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Due festival, due paesi, due realtà, due culture, in un UNICO viaggio.
L’itinerario qui proposto vede protagonisti due paesi, India e Bhutan, così vicini ma profondamente diversi, in un’occasione singolare e unica nel genere: il festival Durga Puja, il più importante e il più vissuto nella comunità bengalese ed il festival di Thimpu nella capitale del Bhutan. I festival in India ed in Bhutan sono eventi che incarnano l’anima dei due paesi, la spiritualità e il senso di comunità: sono molto più di semplici celebrazioni religiose. Partecipare a questo viaggio offre un’opportunità unica per immergersi nella cultura bhutanese e indiana, ammirare le arti e connettersi con la profonda spiritualità dei due paesi. Entrambe le comunità, in modo differente, celebrano le due festività, praticando rituali e venerando i rispettivi idoli. Durante il corso del viaggio, sarà interessante contrapporre le due realtà, ma anche individuare le analogie tra i due paesi con la consapevolezza di aver preso parte ad una esperienza di vita.
Il Bhutan, la terra del Dragone Tonante (Druk Yul) è un piccolo regno buddista, quasi nascosto tra le piane della catena dell’Himalaya. La cultura e le tradizioni del Bhutan hanno origine dal Buddismo, che è la religione principale, ma che qui viene vissuto come una vera e propria pratica filosofica che pervade ogni attività quotidiana: lo sviluppo di questo piccolo Stato si basa infatti sul cosiddetto Indice della Felicità Nazionale, legando quindi lo sviluppo del paese ai valori dell’esistenza, perseguendo quindi come bene primario la felicità degli abitanti e favorendo le attività economiche sostenibili, nel senso più moderno che viene dato a questo termine. Questo itinerario si snoda nel Bhutan Centrale: si visiteranno le piccole cittadine di Thimphu, Paro, Punakha con i loro mistici Dzong, monasteri ricchi di miti e leggende. In occasione del festival di Thimpu, assisteremo alle danze mascherate (Cham), eseguite dai monaci e dai laici nel cortile dello Dzong di Thimpu, il maestoso monastero-fortezza. Ogni danza ha un significato simbolico e rappresenta il trionfo del bene sul male, i racconti di storie religiose e insegnamenti buddhisti. E’ prevista la sistemazione in hotel di categoria standard, che possiamo assimilare a una categoria 3 stelle. Il Bhutan non è direttamente raggiungile dall’Italia, pertanto, effettueremo l’ingresso da Kolkata con voli Druk Air per Paro. Durante questo periodo la vibrante città di Kolkata (ex Calcutta) si appresta a celebrare con trascendente entusiasmo la festa dedicata alla dea Durga. Gli organizzatori locali si sfidano nella creazione di magnifici pandal ( strutture temporanee simili a padiglioni, che ospitano le veneratissime statue della Dea). Ogni pandal è unico, perfettamente e scrupolosamente decorato con eccezionale maestria artigianale. Si tratta di un’esperienza unica che fonde religione, arte, cultura e celebrazione, trasformando la città di Kolkata in un palcoscenico vivente di colori, suoni e spiritualità.
I periodi migliori per visitare il Bhutan sono la primavera (da marzo a maggio), con le splendide fioriture di rododendri, e l’autunno (da fine settembre a fine novembre), con i colori cangianti della natura. Il viaggio qui proposto richiede un buono spirito di adattamento per alcuni lunghi trasferimenti su strade di montagna non sempre in buone condizioni per alcune escursioni che richiedono tratti a piedi per raggiungere i monasteri-dzong più remoti , per la congestione nelle città più trafficate ed i lunghi tempi di attesa per effettuare le visite durane i festival.
Partenza di gruppo il 27 di Settembre
Partenza per Kolkata con volo di linea secondo disponibilità.
Arrivo a Kolkata disbrigo delle formalità doganali e ritiro dei bagagli, incontro con il rappresentante locale e inizio delle visite.
Kolkata, conosciuta anche come la città della Gioia, capitale del Bengala occidentale, nel 2001 ha cambiato ufficialmente nome da Calcutta a Kolkata. Questa città era nel XVII secolo un piccolo villaggio indigeno alle foci del Gange, dedicato alla dea Kali. La Compagnia delle Indie costruì (1696) nei suoi pressi un forte, intorno al quale sorse la città europea; questa nel 1707 fu costituita in presidenza autonoma e divenne presto molto ricca e popolosa, così da essere fatta oggetto dei ripetuti attacchi di indigeni ed europei nella prima metà del XVIII° secolo. Sede del governo dell’India dal 1834, tale rimase sino al 1912, quando la capitale fu spostata a Delhi. Ne conseguì un lento declino, acuito da stagnazione economica ed eventi tragici, come i sanguinosi scontri fra indù e musulmani (1946), che prelusero alla spartizione dell’India, o il flusso di centinaia di migliaia di indù in fuga dal Pakistan orientale alla vigilia della nascita del Bangladesh (1971). Kolkata ha però conservato un ruolo di rilievo nella vita culturale indiana, in particolare nella musica, nel cinema e nella letteratura.
Le soste saranno previste al Mercato dei Fiori che si tiene quotidianamente a est dell’imponente Ponte di Howrah. Il ponte di Howrah è un’autentica meraviglia architettonica e una delle più celebri strutture di Kolkata. Il suo profilo ha fatto da sfondo a tantissimi film sin dagli anni cinquanta, fra cui spicca l’omonima pellicola del 1958, Howrah Bridge. Per ammirarne la struttura unica al mondo, lo percorreremo a piedi o a bordo di una delle tante barche che solcano il fiume Hooghly. Il ponte di Howrah attraversa il fiume Hooghly, e collega la città. Fu realizzato nel 1942, privo di bulloni o viti: la struttura, infatti, è tenuta insieme da travi. Successivamente, sosta a Kalighat, il tempio dedicato alla dea Kali, la consorte di Shiva, venerata qui nel suo aspetto terrifico; meglio noto come tempio della Dea Kali (la visita del tempio potrebbe richiedere ore di attesa a causa del flusso di pellegrini che omaggiano la dea in occasione del festival Durga Puja) . A seguire si visitano: il Victoria Memorial Hall, monumento costruito in onore delle Regina Vittoria, il monumento è un esempio perfetto di architettura indo-coloniale con elementi moghul.
Il quartiere “pottery colony” , una zona della città dove si producono immagini delle diverse divinità induiste usate durante le cerimonie religiose e i festival. In passato, anziché recarsi di persona ad acquistare le immagini, le famiglie erano solite invitare a casa gli artisti che restavano come ospiti per settimane mentre scolpivano immagini e sculture personalizzate. Gli artisti erano soliti cadere in una profonda meditazione, simile ad uno stato di trance, quando si trattava di dipingere il terzo occhio. Oggi nella zona lavorano artisti provetti che da generazione eseguono immagini e sculture in terracotta con grande maestria.
Durante questo periodo Kolkata si illumina con giochi di luci e decorazioni vivaci. La città si prepara a celebrare la Durga Puja una festa che dura dieci giorni, anche se solo gli ultimi cinque giorni sono riconosciuti e celebrati (dal 28 settembre al 2 ottobre, 2025). La costante melodia dei canti, il profumo dell'incenso, i mantra e le preghiere annunciano l'arrivo della festa. Le strade sono affollate di persone, vestite con abiti tradizionali, che accorrono per vedere i pandal (tende decorate che ospitano statue della dea) e per esprimere la propria devozione a un potere superiore. Nel 2021, l'UNESCO ha riconosciuto il festival Durga Puja di Kolkata come Patrimonio Culturale Immateriale dell'Umanità, sottolineando la sua importanza globale.
Cena e Pernottamento.
Prima colazione. Al mattino trasferimento in aeroporto e volo per Paro*** uno dei più spettacolari di tutta l'Himalaya, dai panorami unici e mozzafiato.
*** ( l’operativo è soggetto a riconferma)
Disbrigo delle formalità d’ingresso e doganali. Incontro con la guida locale e trasferimento in hotel.
Questa graziosa cittadina, che conta all’incirca 50.000 abitanti, è situata al centro della valle del Paro Chhu, ad est del monte Jhomolhari, nella parte centro-occidentale del Bhutan. Paro sembra uscita da una fiaba, tanti sono i colori e le forme che ne caratterizzano gli edifici. Lungo la strada principale, realizzata solo nel 1985, si affacciano sporadici negozi, ristoranti e botteghe in legno dipinte con colori sgargianti. I negozi più vecchi sono accessibili tramite uno strano e piuttosto inspiegabile sistema di scale, che conduce dall’ingresso principale, situato sul retro, alla vetrina posta sulla strada. Seppur fondata nell’antichità, come testimoniano i molti dzong disseminati per il centro, è negli ultimi anni che Paro ha cominciato ad acquisire una notevole importanza grazie alla favorevole collocazione geografica, che ha reso la città il principale polo commerciale del Bhutan, facendo in modo che si dotasse di infrastrutture all’avanguardia rispetto al resto del paese. Visita del Paro Dzong, uno degli dzong più imponenti e conosciuti del Bhutan. La costruzione dell’edificio risale al 1644, quando Ngawang Namgyal ordinò la realizzazione dell’edificio sulle fondamenta di un antico monastero eretto dal Guru Rinpoche. Adibito a fortezza il complesso fu realizzato in grandi proporzioni, così da poter resistere ad eventuali assedi; le sue mura mastodontiche dominano la città e sono riconoscibili da ogni punto della vallata. Qui, nel 1993, Bernardo Bertolucci girò alcune scene del film Piccolo Buddha. Si prosegue poi fino alla torre Ta Dzong, dove si visita il museo nazionale (collezione di costumi, tessuti nazionali, pitture su stoffa thangka, argenteria, stampe, armature).
Cena e pernottamento.
Trattamento di pensione completa.
Prima colazione. Al mattino l’escursione al Taktshang Goemba, il “nido della tigre”** , il monastero costruito nel XIV sec. intorno alla grotta dove Guru Rinpoche, giuntovi in groppa ad una tigre, meditò per 3 mesi nell’VIII secolo. d. C; è sicuramente il luogo più celebre del Bhutan, sospeso sulle rocce che sovrastano la valle. Per facilitare la salita (circa 3 ore e mezza in tutto), è possibile noleggiare un cavallo o un mulo a pagamento, con il quale si giunge ad un primo rifugio da cui si gode una vista stupenda. Da qui si prosegue a piedi per un’ora e mezza attraverso una magnifica foresta e si visita il monastero. Al termine delle visite, rientro a Paro.
A seguire visita del Kyichu Lhakhang, uno dei più importanti e antichi luoghi sacri del Bhutan.
Rientro in hotel. Cena e pernottamento.
Dopo la prima colazione in hotel partenza per Punakha (130 km – 4 Ore) attraverso lo splendido scenario naturale del passo di Dochu La, situato a 3140 metri, da dove è possibile godere una bella vista sull’Himalaya orientale. Lì, in una foresta lussureggiante in cui spiccano rododendri, ontani, cipressi, cicute, abeti, dafne (arbusto usato per fabbricare la carta secondo un metodo tradizionale), migliaia di bandiere di preghiera colorate circondano 108 Chorten costruiti per commemorare le battaglie svoltesi ai confini con l’Assam; qui si trovano anche tanti piccoli Tsa Tsa che contengono le ceneri dei defunti, posti in gran numero attorno al Chorten più antico. La discesa tra scenari grandiosi porta alla valle di Punakha, una delle più belle valli del paese situata ad un’altitudine di 1250 metri con yak, cactus, bambù, e risaie e dove si trova lo Dzong più bello e storicamente più importante del paese, meravigliosa sede invernale di Je Khempo, Abate del Bhutan. Lungo il percorso, transitando per un bel villaggio, ci si reca al tempio della fertilità di Chimi Lhakhang, posto in cima ad una panoramica collina che sovrasta il fiume. Questo tempio fu fondato dal grande Lama Kunley, “l’illuminato pazzo” il cui emblema fallico adorna l’ingresso di molte case rurali. Qui si recano numerose coppie che con fiducia chiedono la grazia di avere figli. Arrivo a Punakha ( 1300 mt. ), l’antica capitale del Bhutan.
Nel pomeriggio visita del Punakha Dzong, Questo dzong fu il secondo ad essere costruito in Bhutan e fu la sede del governo fino alla metà degli anni '50, quando il ruolo di capitale passò a Thimphu. È probabilmente lo dzong più bello del paese, soprattutto nel periodo primaverile, quando gli alberi di jacaranda, dalla fioritura color lilla, conferiscono ulteriore fascino alle alte e imponenti mura bianche dell'edificio. Le elaborate decorazioni in legno, intagliate e dipinte in oro, rosso e nero, donano a tutto l'insieme un tocco di gradevole leggerezza. Guru Rinpoche aveva preannunciato la costruzione del Punakha Dzong, profetizzando che "[...] una persona chiamata Namgyal arriverà da una collina simile in groppa ad un elefante". Quando lo Zhabdrung visitò Punakha, scelse come sito per lo dzong la punta della proboscide dell'elefante dormiente, alla confluenza del Mo Chhu e del Pho Chhu. Già nel 1326 qui sorgeva un edificio più piccolo, chiamato Dzong Chug (letteralmente, "piccolo dzong"), che ospitava una statua del Buddha. I lavori di costruzione dell'attuale dzong ebbero inizio nel 1637 e terminarono l'anno successivo, quando la struttura fu consacrata con il nome di Pungthang Dechen Phodrang (Palazzo della Grande Felicità). Gli abbellimenti successivi comprendono la costruzione di una cappella per commemorare la vittoria sui tibetani, avvenuta nel 1639. Le armi strappate al nemico durante la battaglia sono ancora oggi conservate all'interno dello dzong.
Al termine, sistemazione in hotel per il pernottamento. Cena in hotel.
Prima colazione. Continuazione del viaggio e partenza in direzione della capitale del Bhutan, Thimpu, e sede dell’omonimo festival. Si trova in una bellissima vallata piena di boschi, adagiata su una collina sulla sponda del Thimphu Chhu. È l’unica capitale al mondo senza semafori. Molti anni fa n’era stato installato uno ma gli abitanti si lamentarono della sua anonimia e così fu tolto nel giro di pochi giorni. Nonostante il recente sviluppo, Thimphu conserva il suo fascino ed è piena di edifici le cui facciate colorate e decorate in maniera elaborata conferiscono alla città un’affascinante atmosfera.
Lungo il percorso sosta al Simtokha Dzong, il primo dzong costruito nel 1629 da Shabdrung Ngawang Namgyal, l’abate proveniente da Ralung, in Tibet, che pose le basi della struttura religiosa e politica del Bhutan. Esso si trova a 2.250 mt di altitudine e presenta 300 bassorilievi in ardesia dipinta raffiguranti santi e filosofi.
All’arrivo a Thimpu prosecuzione con il National Memorial Chorten, lo stupa costruito nel 1974 e dedicato al re Jigme Dorji Wangchuck, uno degli edifici religiosi più importanti della città. Visita anche dello Dzong Tashichhodzong, la sede del governo Bhutanese e al termine il Druptho, Se il tempo lo permette, visita di un caratteristico mercato.
Rientro in hotel e Pernottamento.
Prima colazione in hotel. Mattina dedicata al festival di Thimpu. Si assisterà alle danze monastiche chiamate “Cham”. La maggior parte dei Cham Danze religiose vengono eseguite negli Dzong e nei monasteri del Bhutan sono considerati degli Tse Chu, manifestazioni di più giorni in cui si rievocano la vita e gli insegnamenti di Guru Rinpoce, in sanscrito Padmasambhava, universalmente riconosciuto come il fondatore delle scuole del buddismo tibetano.
Lo Tsechu può essere compreso come un evento creato dai maestri spirituali per celebrare ed esporre i contenuti degli insegnamenti con la rappresentazione di temi che stimolano un corretto comportamento etico e affermano la capacità di annullare od esorcizzare la negatività che affligge persone ed eventi. Di questo insieme ognuno potrà percepire ciò che è visibile al suo grado di purificazione interiore e viene stimolato ad approfondire la propria conoscenza dei contenuti religiosi e la propria ricerca interiore.).
Nel Cham il confine percettivo delimitato dalla mente umana si amplifica per lasciare il posto ad una fusione di spirito, emozioni e pensiero che apre le porte ad una dimensione che ospita mondi sottili, che in Bhutan pervadono la realtà percettiva delle persone. Il Cham più noto è lo Tse Chu di Paro, Thimpu, Punakha e Bhumtang che presenta un insieme di rituali completo e ben eseguito: a causa di una certa notorietà (qui Bertolucci realizzò il film “Il piccolo Buddha”), ha aiutato l’afflusso dei visitatori al livello Internazionale. Pranzo in ristorante.
Pomeriggio, Sosta al Buddha Point (Kuensel Phodrang). Situato a breve distanza in auto dal centro di Thimphu, da qui è possibile ammirare una vista panoramica sulla valle di Thimphu.
Continuazione delle visite di Thimpu con sosta a ci si reca poi al tempio di Changangkha Lhakhang, sopra Thimpu, vero gioiello dove spesso è possibile assistere alle cerimonie dei monaci. Tempo libero per una passeggiata nel centro di Thimpu.
Rientro in hotel per la Cena e Pernottamento.
Prima colazione. Al mattino prima del rientro a Paro, sarà possibile assistere nuovamente alle celebrazioni del festival. Pranzo. Arrivo a paro e tempo libero a disposizione per effettuare gli ultimi acquisti.
Prima colazione. Trasferimento in aeroporto e volo per Delhi (KB 202 11.55-13.45). Arrivo e visita al mausoleo dell’imperatore moghul Humayun, fatta erigere dalla sua consorte: splendido esempio di arte moghul e precursore del Taj Mahal di Agra. La costruzione durò 7 anni e terminò nel 1572.
Sistemazione in hotel. Cena e pernottamento.
Prima colazione. In tempo utile trasferimento in aeroporto e volo di rientro per l’Italia via Dubai.
Quote per persona, a partire da:
Partenza | Doppia | Supplemento singola |
---|---|---|
Dal 27 Settembre 2025 al 6 Ottobre 2025 | € 4.420 | € 550 |
Note
Hotel Proposti o similari – Categoria 3*/4*
Kolkata: Hotel Peerless Inn 4* (Executive Room)
Paro: Paro Eco Lode / Olathang 3* / Rema Resort 3*
Thimpu: City Hotel 3* / Hotel Phuntsho Pelri 3*
Punakha: Zhingkham Resort 3* / Meri Phunsuem 3* / Lobesa 3*
Delhi: Hotel Pride Plaza 4* ( DeLuxe Room)
Legenda
(B/L/D/AI): B = Colazione; L = Pranzo; D = Cena; (AI) = All Inclusive.
La quota comprende
La quota non comprende
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Con il 72% del suo territorio ricoperto da foreste, l’ecologia originaria del Bhutan ospita variegate specie di flora e fauna rare ed a rischio di estinzione. Davvero poche altre nazioni al mondo possono vantare la stessa biodiversità e ancora meno si sono mosse con uguale impegno per conservare questo patrimonio naturale. Il Bhutan dispone infatti […]
La religione di Stato è la Drukpa, una scuola buddhista. Il clero ha un peso importante nella società e i valori religiosi hanno un’ampia influenza sull’azione politica del paese. Nel paese sono presenti anche altre religioni, come l’induismo nelle aree meridionali, il buddhismo bon, l’animismo e lo sciamanesimo.
La cultura bhutanese è sospesa tra medioevo ed età contemporanea. Da un lato gli antichi testi buddhisti vengono trascritti su computer dai monaci, dall’altro gli arcieri vestiti in maniera tradizionale utilizzano archi e frecce in acciaio. Il Bhutan è l’ultimo stato buddhista dell’Himalaya. La religione è molto presente nella cultura del Bhutan, ma non influenza […]
L’unica autrice del Bhutan conosciuta a livelli internazionale è Choden Kunzang. The Circle of Karma(2005) è il suo primo romanzo, tradotto anche in italiano con il titolo Il viaggio di Tsomo (2009). Tra le altre troviamo Folktales of Bhutan (1994) e Bhutanese Tales of the Yeti (1997). Quando l’autrice era piccola, l’allora re Jigme Dorji […]
Bhutan: taking the middle path to happiness (film documentario sulla politica del Bhutan), vincitore anche di due Emmy Awards Maghi e viaggiatori (2003) La coppa (1999)
In Bhutan lo sport nazionale è il dhai, il tiro con l’arco. Le gare più rilevanti hanno luogo durante i festeggiamenti per il nuovo anno bhutanese, il Lotar. Altri sport bhutanesi molto praticati sono il digor, una tipologia di lancio del peso, e il khuru, ovvero le freccette. Negli ultimi anni hanno avuto un forte […]
La cucina bhutanese è una cucina salutare e ricca: si basa soprattutto sulla carne, pollame, riso rosso (leggermente simile alla noce) e bianco, e ancora verdure, formaggi, orzo e grano (l’alimento principale alle altitudini elevate). Il grasso di maiale è poi molto diffuso nelle zone selvagge a causa del suo contenuto energetico; i turisti lo […]
Ambasciata d’Italia non presente. Competente: Ambasciata d’Italia a New Delhi (India) 50E, Chandra Gupta Marg Chanakyapuri New Delhi 110021, INDIA Tel: +91 -11 -26114355 Fax: 26873889 e-mail: ambasciata.newdelhi@esteri.it Autorità del Turismo di Bhutan P.O. box 126, Thimpu, Bhutan; Tel. 00975-2-323251/2 Fax. 323695, sito web www.tourism.gov.bt e-mail dot@tourism.gov.bt Reale Ambasciata del Bhutan presso il Governo d’India […]
VISTI E PASSAPORTI Passaporto: necessario, con validità residua di almeno sei mesi e comunque sempre oltre la scadenza del soggiorno in Bhutan. Visto: obbligatorio. Viene rilasciato dietro autorizzazione della capitale Thimphu in non meno di 10 giorni lavorativi secondo le modalità di seguito indicate. Il visto costa 20 dollari, mentre di 7 è la tassa […]
Sicurezza: In Bhutan non vi sono, al momento, rappresentanze diplomatico/consolari italiane, né di altri Paesi UE a cui ci si possa rivolgere per ricevere assistenza in casi di emergenza o di crisi. In caso di necessità i connazionali devono prendere contatto con il Consolato Generale d’Italia a Calcutta (India) o con l’Ambasciata d’Italia a New […]
Curiosità: Non è permesso nessun viaggio indipendente in Bhutan: tour di gruppo o individuali devono essere organizzati, con guida o facenti parte di un pacchetto. Le autorità del luogo vietano severamente l’esportazione di qualsiasi reliquia, religiosa e non, che sia più antica di 100 anni. Tutto ciò che il turista porta con sé viene registrato […]
Religione: Il Bhutan è l’unico Paese al mondo che ha mantenuto come religione ufficiale il Buddismo Mahayana, nella sua forma Tantrica Vajrayana. E’ una forma religiosa simile al buddismo tibetano, anche se ha un suo insieme di credenze e pratiche uniche. Le principali scuole religiose sono la Drukpa Kagyue e la Nyingmapa, entrambe appoggiate dallo […]
Trasporti: Fino agli anni ’60 il Regno del Bhutan era accessibile solo a piedi, attraverso gli alti passi tibetani e le pianure indiane. Solo alla fine degli anni ’60 fu costruita una strada che collegava Phuntsholing, sul confine indiano, con Thimphu e Paro e che permise i collegamenti via auto e bus. Nel 1983 fu […]
Le feste più importanti del paese sono i tsechu, cinque giorni di festa in cui si svolgono rappresentazioni sacre, danze in maschera e rappresentazioni teatrali di argomento religioso. Queste feste, che si tengono una volta all’anno in onore del Guru Rimpoche, sono utilizzati anche come mezzo di insegnamento della religione buddhista. I tsechu sono delle […]
Molte sono le attività che si possono effettuare in Bhutan, di seguito ne riportiamo alcune: • La natura bhutanese è un vero paradiso per gli amanti del trekking • Rafting, attività nuova nel paese, ma il paese è uno dei posti migliori al mondo dove praticarlo
Thimphu Thimphu, la capitale del Paese, sorge a 2250 m in una bella e boscosa valle sulla sponda del fiume Wang e affascina con le facciate colorate e decorate dei suoi edifici che le conferiscono un’impronta ancora medievale (una legge speciale, che rende obbligatorie le forme e i motivi dell’architettura tradizionale anche nelle nuove costruzioni, […]
Gruppi etnici: La popolazione del Bangladesh è etnicamente omogenea dopo l’integrazione tra immigrati e i locali bengali. Ci sono minoranze urdu e indiane insieme a 11 diversi gruppi etnici conosciuti collettivamente come jumma Popolazione: 25,9% è popolazione urbana, 35,2% della popolazione ha meno di 15 anni Età media di vita: 63 anni Mortalità infantile: 73 […]