bellezza, integrata al fascino antico, sorprende qualsiasi viaggiatore.
Le sue mura color sabbia sono ancora solide e ben tenute. La porta principale di mattoncini appare nella sua maestosità e fierezza. Ai lati, due torrette dalle cupole azzurre e lucenti, donano un tocco di sofisticato design che la rendono imponente ma allo stesso tempo accogliente.
La Madrasa di Mohamed Amin Khan è la prima opera d’arte che si incontra. Si tratta di un grosso minareto incompiuto che attira lo sguardo soprattutto per le sue ipnotiche decorazioni arzigogolate, in contrasto con i palazzi color sabbia, simulando l’incontro tra l’azzurro del cielo e l’ocra del deserto. Poco distante c’è il mausoleo di Pakjlavan Mahmud, il luogo più sacro di Khiva, che attira non solo numerosi pellegrini, ma anche cultori della bellezza attratti dal suo disarmante fascino. L’esterno del mausoleo richiama i colori della città ed è curato in ogni particolare. Appena si entra all’interno, arricchito da mosaici in ceramica, si viene rapiti da un’atmosfera mistica e solenne.
Khiva è un emozionante museo a cielo aperto. Ad ogni passo, i palazzi, monumenti o semplici muri sembrano parlare, desiderosi di raccontare ciò che hanno vissuto.
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