Nell’anima dell’India, un viaggio tra spiritualità, cultura e meditazione – Partenze esclusive Go Asia

Partenza dall’Italia per Delhi, con volo di linea secondo disponibilità.

Arrivo a Delhi, disbrigo delle formalità d’ingresso e doganali incontro con l’assistente locale e trasferimento in hotel. Cena e pernottamento.
Inizio delle visite. Sosta al Qutab Minar, una delle più alte torri in pietra dell’India, iniziata nel 1199 da Qutab ud-din e portata a termine dai suoi successori; sosta fotografica alla Porta dell’India, arco eretto in memoria della prima guerra mondiale; si visiteranno dall’esterno il Palazzo del Parlamento, i palazzi governativi siti nella città nuova. Nel pomeriggio visita della città vecchia (Shahajahanabad), fatta costruire dal potente imperatore Mogul, Shah Jahan, era un tempo circondata da una cinta muraria d'arenaria rossa con quattordici porte di accesso. Affascinante e pittoresco dedalo di viuzze, è divisa in due parti dalla via "dell'Argento", un susseguirsi colorato e vivace di botteghe e bazar. Nella stessa zona si potrà visitare la Jama Masjid, una delle più grandi moschee del mondo, edificata nel 1650, si passerà davanti al Forte Rosso e al Raj Ghat il memoriale di Gandhi. Sosta al Birla Temple e visita ad un tempio Sikh. Cena e pernottamento.

Al mattino presto trasferimento presso la stazione ferroviaria e partenza in treno per Amritsar. Amritsar è la capitale religiosa dei Sikh. Il nome Amritsar significa “piscina di nettare” e fa riferimento al luogo sacro dove è stato costruito il famoso Tempio d’Oro: è qui che in serata si assiste alla cerimonia del “Palki Sahib”, durante la quale i libri sacri vengono letteralmente “messi a dormire”. Il tempio d’Oro, Harmandir Sahib, è considerato dai sikh il tempio più sacro della loro religione e un luogo di pellegrinaggio in cui recarsi almeno una volta nella vita per pregare e offrire le proprie suppliche. L’ingresso al tempio è libero a prescindere dalla fede di appartenenza, le uniche restrizioni riguardano il divieto di fumo ed il possesso di capi di pelle. Una volta entrati, bisogna coprirsi la testa in segno di rispetto e lavarsi i piedi nel piccolo lago d’acqua. Possiamo definire la religione Sikh, tra le più inclusive al mondo. Nel tempio Sikh Harmandir Sahib, esiste una cucina comunitaria chiamata Langar: il cibo vegetariano, molto semplice è servito, nei tradizionali piatti di alluminio, gratuitamente a tutti i visitatori, senza distinzione di casta o classe sociale. Chiunque, a prescindere dal credo, (anche il turista) può giungere al tempio e praticare volontariato, aiutando nelle faccende del langar: non esiste alcun obbligo, si dona il proprio tempo saltuariamente o con costanza e chiunque può ottenere un piatto caldo. Il sistema è incredibilmente basato su pratiche di volontariato, donazioni e profondo senso di umanità. Cena e pernottamento in hotel.

Prima colazione. Al mattino visita del tempio che di giorno offre una realtà differente e si gode di una luce e spiritualità diversa. A seguire visita al parco Jallinwala Bagh: memoriale alle vittime indiane uccise dalle autorità britanniche nel 1919. Il parco oggi è un luogo toccante e significativo: sulle le mura perimetrali sono ancora visibili i colpi di proiettile. Nel mezzo del parco si trova ancora il pozzo nel quale i cittadini si gettarono disperatamente per trovare rifugio. Una fiamma eterna ricorda il terribile episodio ed i civili giustiziati. Tempo a disposizione per visitare il bazar di Amritsar. Nel pomeriggio, se la situazione politica lo consente, si effettua un’escursione alla frontiera indo-pakistana di Wagah per assistere alla cerimonia che, da oltre settant’anni si ripete quotidianamente ed è diventata un’attrazione per i turisti. Migliaia di spettatori incitano i militari dei due paesi che fingono minacciosamente di scontrarsi. Al termine la cerimonia si conclude con l’abbassamento delle bandiere dei due paesi e la chiusura dei cancelli. Rientro in hotel cena e pernottamento.

Prima colazione in hotel e partenza per Mcleod Ganj (il gruppo viaggerà ripartito su vetture di piccole- es. Toyota Crysta/Innova ). Arrivo nel primo pomeriggio. Erroneamente si pensa che sia Dharamsala la località di residenza del Dalai Lama ma in realtà il capo spirituale e le maggiori attrazioni si trovano nella città McLeod. La città prende il nome da David Mcleod, luogotenente e governatore del Punjab ai tempi della dominazione britannica. Negli anni ‘50 del novecento a seguito dell’invasione cinese il Dalai Lama chiese asilo politico e qui si trasferì dal Tibet. La città divenne quindi un importante centro per lo studio del buddhismo e della cultura tibetana. Visita in serata del colorato mercato tibetano.

Prima colazione. Al mattino visita al Tempio del Dalai Lama, Tsuglakhang, nel quale si trovano la residenza ufficiale del Dalai Lama il Kalachkra Temple, la cappella centrale ed il Namgyal Gompa. Il complesso, per i tibetani, ha la stessa valenza in termini culturali e spirituali del tempio di Jokhang in Tibet, a Lhasa. La cappella è consacrata alla divinità tibetana Avalokitesvara (del quale il Dalai Lama è considerato il rappresentante sulla terra) e custodisce un statua dorata del Buddha affiancata da quelle di Avalokiteswara e Padmasambhava il saggio indiano che introdusse il buddhismo in Tibet.
La maggior parte dei pellegrini tibetani compie una kora (circuito rituale) in senso orario attorno all'esterno del complesso di Tsuglagkhang. Su richiesta, con largo anticipo, è possibile richiedere un incontro con monaci tibetani e conversare (con interprete) con loro.
Proseguimento delle visite con il distretto Tibetano. Visiteremo, il museo Tibetano, imprescindibile testimonianza della storia del Tibet, dell’occupazione, della resistenza, dell’esilio. Interessante è sezione contemporanea e l’intervista al Dalai Lama riguardo le domande esistenziali; la libreria che conserva numerose reliquie salvate dal tempio di Jokhang ai tempi della rivoluzione culturale. Il tempio ospita anche una delle più grandi collezioni di testi sacri tibetani, custoditi a chiave. Visita dall’esterno al parlamento tibetano.
Nel pomeriggio, visita del Norbulinka Institute, un istituto che opera sotto la presidenza del Dalai Lama, dedicato alla preservazione della cultura tibetana nelle sue forme letterarie e artistiche. Si potranno osservare i laboratori artistici (pittura, intaglio, lavorazione dei metalli) dell'Istituto Norbulingka. Il sito, dal fascino zen è molto suggestivo e pittoresco. Rientro in hotel.
Cena e pernottamento in hotel.

Prima colazione. Partenza verso Chandigarh con una sosta lungo il percorso per visitare i Pinjore Gardens.
Si tratta di un giardino storico del XVII secolo situato nella città di Pinjore, nel distretto di Panchkula, nello stato indiano di Haryana. Sono un esempio dello stile architettonico dei giardini Moghul, successivamente ristrutturati dai sovrani Sikh Jat della dinastia di Patiala.
Proseguimento per Chandigarh. Nel 1950, l'architetto svizzero Le Corbusier fu incaricato di progettare Chandigarh da zero. La concepì come una città a misura d'uomo, caratterizzata da ampie boulevards, laghi, giardini e maestosi edifici civici, realizzati in cemento armato. A distanza di settant’anni, seppur con i segni del tempo, gli edifici sono ancora oggi presenti. monumenti e piazze civiche sono ancora presenti, sebbene con i segni del tempo. All'arrivo, visita del giardino di pietra (rock garden) e successivamente check-in in hotel.
Cena e pernottamento.

Prima colazione. Al mattino trasferimento presso la stazione ferroviaria di Ambala (50 Km , 1 ora circa). Imbarco su treno per Haridwar. Arrivo dopo circa tre ore. Visita orientativa di Haridwar e dei suoi templi. Sosta sul ghat
Har Ki pauri per assistere alla abluzioni dei fedeli che si immergono nel Gange per purificarsi.
Haridwar è una delle sette città sante dell’india e importante meta di pellegrinaggio. La sua posizione geografica esalta la spiritualità della città perché, proprio in questo luogo, madre Ganga (il fiume Gange) fluisce dalle montagne per toccare la piana gangetica ed Hardidwar è la prima città ad essere bagnata dal Gange.
Proseguimento per Rishikesh. Sistemazione in ashram. Cena vegetariana.

Prima colazione. Lo Yoga Niketan è uno dei più antichi ashram di yoga a Rishikesh. Si trova su una dolce collina, lungo le rive del sacro fiume Gange. È stato fondato nel 1964 da Yogacharya Swami Yogeshwarananda Saraswati Maharaj Ji con l'unico scopo di diffondere la conoscenza dello yoga (Yog Vidya) e la spiritualità nel mondo.
L'ashram dispone di camere doppie, ognuna con bagno semplice e acqua calda. Ogni giorno si svolgono sessioni di yoga e meditazione mattutine. È disponibile il Wi-Fi. In tempo utile trasferimento per Delhi circa (circa cinque ore e mezza). Sistemazione nelle camere cena e pernottamento.

Prima colazione. In tempo utile trasferimento in aeroporto e volo di rientri per l’Italia.