da € 4480 Voli inclusi
CREA IL TUO VIAGGIO TROVA AGENZIAIl Bhutan garantisce un viaggio indimenticabile. Un’esperienza fatta di scoperte ed incontri emozionanti. La famosa terra del Dragone Tonante (Druk Yul) è un piccolo regno buddista, quasi nascosto tra le piane della catena dell’Himalaya e racchiuso tra due grandi nazioni come la Cina e l’India. I paesaggi del Bhutan sono incredibili: picchi innevati e foreste incontaminate fanno da sfondo a un vero e proprio viaggio nel passato.
Più del 70 per cento del territorio è ricoperto da foreste, un patrimonio naturale da proteggere e preservare per le future generazioni. Proprio per questo, nel 2008 è stata introdotta una legge che mira a salvaguardare questa fantastica risorsa negli anni a venire.
La cultura e le tradizioni del Bhutan trovano il loro origine nel Buddismo, la religione principale, ma anche una vera e propria pratica filosofica che pervade ogni attività quotidiana. Lo sviluppo di questo piccolo Stato si basa infatti sul cosiddetto Indice della Felicità Nazionale, legando lo sviluppo del Paese ai valori dell’esistenza. Qui, la felicità degli abitanti è considerata un bene primario insieme alla crescita delle attività economiche sostenibili, nel senso più moderno che viene dato a questo termine.
Questo itinerario proposto in occasione del Festival di Paro si snoda per tutto il Bhutan Centrale. Un luogo capace di offrire esperienze uniche e una visione di insieme dei suoi aspetti culturali.
E’ prevista la sistemazione in hotel di categoria standard, che possiamo assimilare a una categoria 3 stelle. Effettueremo l’ingresso in Bhutan dall’India con voli Druk Air da e per Paro.
Un viaggio in Bhutan richiede un buon spirito di adattamento per alcuni lunghi trasferimenti in strade non sempre in buone condizioni e per alcune escursioni che richiedono tratti a piedi per raggiungere i monasteri-dzong più remoti.
Le guide locali parlano inglese. Abbiamo previsto una guida accompagnatore parlante italiano che svolge la funzione di interprete.
Parti con Go Asia, lo specialista dei viaggi in Oriente del gruppo Go World. Goditi un’esperienza indimenticabile in uno dei luoghi più remoti del mondo.
Partenza per Delhi con volo di linea diretto Ita Airways.
Arrivo a Delhi in primissima mattinata. Dopo il disbrigo delle formalità doganali e ritiro dei bagagli. Incontro con l’assistente locale e trasferimento in hotel. Tempo a disposizione per il riposo, l’incontro con la guida parlante italiano. Visita della città antica di Delhi. Il primo insediamento nell’aerea di Delhi risale al IX secolo, con la mitica città di Indraprashtra, capitale dei Pandava, gli eroi indu’ le cui gesta si ritrovano nel poema epico del Ma¬habharata. Seguì un periodo di feudalesimo con il dominio dei rajaput, aristocratici guerrieri musulmani. Nel corso dei secoli furono costruite sette città che subirono diverse incursioni dai territori circostanti. A partire dal 1526 Humayun e i suoi abili successori estesero l’impero oltre i confini di Delhi, dando luogo ad un tentativo di riunificazione del paese. L’ottava città fu costruita quando l’imperatore Shah Jahan spostò la capitale da Agra a Delhi. A questo periodo risale la costruzione dei principali monumenti della città. Con l’arrivo degli Inglesi Calcutta fu scelta come capitale e solo nel 1911 la capitale fu riportata a Delhi. Il 9 febbraio 1931 il vicerè in¬glese inaugurò Nuova Delhi su progetto di Sir Edwin Lutyens ed Herbert Baker. La nuova città comprendeva gli edifici del governo, il palazzo sede India Gate che fanno parte della zona di rap¬presentanza. Nel 1947 Delhi è divenuta la capitale dell’India Indipendente. Le soste saranno previste ai principali luoghi di interesse: la città vecchia (Shahajahanabad), fatta costruire dal potente imperatore Mogul, Shah Jahan, era un tempo circondata da una cinta muraria d’arenaria rossa con quattordici porte di accesso. Affascinante e pittoresco dedalo di viuzze, è divisa in due parti dalla via “dell’Argento”, un susseguirsi colorato e vivace di botteghe e bazar. Nella stessa zona si potrà visitare la Jama Masjid, una delle più grandi moschee del mondo, edificata nel 1650, ha una struttura più severa rispetto agli edifici di uso civile voluti dall’imperatore Infine passeggiata per vedere il Raj Ghat, costruito in onore del Mahatma (grande anima in sanscrito) Gandhi, così chiamato dal grande poeta Tagore Cena e Pernottamento in hotel.
Al mattino molto presto, trasferimento in aeroporto e volo per Paro.
Arrivo a Paro disbrigo delle formalità doganali, ritiro dei bagagli e rilascio del visto. Incontro con la guida Bhutanese parlante inglese e partenza con van/mini van per Thimpu,(55 Km , circa 90 minuti altitudine 2400m). Thimpu è l’unica capitale al mondo senza semafori. Molti anni fa ne era stato installato uno, ma gli abitanti si lamentarono della sua inutilità e così fu rimosso nel giro di pochi giorni. Nonostante il recente sviluppo, Thimphu conserva il suo fascino medievale.
Arrivo a Thimpu e sistemazione in hotel. Prima colazione in hotel. Mattinata dedicata al riposo. Pranzo in ristorante.
Nel pomeriggio, visita di Thimpu, sede del governo, della religione e del commercio. È una città unica con un insolito mix di tradizioni e cultura tra antico e moderno. Sebbene non sia ciò che ci si aspetta da una capitale, Thimphu è, nel suo modo, una città vivace.
Sosta al Memorial Chorten, dove i fedeli pregano e girano intorno alle ruote di preghiera. Questo Chorten è stato costruito dal terzo re del Bhutan, Sua Maestà Jigme Dorji Wangchuck ("il Padre del moderno Bhutan") che desiderava erigere un monumento per la pace e la prosperità del mondo. Completato nel 1974 dopo la sua prematura scomparsa, il mausoleo è sia memoriale del defunto re che monumento alla pace globale. A seguire, visita del Trashichhoedzong, uno degli dzong più importanti del paese. Questa impressionante fortezza ospita la Sala del Trono di Sua Maestà e vari uffici governativi. È anche la residenza estiva del Je Khenpo, il capo abate. Rientro in hotel per la cena e pernottamento.
Trattamento di pensione completa.
Prima colazione. Prosecuzione delle visite di Thimpu, con la Biblioteca Nazionale, che ospita una vasta collezione di inestimabili manoscritti buddisti; visita all’ Istituto Zorig Chusum (painting school) dove gli studenti seguono un corso di formazione di 6 anni nelle 13 arti e mestieri tradizionali del Bhutan. Successivamente, si raggiunge il Pangri Zampa, costruito nel 16 ° secolo ed è uno dei più antichi monasteri del Bhutan, situato a nord di Thimphu. Qui c'è una scuola dove i monaci buddisti imparano il lamaismo e l'astrologia basati sulla filosofia buddista. Sosta al Buddha Point (Kuensel Phodrang), situato a breve distanza in auto dal centro di Thimphu, da cui è possibile ammirare una vista panoramica sulla valle di Thimphu.
Partenza per Punakha (circa due ore e trenta), lungo il percorso, sosta al Simtokha Dzong, il primo dzong costruito nel 1629 da Shabdrung Ngawang Namgyal, l’abate proveniente da Ralung, in Tibet, che pose le basi della struttura religiosa e politica del Bhutan. Esso si trova a 2.250 mt di altitudine e presenta 300 bassorilievi in ardesia dipinta raffiguranti santi e filosofi.
Continuazione per Punakha attraversando lo splendido scenario naturale del passo di Dochu La, situato a 3140 metri, da dove - tempo permettendo – è possibile godere una bella vista sull’Himalaya orientale. Qui, in una foresta lussureggiante in cui spiccano rododendri, ontani, cipressi, cicute, abeti, dafne (arbusto usato per fabbricare la carta secondo un metodo tradizionale), 108 chorten costruiti per commemorare le battaglie svoltesi ai confini con l’Assam; qui si trovano anche tanti piccoli Tsa Tsa che contengono le ceneri dei defunti, posti in gran numero attorno al Chorten più antico. La discesa tra scenari grandiosi porta alla valle di Punakha, una delle più belle valli del paese situata ad un’altitudine di 1250 mt con yak, cactus, bambù, e risaie e dove si trova lo Dzong più bello e storicamente più importante del paese, meravigliosa sede invernale di Je Khempo, Abate del Bhutan. Pranzo in un ristorante. Arrivo a Punakha e sistemazione in hotel. Cena e Pernottamento.
Trattamento di pensione completa.
Dopo la colazione in hotel , mattinata dedicata alla visita dello Dzong di Punakha.
Lo Dzong di Punakha riveste un ruolo centrale nella storia del Bhutan e a detta di molti è anche il più bello del paese. Fu uno dei primi Dzong ad essere costruito dallo Shabdrung nel 1637 ed è il luogo dove egli morì mentre si trovava immerso in uno stato di meditazione; i suoi resti sono conservati qui in un preziosissimo stupa posto in uno dei templi interni. Lo Dzong è curato con amore e senza badare a spese, come si riscontra nella qualità dei lavori che sono stati fatti per restaurare il tempio principale, danneggiato da un’inondazione nel 1994. Tra gli affreschi si ammirano anche rarissimi mandala che non rappresentati altrove, neppure nei testi specifici. Questo dzong fu il secondo ad essere costruito in Bhutan e fu la sede del governo fino alla metà degli anni '50, quando il ruolo di capitale passò a Thimphu. È probabilmente lo dzong più bello del paese, soprattutto nel periodo primaverile, quando gli alberi di jacaranda, dalla fioritura color lilla, conferiscono ulteriore fascino alle alte e imponenti mura bianche dell'edificio. Le elaborate decorazioni in legno, intagliate e dipinte in oro, rosso e nero, donano a tutto l'insieme un tocco di gradevole leggerezza. Gli abbellimenti successivi comprendono la costruzione di una cappella per commemorare la vittoria sui tibetani, avvenuta nel 1639. Le armi strappate al nemico durante la battaglia sono ancora oggi conservate all'interno dello dzong. Pranzo in ristorante.
Pomeriggio visita del Chorten Ningpo, risalente al 17°secolo. Questo luogo magico era una volta una fitta foresta abitata da spiriti maligni. Nel 2005 il monastero iniziò ad ospitare i bambini orfani del vicino villaggio e venne fondato un piccolo Istituto di istruzione buddista all’interno del quale i bambini possono studiare anche le scritture e testi buddisti tradizionali. Si rientra a Punakha e sistemazione in hotel. Cena in hotel.
Trattamento di Pensione Completa.
Escursione alla volta della valle di Gangtey, confine geografico e culturale tra est e ovest del paese, con spettacolari panorami sull’Himalaya incluso il Gangkhar Puensum (7541 m), la montagna più alta del Bhutan . Qui si dirama la strada principale a Sud nelle cosiddette Montagne Nere per la valle glaciale di Phobjikha, posta a poco meno di 3000 metri. E’ un’area protetta in cui vivono cervi, volpi, leopardi, cinghiali selvatici e orsi himalayani e le famose e rarissime gru “collo nero” che migrano qui in da Ottobre/ Novembre ai primi di Marzo dal Tibet e dalla provincia dell’Amdo Cinese e dal Ladakh. Pranzo in ristorante.
All’arrivo, visita della cittadina di Gangtey e del Gangtey Goemba, costruito nel XVI secolo in cui risiedono una centinaia di monaci. La sala per la preghiera in stile tibetano è tra le più grandi del Bhutan. Il monastero poggia su un colle attorniato dalle belle case del villaggio; risale al 1613 e, come il tempio di Tamshing in Bumthang, è retto da Kunzang, l’abate riconosciuto come la nona reincarnazione del più famoso Santo bhutanese, Pema Lingpa, che visse nel XV secolo. Successivamente ,visita anche del Centro di Gru con il Collo Nero. Al termine delle visite, rientro a Punakha e pernottamento in hotel.
Dopo la prima colazione in hotel , proseguimento per Paro, visitando lungo il tragitto il tempio della fertilità di Chimi Lhakhang, posto in cima ad una panoramica collina che sovrasta il fiume. Questo tempio fu fondato dal grande Lama Kunley, “l’illuminato pazzo” il cui emblema fallico adorna l’ingresso di molte case rurali. Qui si recano le coppie sterili che con fiducia chiedono la grazia di avere figli. Arrivo a Paro ripercorrendo la valle di Punakha ed il passo Dochu La.
Arrivo a Paro, una graziosa cittadina, che conta all’incirca 50.000 abitanti, situata al centro della valle del Paro Chhu, ad est del monte Jhomolhari, nella parte centro-occidentale del Bhutan. Paro sembra uscita da una fiaba, tanti sono i colori e le forme che ne caratterizzano gli edifici. Lungo la strada principale, realizzata solo nel 1985, si affacciano sporadici negozi, ristoranti e botteghe in legno dipinte con colori sgargianti. I negozi più vecchi sono accessibili tramite uno strano e piuttosto inspiegabile sistema di scale, che conduce dall’ingresso principale, situato sul retro, alla vetrina che da sulla strada. Seppur fondata nell’antichità, come testimoniano i molti dzong disseminati per il centro, è negli ultimi anni che Paro ha cominciato ad acquisire una notevole importanza grazie alla favorevole collocazione geografica, che ha reso la città il principale polo commerciale del Bhutan, facendo in modo che si dotasse di infrastrutture all’avanguardia rispetto al resto del paese.
All’arrivo si assisterà al ParoTshechu (Festival di Paro) nell’ambito del quale verranno organizzate le Danze chiamate “Cham”.
La maggior parte dei Cham (Danze religiose) vengono eseguite negli Dzong e nei monasteri del Bhutan sono considerati degli Tse Chu, manifestazioni di più giorni in cui si rievocano la vita e gli insegnamenti di Guru Rinpoce, in sanscrito Padmasambhava, universalmente riconosciuto come il fondatore delle scuole del buddismo tibetano. Il Tsechu può essere compreso come un evento creato dai maestri spirituali per celebrare ed esporre i contenuti degli insegnamenti con la rappresentazione di temi che stimolano un corretto comportamento etico e affermano la capacità di annullare od esorcizzare la negatività che affligge persone ed eventi. Pranzo in ristorante.
Tempo permettendo visita del Paro (Rinpung) Dzong, uno degli dzong più imponenti e conosciuti del Bhutan. La costruzione dell’edificio risale al 1644, quando lo Zhabdrung Ngawang Namgyal ordinò la costruzione dell’edificio sulle fondamenta di un antico monastero eretto da Guru Rinpoche. Adibito a fortezza il complesso fu realizzato in grandi proporzioni, così da poter resistere ad eventuali assedi; le sue mura mastodontiche dominano la città e sono riconoscibili da ogni punto della vallata. Qui, nel 1993, Bernardo Bertolucci girò alcune scene del film Piccolo Buddha. Al termine, trasferimento in hotel e sistemazione nelle camere. Cena e pernottamento in hotel.
Trattamento di pensione completa.
Al mattino l’escursione al Taktshang Goemba, il “nido della tigre”** , il monastero costruito nel XIV sec. intorno alla grotta dove Guru Rinpoche, giuntovi in groppa ad una tigre, meditò per 3 mesi nell’VIII sec. d. C; è sicuramente il luogo più celebre del Bhutan, sospeso sulle rocce che sovrastano la valle. Per facilitare la salita (circa 3 ore e mezza in tutto), è possibile noleggiare un cavallo o un mulo a pagamento, con il quale si giunge ad un primo rifugio da cui si gode una vista stupenda. Da qui si prosegue a piedi per un’ora e mezza attraverso una magnifica foresta e si visita il monastero. Al termine delle visite, rientro a Paro. Il resto della giornata libera. Pernottamento in hotel.
Al mattino presto all’intorno alle ore 03.30 del mattino, si assiste alla manifestazione più importante del Festival di Paro, la cerimonia del Thongdrol: l’esposizione di un gigantesco thanka (un dipinto eseguito su tessuto – 20 x 20 mt ) a cui vengono attribuiti particolari poteri. Il nome stesso fa intuire l’importanza di questa fase dello Tsechu: Thong significa guardare e Drol liberazione, ovvero, ottenimento della liberazione semplicemente guardando l’oggetto. Il Thongdrol viene solitamente esposto all’alba e riarrotolato prima che venga colpito dai raggi del sole; i monaci eseguono delle cerimonie di purificazione e la gente si avvicina al Thongdrol cercando di toccarne il tessuto con il capo, sicuramente un momento di buon auspicio. Rientro in hotel per la prima colazione.
Trasferimento in aeroporto e volo per Delhi. Arrivo previsto nel primo pomeriggio. Disbrigo delle formalità d’ingresso e doganali e trasferimento ad Agra la capitale dell’impero Moghul. Cena e pernottamento in hotel.
Al mattino presto all’alba visita del Taj Mahal. Questa imponente tomba di marmo bianco, è il più grande monumento fatto erigere per amore dall'imperatore Shahjahnan, per la sua sposa favorita, Mumtaz, morta durante il parto nel 1631. La costruzione del Taj Mahal fu iniziata nel 1632 e terminata nel 1653. Alla sua realizzazione parteciparono 20.000 persone provenienti dall'India e dall'Asia centrale. I lavori furono diretti dagli architetti Ustad Ahmad Ma'mur Nadir al-Asqr e Ustad Hamid, ad esclusione di quelli della cupola a bulbo di 60 metri di altezza, opera dell'architetto turco Ismail Khan. Alla realizzazione del monumento parteciparono numerosi artisti e architetti, i cui singoli contributi purtroppo sono irriconoscibili. Il mausoleo rivestito di marmo bianco e ornato con delicati motivi floreali in pietre dure policrome, è costruito su una piattaforma larga 250 metri ai cui angoli si innalzano quattro minareti, e sorge in mezzo a giardini e specchi d'acqua, secondo la migliore tradizione islamica. L’edificio è di forma ottagonale, ed è dominato da una grande cupola a bulbo. Al centro si trova la sala della tomba, con grandi nicchie e porte che si aprono sulle altre sale e che sono decorate con rilievi in marmo bianco, opera dello scultore francese Austin di Bordeaux. Qui tuttavia è ubicata solo una finta sepoltura di Mumtaz, cinta da uno schermo di marmo traforato, incastonato con 43 tipi di pietre semipreziose; accanto il cenotafio di Shah Jahan. Le tombe dove riposano realmente i corpi di Mumtaz e di Shah Jahan si trovano nella stanza chiusa al piano seminterrato, al di sotto della sala principale (è vietato fotografare la sala interna). Rientro in hotel per la prima colazione.
Dopo la prima colazione in hotel, visita del Forte Rosso, costruzione di vasta estensione che si affaccia sul fiume Yamuna, iniziata dall’Imperatore Akbar e poi ampliata dai successivi imperatori. Palazzo ideato con una geometria difensiva, è anche costruito principalmente da arenaria rossa. L’imperatore Akbar, quando aveva 14 anni, iniziò il consolidamento del suo impero e come affermazione del suo potere costruì il forte di Agra tra il 1565 e il 1571, al tempo stesso in cui veniva edificata la Tomba di Humayun a Delhi. Non tutti i monumenti conservati all’interno sono visitabili, tra cui la Moti Masjid (moschea della perla) in marmo. Si visiteranno la sala delle udienze pubbliche e quella delle udienze private, nonché diversi altri ambienti.
Nel pomeriggio viaggio di rientro a Delhi. All’arrivo a Delhi, trasferimento in ristorante di un hotel per la cena (nessuna camera d’appoggio sarà prevista a Delhi)
Dopo cena trasferimento in aeroporto e viaggio di Rientro in Italia.
Imbarco su volo di linea Ita Airways di rientro per l’Italia.
Quote per persona, a partire da:
Partenza | Doppia | Supplemento singola |
---|---|---|
Dal 17 Marzo 2024 al 27 Marzo 2024 | € 4.480 | € 590 |
Note
(B/L/D): B = colazione; L = pranzo; D = Cena
HOTEL CATEGORIA 4* (o similari):
**L’escursione e la salita al monastero richiede una buona forma fisica e un’ottima capacità motoria (è possibile noleggiare bastoni per facilitare la salita). Raccomandiamo di effettuare l’escursione utilizzando calzature adeguate e abbigliamento indicato per il trekking.
Durante i festival e in base alle condizioni atmosferiche le visite potrebbero subire delle modifiche. I voli Druk Air potrebbero subire variazioni di operativo aereo. In base all’operativo aereo potrebbe rendersi necessario un pernottamento supplementare. Il check in negli alberghi è solitamente alle ore 14.00 il check out alle ore 12.00
Per accedere ad alcuni templi viene richiesto di togliere scarpe e calze. Le mance non sono obbligatorie ma sono consigliate a autisti e guide.
Le camere triple corrispondono ad una camera doppia (a due letti o matrimoniale) con un letto aggiunto di dimensioni ridotte (talvolta una brandina o divano letto), consigliabile a bambini al di sotto dei 12 anni, ma non ad adulti. Non ci sono riduzioni di prezzo. Gli hotel potrebbero non essere dotati di ascensore.
Nelle sale interne degli dzong non si può fotografare, è possibile scattare le foto solo all’esterno e nei cortili. Solitamente si visitano solo una o due sale. Le mance non sono obbligatorie ma sono consigliate a autisti e guide.
Il Bhutan ha aperto le porte al turismo solo dal 1983 nell’ambito del programma di apertura graduale al mondo esterno intrapreso dal re, quindi lo standard dei servizi, seppur di livello discreto, non è certamente pari a quello dei paesi dalla tradizione turistica più consolidata.
Il numero dei turisti è volutamente limitato dal governo, sia applicando un elevato livello di prezzi, sia per la difficoltà di raggiungere il paese. Questa politica ha fatto sì che il ricco patrimonio culturale e ambientale del Paese è rimasto intatto. Per partecipare a questo viaggio occorre, visto, passaporto con validità di sei mesi ed una pagina libera, documentazione aggiuntiva indicata nel link https://www.viaggiaresicuri.it/country/IND
Per partecipare a questo viaggio occorre il visto indiano (e – visa), il passaporto con validità 6 mesi con almeno due pagine libere, una foto tessera formato 5 x 5 e di un formulario on line debitamente compilato e firmato (https://indianvisaonline.gov.in/evisa/tvoa.html).Qualora vogliate servirvi della nostra organizzazione per effettuare la richiesta del visto on line, (costo indicato nella “quota non comprende”) sarà necessario inviarci via mail la scansione del passaporto,della fototessera ed il formulario compilato, un mese prima della partenza del viaggio. Durante il viaggio, il passeggero dovrà portare con sè, una copia dell’ autorizzazione elettronica di viaggio (ETA) ed il biglietto aereo. Per partecipare a questo viaggio occorrono il visto di ingresso per Bhutan e per il Nepal.
Visto Bhutan: necessario il passaporto, che deve essere valido 6 mesi ed avere almeno 2 pagine libere. Dati del passaporto e fotocopia da inviare al momento della conferma, il visto viene rilasciato solo previo pagamento di tutti i servizi al Ministero del Turismo in Bhutan almeno 1 mese prima della partenza. Il visto verrà applicato sul passaporto all’arrivo in Bhutan: il costo del visto è incluso nella quota di partecipazione.
Tasso di cambio: 1 EUR =1,04
Variazioni dei cambi con oscillazioni maggiori del 3% comporteranno un adeguamento dei costi e verranno comunicati entro i 20 giorni dalla partenza.
La quota comprende
La quota non comprende
Il nome Bhutan potrebbe derivare dal sanscrito Bhotant e significare “fine del Tibet” o da Bhu Uttan, che significa “terra alta”; storicamente, la popolazione del Paese si riferisce invece alla propria terra con la denominazione di Druk Yul, ovvero “terra del dragone del tuono”, dal momento che la tradizione vuole che il tuono sia il […]
Situato tra le montagne dell’Himalaya orientale, il Bhutan è confinante con le due più importanti civiltà asiatiche, con la Cina (Tibet) a nord e con gli Stati indiani di Assam, Arunachal Pradesh, Sikkim e Bengala Occidentale a est, ovest e sud. I paesaggi all’interno del Paese sono molto variegati e possono essere agglomerati in tre distinte regioni: […]
Il Bhutan si trova alla stessa latitudine di Miami e del Cairo, ma la diversità d’altitudine del territorio implica una notevole varietà climatica che determina tre grandi zone: tropicale, con giungla, fino a 1700 m; temperata, con larghe valli coltivate a terrazza, tra i 1500 e i 3500 m;alpina, con le montagne himalayane, tra i […]
Nel Bhutan la Monarchia assoluta ha lasciato il posto, nell’ultimo anno, ad una Monarchia parlamentale, con la presenza di un’Assemblea Nazionale (Tshogdu) che è composta da 154 membri, 105 eletti tramite elezioni che si tengono nei vari villaggi, 12 quali rappresentanti dei corpi religiosi e 37 designati dal re per rappresentare il governo e gli […]
La popolazione del Bhutan può essere divisa in tre principali gruppi etnici: gli “Sharchops”, che vivono nella zona orientale del Paese e si pensa che costituiscano la popolazione autoctona del Bhutan; i “Ngalongs”, nella zona occidentale, discendenti degli immigranti tibetani che s’insediarono in queste zone nel IX° sec., e i “Lhotshampas”, situati nel sud del […]
Con il 72% del suo territorio ricoperto da foreste, l’ecologia originaria del Bhutan ospita variegate specie di flora e fauna rare ed a rischio di estinzione. Davvero poche altre nazioni al mondo possono vantare la stessa biodiversità e ancora meno si sono mosse con uguale impegno per conservare questo patrimonio naturale. Il Bhutan dispone infatti […]
La religione di Stato è la Drukpa, una scuola buddhista. Il clero ha un peso importante nella società e i valori religiosi hanno un’ampia influenza sull’azione politica del paese. Nel paese sono presenti anche altre religioni, come l’induismo nelle aree meridionali, il buddhismo bon, l’animismo e lo sciamanesimo.
La cultura bhutanese è sospesa tra medioevo ed età contemporanea. Da un lato gli antichi testi buddhisti vengono trascritti su computer dai monaci, dall’altro gli arcieri vestiti in maniera tradizionale utilizzano archi e frecce in acciaio. Il Bhutan è l’ultimo stato buddhista dell’Himalaya. La religione è molto presente nella cultura del Bhutan, ma non influenza […]
L’unica autrice del Bhutan conosciuta a livelli internazionale è Choden Kunzang. The Circle of Karma(2005) è il suo primo romanzo, tradotto anche in italiano con il titolo Il viaggio di Tsomo (2009). Tra le altre troviamo Folktales of Bhutan (1994) e Bhutanese Tales of the Yeti (1997). Quando l’autrice era piccola, l’allora re Jigme Dorji […]
Bhutan: taking the middle path to happiness (film documentario sulla politica del Bhutan), vincitore anche di due Emmy Awards Maghi e viaggiatori (2003) La coppa (1999)
In Bhutan lo sport nazionale è il dhai, il tiro con l’arco. Le gare più rilevanti hanno luogo durante i festeggiamenti per il nuovo anno bhutanese, il Lotar. Altri sport bhutanesi molto praticati sono il digor, una tipologia di lancio del peso, e il khuru, ovvero le freccette. Negli ultimi anni hanno avuto un forte […]
La cucina bhutanese è una cucina salutare e ricca: si basa soprattutto sulla carne, pollame, riso rosso (leggermente simile alla noce) e bianco, e ancora verdure, formaggi, orzo e grano (l’alimento principale alle altitudini elevate). Il grasso di maiale è poi molto diffuso nelle zone selvagge a causa del suo contenuto energetico; i turisti lo […]
Ambasciata d’Italia non presente. Competente: Ambasciata d’Italia a New Delhi (India) 50E, Chandra Gupta Marg Chanakyapuri New Delhi 110021, INDIA Tel: +91 -11 -26114355 Fax: 26873889 e-mail: ambasciata.newdelhi@esteri.it Autorità del Turismo di Bhutan P.O. box 126, Thimpu, Bhutan; Tel. 00975-2-323251/2 Fax. 323695, sito web www.tourism.gov.bt e-mail dot@tourism.gov.bt Reale Ambasciata del Bhutan presso il Governo d’India […]
VISTI E PASSAPORTI Passaporto: necessario, con validità residua di almeno sei mesi e comunque sempre oltre la scadenza del soggiorno in Bhutan. Visto: obbligatorio. Viene rilasciato dietro autorizzazione della capitale Thimphu in non meno di 10 giorni lavorativi secondo le modalità di seguito indicate. Il visto costa 20 dollari, mentre di 7 è la tassa […]
Sicurezza: In Bhutan non vi sono, al momento, rappresentanze diplomatico/consolari italiane, né di altri Paesi UE a cui ci si possa rivolgere per ricevere assistenza in casi di emergenza o di crisi. In caso di necessità i connazionali devono prendere contatto con il Consolato Generale d’Italia a Calcutta (India) o con l’Ambasciata d’Italia a New […]
Curiosità: Non è permesso nessun viaggio indipendente in Bhutan: tour di gruppo o individuali devono essere organizzati, con guida o facenti parte di un pacchetto. Le autorità del luogo vietano severamente l’esportazione di qualsiasi reliquia, religiosa e non, che sia più antica di 100 anni. Tutto ciò che il turista porta con sé viene registrato […]
Religione: Il Bhutan è l’unico Paese al mondo che ha mantenuto come religione ufficiale il Buddismo Mahayana, nella sua forma Tantrica Vajrayana. E’ una forma religiosa simile al buddismo tibetano, anche se ha un suo insieme di credenze e pratiche uniche. Le principali scuole religiose sono la Drukpa Kagyue e la Nyingmapa, entrambe appoggiate dallo […]
Trasporti: Fino agli anni ’60 il Regno del Bhutan era accessibile solo a piedi, attraverso gli alti passi tibetani e le pianure indiane. Solo alla fine degli anni ’60 fu costruita una strada che collegava Phuntsholing, sul confine indiano, con Thimphu e Paro e che permise i collegamenti via auto e bus. Nel 1983 fu […]
Le feste più importanti del paese sono i tsechu, cinque giorni di festa in cui si svolgono rappresentazioni sacre, danze in maschera e rappresentazioni teatrali di argomento religioso. Queste feste, che si tengono una volta all’anno in onore del Guru Rimpoche, sono utilizzati anche come mezzo di insegnamento della religione buddhista. I tsechu sono delle […]
Molte sono le attività che si possono effettuare in Bhutan, di seguito ne riportiamo alcune: • La natura bhutanese è un vero paradiso per gli amanti del trekking • Rafting, attività nuova nel paese, ma il paese è uno dei posti migliori al mondo dove praticarlo
Thimphu Thimphu, la capitale del Paese, sorge a 2250 m in una bella e boscosa valle sulla sponda del fiume Wang e affascina con le facciate colorate e decorate dei suoi edifici che le conferiscono un’impronta ancora medievale (una legge speciale, che rende obbligatorie le forme e i motivi dell’architettura tradizionale anche nelle nuove costruzioni, […]