da € 4390 Voli inclusi
CREA IL TUO VIAGGIO TROVA AGENZIAParti per il Bhutan e partecipa a un evento unico: Il Festival di Paro. Celebrato nell’omonima valle, è chiamato anche Paro Tshechu, ed è uno dei festival più significativi e colorati del Bhutan. Si tratta di una festività religiosa e culturale in cui vengono eseguite danze tradizionali, spettacoli e rappresentazioni teatrali, e che affonda le sue radici nella tradizione buddista del Bhutan.
Il Festival di Paro coinvolge la popolazione locale e i buddisti devoti, che si riuniscono per partecipare alle cerimonie religiose.
Le danze mascherate svolgono un ruolo centrale durante il festival, rappresentando storie, miti e leggende buddiste. È un’occasione significativa in cui la comunità si riunisce per celebrare e preservare la propria eredità culturale e religiosa.
Questo festival è un evento speciale, attira sia i locali che i visitatori da tutto il mondo, desiderosi di sperimentare una cultura unica e la spiritualità del Bhutan.
Noto per essere il Paese della felicità, il Bhutan è un piccolo regno buddista, quasi nascosto tra le piane della catena dell’Himalaya, racchiuso tra due grandi nazioni come la Cina e l’India.
Il paesaggio è uno degli elementi principali che caratterizza questo Paese: picchi innevati e foreste incontaminate fanno da sfondo a un vero e proprio viaggio nel passato.
La cultura e le tradizioni del Bhutan trovano origine dal Buddismo, la religione principale, che qui viene vissuta come una vera e propria pratica filosofica che pervade ogni attività quotidiana. Lo sviluppo di questo piccolo Stato si basa sul cosiddetto Indice della Felicità Nazionale, legando il progresso del Paese ai valori dell’esistenza.
L’itinerario si snoda lungo il Bhutan centrale, capace di offrire esperienze uniche e una visione di insieme degli aspetti culturali di questo antico regno.
Ammira le diversità di Thimphu, Paro e Punakha con i loro mistici Dzong, monasteri ricchi di miti e leggende.
È prevista la sistemazione in hotel di categoria standard, che si può assimilare a una categoria 3 stelle superiore.
L’ingresso in Bhutan si effettuerà dal Nepal con voli Druk Air da e per Paro.
Un viaggio in Bhutan richiede un buon spirito di adattamento per alcuni trasferimenti su strade di montagna, non sempre in buone condizioni, e per alcune escursioni a piedi per raggiungere i monasteri-dzong più remoti.
Le guide locali parlano inglese. Abbiamo previsto una guida accompagnatore parlante italiano che svolge la funzione di interprete.
Parti con Go Asia e vivi la magia del Festival di Paro immerso negli scenari mozzafiato del Bhutan!
Partenza per Kathmandu con volo di linea Qatar Airways via Doha.
Arrivo a Kathmandu. Disbrigo delle formalità d’ingresso e doganali, rilascio del visto. Incontro con la guida locale e trasferimento in hotel. Sistemazione nelle camere. Cena e pernottamento.
Prima colazione. Al mattino visita Bodhnath, chiamato anche Boudha, centro religioso della consistente comunità di esiliati tibetani del Nepal. Il villaggio si sviluppa intorno ad un enorme stupa circolare sormontato dallo sguardo del Buddha, il luogo è suggestivo e animato da pellegrini tibetani che si muovono intorno allo stupa in senso orario facendo girare le ruote di preghiera.
Visita di Pashupatinat, il tempio hindu più importante del Nepal, sorge lungo le sponde del fiume sacro Bagmati, alla periferia orientale di Kathmandu. Il tempio è dedicato a Shiva distruttore e insieme creatore, ed è teatro di frequenti cremazioni, in cui il corpo del defunto, avvolto in un sudario, viene disteso su una pira di legno e dato alle fiamme. Solo gli hindu possono accedere al tempio principale in cui avvengono le celebrazioni funebri, ai visitatori è riservato l’argine opposto del fiume, da dove si può scorgere una parte del complesso sacro e la scalinata delle cremazioni. Si raccomanda il massimo rispetto durante le cerimonie funebri.
Nel pomeriggio visita di Patan, seconda città della valle che sorge a sud di Kathmandu, ma è stata parzialmente inglobata dalla capitale. Storicamente è conosciuta con il nome sanscrito di Laliput, “città della bellezza”, fondata nel 250 a. C, governata da aristocratici locali e conquistata infine dai sovrani Malla. La Durbar Square di Patan è costellata di templi, palazzi ed edifici, che costituiscono una straordinaria rassegna di architettura newari. Al termine, rientro in hotel. Cena e pernottamento.
Prima colazione. in tempo utile trasferimento in aeroporto e volo per Paro.
Arrivo a Paro disbrigo delle formalità doganali, ritiro dei bagagli e rilascio del visto. Incontro con la guida Bhutanese parlante inglese e con la guida indiana parlante italiano (interprete) e partenza con van/mini van per Thimpu,(55 Km , circa 90 minuti altitudine 2400m). Thimpu è l’unica capitale al mondo senza semafori. Molti anni fa ne era stato installato uno, ma gli abitanti si lamentarono della sua inutilità e così fu rimosso nel giro di pochi giorni. Nonostante il recente sviluppo, Thimphu conserva il suo fascino medievale.
Arrivo a Thimpu e sistemazione in hotel. Prima colazione in hotel. Mattinata dedicata al riposo. Pranzo in ristorante. Nel pomeriggio, visita di Thimpu, sede del governo, della religione e del commercio. È una città unica con un insolito mix di tradizioni e cultura tra antico e moderno. Sebbene non sia ciò che ci si aspetta da una capitale, Thimphu è, nel suo modo, una città vivace.
Sosta al Memorial Chorten, dove i fedeli pregano e girano intorno alle ruote di preghiera. Questo Chorten è stato costruito dal terzo re del Bhutan, Sua Maestà Jigme Dorji Wangchuck ("il Padre del moderno Bhutan") che desiderava erigere un monumento per la pace e la prosperità del mondo. Completato nel 1974 dopo la sua prematura scomparsa, il mausoleo è sia memoriale del defunto re che monumento alla pace globale. A seguire, visita del Trashichhoedzong, uno degli dzong più importanti del paese. Questa impressionante fortezza ospita la Sala del Trono di Sua Maestà e vari uffici governativi. Rientro in hotel per la cena e pernottamento.
Trattamento di pensione completa.
Prima colazione. Partenza per Punakha (circa due ore e trenta), lungo il percorso, sosta al Simtokha Dzong, il primo dzong costruito nel 1629 da Shabdrung Ngawang Namgyal, l’abate proveniente da Ralung, in Tibet, che pose le basi della struttura religiosa e politica del Bhutan. Esso si trova a 2.250 mt di altitudine e presenta 300 bassorilievi in ardesia dipinta raffiguranti santi e filosofi.
Continuazione per Punakha attraversando lo splendido scenario naturale del passo di Dochu La, situato a 3140 metri, da dove - tempo permettendo – è possibile godere una bella vista sull’Himalaya orientale. Qui, in una foresta lussureggiante in cui spiccano rododendri, ontani, cipressi, cicute, abeti, dafne (arbusto usato per fabbricare la carta secondo un metodo tradizionale), 108 chorten costruiti per commemorare le battaglie svoltesi ai confini con l’Assam; qui si trovano anche tanti piccoli Tsa Tsa che contengono le ceneri dei defunti, posti in gran numero attorno al Chorten più antico. La discesa tra scenari grandiosi porta alla valle di Punakha, una delle più belle valli del paese situata ad un’altitudine di 1250 mt con yak, cactus, bambù, e risaie e dove si trova lo Dzong più bello e storicamente più importante del paese, meravigliosa sede invernale di Je Khempo, Abate del Bhutan. Pranzo in ristorante. Arrivo a Punakha visita dello Dzong di Punakha.
Lo Dzong di Punakha riveste un ruolo centrale nella storia del Bhutan e a detta di molti è anche il più bello del paese. Fu uno dei primi Dzong ad essere costruito dallo Shabdrung nel 1637 ed è il luogo dove egli morì mentre si trovava immerso in uno stato di meditazione; i suoi resti sono conservati qui in un preziosissimo stupa posto in uno dei templi interni. Lo Dzong è curato con amore e senza badare a spese, come si riscontra nella qualità dei lavori che sono stati fatti per restaurare il tempio principale, danneggiato da un’inondazione nel 1994. Tra gli affreschi si ammirano anche rarissimi mandala che non rappresentati altrove, neppure nei testi specifici. Questo dzong fu il secondo ad essere costruito in Bhutan e fu la sede del governo fino alla metà degli anni '50, quando il ruolo di capitale passò a Thimphu. È probabilmente lo dzong più bello del paese, soprattutto nel periodo primaverile, quando gli alberi di jacaranda, dalla fioritura color lilla, conferiscono ulteriore fascino alle alte e imponenti mura bianche dell'edificio. Le elaborate decorazioni in legno, intagliate e dipinte in oro, rosso e nero, donano a tutto l'insieme un tocco di gradevole leggerezza. Gli abbellimenti successivi comprendono la costruzione di una cappella per commemorare la vittoria sui tibetani, avvenuta nel 1639. Le armi strappate al nemico durante la battaglia sono ancora oggi conservate all'interno dello dzong. Sistemazione in hotel. Cena e Pernottamento.
Trattamento di Pensione Completa.
Escursione alla volta della valle di Gangtey, confine geografico e culturale tra est e ovest del paese, con spettacolari panorami sull’Himalaya incluso il Gangkhar Puensum (7541 m), la montagna più alta del Bhutan . Qui si dirama la strada principale a Sud nelle cosiddette Montagne Nere per la valle glaciale di Phobjikha, posta a poco meno di 3000 metri. E’ un’area protetta in cui vivono cervi, volpi, leopardi, cinghiali selvatici e orsi himalayani e le famose e rarissime gru “collo nero” che migrano qui in da Ottobre/ Novembre ai primi di Marzo dal Tibet e dalla provincia dell’Amdo Cinese e dal Ladakh. Pranzo in ristorante.
All’arrivo, visita della cittadina di Gangtey e del Gangtey Goemba, costruito nel XVI secolo in cui risiedono una centinaia di monaci. La sala per la preghiera in stile tibetano è tra le più grandi del Bhutan. Il monastero poggia su un colle attorniato dalle belle case del villaggio; risale al 1613 e, come il tempio di Tamshing in Bumthang, è retto da Kunzang, l’abate riconosciuto come la nona reincarnazione del più famoso Santo bhutanese, Pema Lingpa, che visse nel XV secolo. Successivamente ,visita anche del Centro di Gru con il Collo Nero. Al termine delle visite, rientro a Punakha e pernottamento in hotel.
Dopo la prima colazione in hotel , proseguimento per Paro, visitando lungo il tragitto il tempio della fertilità di Chimi Lhakhang, posto in cima ad una panoramica collina che sovrasta il fiume. Questo tempio fu fondato dal grande Lama Kunley, “l’illuminato pazzo” il cui emblema fallico adorna l’ingresso di molte case rurali. Qui si recano le coppie sterili che con fiducia chiedono la grazia di avere figli. Arrivo a Paro ripercorrendo la valle di Punakha ed il passo Dochu La.
Arrivo a Paro, una graziosa cittadina, che conta all’incirca 50.000 abitanti, situata al centro della valle del Paro Chhu, ad est del monte Jhomolhari, nella parte centro-occidentale del Bhutan. Paro sembra uscita da una fiaba, tanti sono i colori e le forme che ne caratterizzano gli edifici. Lungo la strada principale, realizzata solo nel 1985, si affacciano sporadici negozi, ristoranti e botteghe in legno dipinte con colori sgargianti. I negozi più vecchi sono accessibili tramite uno strano e piuttosto inspiegabile sistema di scale, che conduce dall’ingresso principale, situato sul retro, alla vetrina che da sulla strada. Seppur fondata nell’antichità, come testimoniano i molti dzong disseminati per il centro, è negli ultimi anni che Paro ha cominciato ad acquisire una notevole importanza grazie alla favorevole collocazione geografica, che ha reso la città il principale polo commerciale del Bhutan, facendo in modo che si dotasse di infrastrutture all’avanguardia rispetto al resto del paese.
All’arrivo si assisterà al ParoTshechu (Festival di Paro) nell’ambito del quale verranno organizzate le Danze chiamate “Cham”.
La maggior parte dei Cham (Danze religiose) vengono eseguite negli Dzong e nei monasteri del Bhutan sono considerati degli Tse Chu, manifestazioni di più giorni in cui si rievocano la vita e gli insegnamenti di Guru Rinpoce, in sanscrito Padmasambhava, universalmente riconosciuto come il fondatore delle scuole del buddismo tibetano. Il Tsechu può essere compreso come un evento creato dai maestri spirituali per celebrare ed esporre i contenuti degli insegnamenti con la rappresentazione di temi che stimolano un corretto comportamento etico e affermano la capacità di annullare od esorcizzare la negatività che affligge persone ed eventi. Pranzo in ristorante.
Trattamento di pensione completa.
Al mattino l’escursione al Taktshang Goemba, il “nido della tigre”** , il monastero costruito nel XIV sec. intorno alla grotta dove Guru Rinpoche, giuntovi in groppa ad una tigre, meditò per 3 mesi nell’VIII sec. d. C; è sicuramente il luogo più celebre del Bhutan, sospeso sulle rocce che sovrastano la valle. Per facilitare la salita (circa 3 ore e mezza in tutto), è possibile noleggiare un cavallo o un mulo a pagamento, con il quale si giunge ad un primo rifugio da cui si gode una vista stupenda. Da qui si prosegue a piedi per un’ora e mezza attraverso una magnifica foresta e si visita il monastero. Al termine delle visite, rientro a Paro. Tempo permettendo visita del Paro (Rinpung) Dzong, uno degli dzong più imponenti e conosciuti del Bhutan. La costruzione dell’edificio risale al 1644, quando lo Zhabdrung Ngawang Namgyal ordinò la costruzione dell’edificio sulle fondamenta di un antico monastero eretto da Guru Rinpoche. Adibito a fortezza il complesso fu realizzato in grandi proporzioni, così da poter resistere ad eventuali assedi; le sue mura mastodontiche dominano la città e sono riconoscibili da ogni punto della vallata. Qui, nel 1993, Bernardo Bertolucci girò alcune scene del film Piccolo Buddha. Il resto della giornata libera. Cena e pernottamento in hotel.
Al mattino presto all’intorno alle ore 03.30 del mattino, si assiste alla manifestazione più importante del Festival di Paro, la cerimonia del Thongdrol: l’esposizione di un gigantesco thanka (un dipinto eseguito su tessuto – 20 x 20 mt) a cui vengono attribuiti particolari poteri. Il nome stesso fa intuire l’importanza di questa fase dello Tsechu: Thong significa guardare e Drol liberazione, ovvero, ottenimento della liberazione semplicemente guardando l’oggetto. Il Thongdrol viene solitamente esposto all’alba e riarrotolato prima che venga colpito dai raggi del sole; i monaci eseguono delle cerimonie di purificazione e la gente si avvicina al Thongdrol cercando di toccarne il tessuto con il capo, sicuramente un momento di buon auspicio. Rientro in hotel per la prima colazione.
Tempo a disposizione per il riposo. Dopo pranzo visita di Kyichu Lhakhang, uno dei più importanti e antichi luoghi sacri del Bhutan
Prima colazione. Al mattino trasferimento in aeroporto e volo per Kathmandu. Arrivo e trasferimento a Bhaktapur (circa 45 minuti), il terzo centro urbano più grande della valle, situato a circa 30 minuti da Kathmandu, sull’antica via commerciale per il Tibet. La città è splendida ed ha conservato intatto il carattere tradizionale dell’epoca Malla, nella sua Durbar Square, nei templi, santuari, edifici, fontane, e nelle vie animate da vasai, intagliatori di legno, tessitori e numerosi artigiani di tradizioni centenarie. Rientro a Kathmandu. Cena e pernottamento
Prima colazione. In tempo utile trasferimento in aeroporto e imbarco su volo Qatar Airways di rientro per l’Italia via Doha.
Quote per persona, a partire da:
Partenza | Doppia | Supplemento singola |
---|---|---|
Dal 17 Marzo 2024 al 27 Marzo 2024 | € 4.390 | € 510 |
Note
(B/L/D): B = colazione; L = pranzo; D = Cena
HOTEL CATEGORIA 4* (o similari):
L’escursione e la salita al monastero richiede una buona forma fisica e un’ottima capacità motoria (è possibile noleggiare bastoni per facilitare la salita). Raccomandiamo di effettuare l’escursione utilizzando calzature adeguate e abbigliamento indicato per il trekking.
Durante i festival e in base alle condizioni atmosferiche le visite potrebbero subire delle modifiche. I voli Druk Air potrebbero subire variazioni di operativo aereo. In base all’operativo aereo potrebbe rendersi necessario un pernottamento supplementare. Il check in negli alberghi è solitamente alle ore 14.00 il check out alle ore 12.00
Per accedere ad alcuni templi viene richiesto di togliere scarpe e calze. Le mance non sono obbligatorie ma sono consigliate a autisti e guide.
Le camere triple corrispondono ad una camera doppia (a due letti o matrimoniale) con un letto aggiunto di dimensioni ridotte (talvolta una brandina o divano letto), consigliabile a bambini al di sotto dei 12 anni, ma non ad adulti. Non ci sono riduzioni di prezzo. Gli hotel potrebbero non essere dotati di ascensore.
Nelle sale interne degli dzong non si può fotografare, è possibile scattare le foto solo all’esterno e nei cortili. Solitamente si visitano solo una o due sale. Le mance non sono obbligatorie ma sono consigliate a autisti e guide.
Il Bhutan ha aperto le porte al turismo solo dal 1983 nell’ambito del programma di apertura graduale al mondo esterno intrapreso dal re, quindi lo standard dei servizi, seppur di livello discreto, non è certamente pari a quello dei paesi dalla tradizione turistica più consolidata.
Il numero dei turisti è volutamente limitato dal governo, sia applicando un elevato livello di prezzi, sia per la difficoltà di raggiungere il paese. Questa politica ha fatto sì che il ricco patrimonio culturale e ambientale del Paese è rimasto intatto.
Per partecipare a questo viaggio occorrono il visto di ingresso per Bhutan e per il Nepal.
Per partecipare a questo viaggio occorre passaporto con validità di sei mesi ed una pagina libera, il visto d’ingresso e documentazione aggiuntiva indicata nel link https://www.viaggiaresicuri.it/country/NPL
Il visto Nepal: si ottiene in loco, dietro pagamento di 30 USD o equivalente in Euro (portare una fototessera) https://www.immigration.gov.np/page/visa-on-arrival
Visto Bhutan: necessario il passaporto, che deve essere valido 6 mesi ed avere almeno 2 pagine libere. Dati del passaporto e fotocopia da inviare al momento della conferma, il visto viene rilasciato solo previo pagamento di tutti i servizi al Ministero del Turismo in Bhutan almeno 1 mese prima della partenza. Il visto verrà applicato sul passaporto all’arrivo in Bhutan: il costo del visto è incluso nella quota di partecipazione.
Tasso di cambio: 1 EUR =1,04
Variazioni dei cambi con oscillazioni maggiori del 3% comporteranno un adeguamento dei costi e verranno comunicati entro i 20 giorni dalla partenza.
La quota comprende
La quota non comprende
Il Nepal si trova in Asia Centro-Meridionale e confina a nord con la regione Autonoma del Tibet (Cina), mentre ad Ovest, Sud ed a Est con l’India. Sul versante meridionale, il Paese è inciso da strette valli trasversali e longitudinali. La parte meridionale è prevalentemente pianeggiante, corrispondente a un tratto marginale della pianura gangetica, ed […]
Per quanto riguarda l’alloggio a Kathmandu e Pokhara c’è solo l’imbarazzo della scelta: le possibilità spaziano da pensioncine di infima categoria ad alberghi internazionali a cinque stelle. L’accanita concorrenza esistente tra gli alberghi economici mantiene bassi i prezzi e il livello qualitativo alto: a Kathmandu si trovano molti posti con piacevoli giardini, nei quali le […]
Radio: Radio Nepal trasmette radiogiornali in lingua inglese tutti i giorni alle 8, alle 13.05 e alle 20. Nella Valle di Kathmandu invece operano due popolari stazioni radio che trasmettono musica contemporanea occidentale e locale. Televisione: Nepal Television è la stazione televisiva locale, che trasmette anche un telegiornale in lingua inglese alle 22. La TV satellitare è […]
La nascita del Nepal non presenta documenti attendibili e sembra perdersi nel mito: secondo una leggenda, un tempo, la valle di Kathmandu era un lago ed il bodhisattva Manjushri fendendo il terreno con un colpo di spada creò la gola di Chobar, facendo defluire le acque. Ciò che sappiamo con certezza è quello che emerge […]
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Il Nepal gode di un clima tropicale-monsonico, con due stagioni principali: la stagione delle piogge (da giugno a fine settembre) e la stagione secca (il resto dell’anno). Il clima in Nepal è molto variegato con temperature che variano da quelle molto calde delle pianure a quelle estremamente rigide delle montagne. Perciò troveremo il: • clima […]
Nonostante le sue dimensioni, il Nepal è uno dei paesi più ricchi al mondo in termini di bio-diversità. Questa bio-diversità è un riflesso della sua posizione geografica unica, delle variazioni di altitudine (da 60 metri sul livello del mare alle vette più alte del mondo) e delle sue condizioni climatiche che variano dalle sub-tropicali a […]
Economia: il Nepal è un Paese poverissimo e presenta da sempre un’economia di marcatissimo sottosviluppo. Il Nepal basa la sua economia pressoché esclusivamente sul settore primario: in tutto il Paese è diffuso l’allevamento, specie quello bovino (che in genere si pratica mediante transumanza stagionale) pur con alcune differenze: nel bassopiano l’allevamento è complementare o subordinato […]
Politica: oltre al problema di affrancare il Paese dal suo cronico sottosviluppo, rimane vivo quello di sottrarlo alla tutela indiana, problema di non facile soluzione a causa degli stretti legami esistenti tra il Nepal e l’India, Stato con cui si intrattiene il maggior flusso di contatti commerciali esteri (quasi due terzi) e che, con il […]
Dal 2006 il Nepal è uno stato laico; fino a questa data la religione di stato è stata l’induismo. Alcuni considerano ancora oggi l’ex sovrano una manifestazione del dio Vishnu. L’induismo, la religione più diffusa in Nepal, sta crescendo, toccando quasi il 90% della popolazione. Anche i credi di fede cristiana stanno ampliando la loro […]
Lingua: la lingua ufficiale del paese è il nepalese (nepali), una lingua indo-ariana, parlata e compresa dalla maggioranza della popolazione. Dal momento che nel paese esistono altre 93 lingue e vari dialetti parlati dai numerosi gruppi etnici presenti in Nepal, il nepali è la lingua che consente loro di poter comunicare. Il nepalese è parlato […]
La letteratura classica nepalese ha un tradizione importante tramandata oralmente nei secoli; basti pensare che la letteratura nepalese è preceduta cronologicamente solo dalle letterature cinese, tibetana e birmana. Nel 2011 si è tenuto il primo festival letterario di Kathmandu, che ha portato nella capitale nepalese più di 60 autori nazionali ed internazionali.
I numerosi musicali del Nepal sono influenzati dalle oltre 50 etnie differenti. Le musiche tradizionali più popolari in Nepal solo il deuda, l’aedhunik geet, costituito da musiche moderne, e il dohori, una musica folk costituita da un dibattito fra due persone o due gruppi di persone. In genere parte il gruppo degli uomini e le […]
FILM NEPALESI • Kagbeni (2008); primo bacio della cinematografia nepalese • Dharmaa (2011) • Sano Sansar (2008) • Bhai Tika (2002) • Basanti (2000) • Pheri Bhetaula (1990) • The friend (1991) • Badal (1994) • Tapasya (1992) • Karja (1995) FILM AMBIENTATO IN NEPAL • Il piccolo Buddha (1993) • Himalaya, l’infanzia di un […]
I piatti della gastronomia nepalese si basano su una tradizione millenaria, che varia a seconda della regione di appartenenza e dell’etnia. Ciascuna etnia ha le sue tradizioni culinarie anche se tutte sono accomunate da un uso abbondante di spezie e di peperoncino che vengono utilizzati per il condimento del riso, delle uova, delle verdure cotte […]
La bandiera Il Nepal è l’unico Stato del Mondo che ha una bandiera nazionale che non è di foggia quadrangolare (escludendo quella vaticana e quella svizzera che hanno forma quadrata). Essa, infatti non è né un rettangolo né un quadrato ma ha una forma originale: un trapezio rettangolo sormontato da un triangolo rettangolo. La Bandiera […]
Gli sport più praticati in Nepal sono il cricket, il calcio e il Kabaddi, uno sport di contatto a squadre, nato come allenamento bellico ricreativo.
Molte sono le attività che si possono effettuare nel territorio nepalese, di seguito ne riportiamo alcune: • Trekking (è necessario un permesso speciale al costo di 10 US$ circa) • Rafting • Kayak • Escursioni in mountain bike • Safari • Corsi di lingua, yoga, medicina naturale e meditazione presso templi e monumenti di Kathmandu
Indirizzi utili SUL POSTO Ambasciata Francese in Nepal (presta assistenza ai cittadini italiani in casi d’emergenza o di crisi) Lazimpat – BP 452 – Kathmandu Tel. [977] (14) 412 332 – 414 734 Fax [977] (14) 418 288 http://www.ambafrance-np.org Consolato Onorario Italiano a Kathmandu (limitata assistenza in lingua italiana) IJ Plaza, 1st Floor, Kamaladi, Kathmandu […]
Passaporto: necessario, con validità residua di almeno sei mesi e comunque superiore al periodo di permanenza nel Paese. Visto d’ingresso: obbligatorio. Non è possibile ottenerlo in Italia presso il Consolato Onorario del Nepal a Roma. E’ possibile comunque ottenere il visto direttamente all’ingresso nel Paese presso la frontiera terrestre e all’aeroporto di Kathmandu presentando il […]
Nel paese permangono fattori di forte tensione interna. Ai connazionali che intendano comunque recarsi in Nepal, si raccomanda un atteggiamento di massima cautela, e di evitare luoghi di manifestazioni e assembramenti, anche nella capitale, Kathmandu. Durante il soggiorno nel Paese si consiglia di tenersi sempre al corrente sull’evolversi della situazione che, sotto il profilo della […]
Abbigliamento: L’abbigliamento cambia a seconda della zona che si intende visitare e del periodo in cui viene effettuato il viaggio. E’ consigliabile portare un abbigliamento pratico, informale: mettete sempre in valigia dei capi leggeri e capi pesanti da usare a “strati”. Il Nepal è un paese piuttosto conservatore, quindi cercate di non indossare nulla di […]
Come arrivare: non ci sono molti voli diretti per il Nepal, quindi arrivando dall’Europa o dall’America in genere bisogna cambiare aereo e anche compagnia. L’unico aeroporto internazionale del Nepal è il Tribhuvan Airport di Kathmandu. Se volete essere sicuri di vedere le montagne dall’aereo, chiedete un posto al finestrino sul lato destro. Molti preferiscono arrivare […]
La situazione sanitaria, sia per l’assistenza che per le condizioni igieniche, e’ estremamente precaria in tutto il Paese, inclusa la capitale Kathmandu. Si consiglia, pertanto, prima di intraprendere il viaggio, di accertarsi delle proprie ottime condizioni di salute, e di stipulare, in ogni caso, un’assicurazione sanitaria che preveda, oltre alla copertura delle spese mediche, anche […]
Le festività sono legate al calendario buddhista e induista. La più importante è il Dashain, celebrato nel mese di ottobre in tutto il paese. A novembre va in scena il Kukur Tihar, il festival nepalese dei cani, randagi o domestici. Nello stesso mese a Bariyapur, nella zona meridionale del Nepal, si celebra con l’arrivo di […]
Kathmandu Kathmandu, capitale dello stato, rappresenta il punto d’arrivo e il motivo principale della visita per gran parte dei turisti del Nepal. È il capoluogo più grande del paese, dove si concentra il maggior numero di alberghi e ristoranti. Si tratta di una città sorprendente, che per certi aspetti sembra essere rimasta inalterata dall’epoca del […]
Il nome Bhutan potrebbe derivare dal sanscrito Bhotant e significare “fine del Tibet” o da Bhu Uttan, che significa “terra alta”; storicamente, la popolazione del Paese si riferisce invece alla propria terra con la denominazione di Druk Yul, ovvero “terra del dragone del tuono”, dal momento che la tradizione vuole che il tuono sia il […]
Situato tra le montagne dell’Himalaya orientale, il Bhutan è confinante con le due più importanti civiltà asiatiche, con la Cina (Tibet) a nord e con gli Stati indiani di Assam, Arunachal Pradesh, Sikkim e Bengala Occidentale a est, ovest e sud. I paesaggi all’interno del Paese sono molto variegati e possono essere agglomerati in tre distinte regioni: […]
Il Bhutan si trova alla stessa latitudine di Miami e del Cairo, ma la diversità d’altitudine del territorio implica una notevole varietà climatica che determina tre grandi zone: tropicale, con giungla, fino a 1700 m; temperata, con larghe valli coltivate a terrazza, tra i 1500 e i 3500 m;alpina, con le montagne himalayane, tra i […]
Nel Bhutan la Monarchia assoluta ha lasciato il posto, nell’ultimo anno, ad una Monarchia parlamentale, con la presenza di un’Assemblea Nazionale (Tshogdu) che è composta da 154 membri, 105 eletti tramite elezioni che si tengono nei vari villaggi, 12 quali rappresentanti dei corpi religiosi e 37 designati dal re per rappresentare il governo e gli […]
La popolazione del Bhutan può essere divisa in tre principali gruppi etnici: gli “Sharchops”, che vivono nella zona orientale del Paese e si pensa che costituiscano la popolazione autoctona del Bhutan; i “Ngalongs”, nella zona occidentale, discendenti degli immigranti tibetani che s’insediarono in queste zone nel IX° sec., e i “Lhotshampas”, situati nel sud del […]
Con il 72% del suo territorio ricoperto da foreste, l’ecologia originaria del Bhutan ospita variegate specie di flora e fauna rare ed a rischio di estinzione. Davvero poche altre nazioni al mondo possono vantare la stessa biodiversità e ancora meno si sono mosse con uguale impegno per conservare questo patrimonio naturale. Il Bhutan dispone infatti […]
La religione di Stato è la Drukpa, una scuola buddhista. Il clero ha un peso importante nella società e i valori religiosi hanno un’ampia influenza sull’azione politica del paese. Nel paese sono presenti anche altre religioni, come l’induismo nelle aree meridionali, il buddhismo bon, l’animismo e lo sciamanesimo.
La cultura bhutanese è sospesa tra medioevo ed età contemporanea. Da un lato gli antichi testi buddhisti vengono trascritti su computer dai monaci, dall’altro gli arcieri vestiti in maniera tradizionale utilizzano archi e frecce in acciaio. Il Bhutan è l’ultimo stato buddhista dell’Himalaya. La religione è molto presente nella cultura del Bhutan, ma non influenza […]
L’unica autrice del Bhutan conosciuta a livelli internazionale è Choden Kunzang. The Circle of Karma(2005) è il suo primo romanzo, tradotto anche in italiano con il titolo Il viaggio di Tsomo (2009). Tra le altre troviamo Folktales of Bhutan (1994) e Bhutanese Tales of the Yeti (1997). Quando l’autrice era piccola, l’allora re Jigme Dorji […]
Bhutan: taking the middle path to happiness (film documentario sulla politica del Bhutan), vincitore anche di due Emmy Awards Maghi e viaggiatori (2003) La coppa (1999)
In Bhutan lo sport nazionale è il dhai, il tiro con l’arco. Le gare più rilevanti hanno luogo durante i festeggiamenti per il nuovo anno bhutanese, il Lotar. Altri sport bhutanesi molto praticati sono il digor, una tipologia di lancio del peso, e il khuru, ovvero le freccette. Negli ultimi anni hanno avuto un forte […]
La cucina bhutanese è una cucina salutare e ricca: si basa soprattutto sulla carne, pollame, riso rosso (leggermente simile alla noce) e bianco, e ancora verdure, formaggi, orzo e grano (l’alimento principale alle altitudini elevate). Il grasso di maiale è poi molto diffuso nelle zone selvagge a causa del suo contenuto energetico; i turisti lo […]
Ambasciata d’Italia non presente. Competente: Ambasciata d’Italia a New Delhi (India) 50E, Chandra Gupta Marg Chanakyapuri New Delhi 110021, INDIA Tel: +91 -11 -26114355 Fax: 26873889 e-mail: ambasciata.newdelhi@esteri.it Autorità del Turismo di Bhutan P.O. box 126, Thimpu, Bhutan; Tel. 00975-2-323251/2 Fax. 323695, sito web www.tourism.gov.bt e-mail dot@tourism.gov.bt Reale Ambasciata del Bhutan presso il Governo d’India […]
VISTI E PASSAPORTI Passaporto: necessario, con validità residua di almeno sei mesi e comunque sempre oltre la scadenza del soggiorno in Bhutan. Visto: obbligatorio. Viene rilasciato dietro autorizzazione della capitale Thimphu in non meno di 10 giorni lavorativi secondo le modalità di seguito indicate. Il visto costa 20 dollari, mentre di 7 è la tassa […]
Sicurezza: In Bhutan non vi sono, al momento, rappresentanze diplomatico/consolari italiane, né di altri Paesi UE a cui ci si possa rivolgere per ricevere assistenza in casi di emergenza o di crisi. In caso di necessità i connazionali devono prendere contatto con il Consolato Generale d’Italia a Calcutta (India) o con l’Ambasciata d’Italia a New […]
Curiosità: Non è permesso nessun viaggio indipendente in Bhutan: tour di gruppo o individuali devono essere organizzati, con guida o facenti parte di un pacchetto. Le autorità del luogo vietano severamente l’esportazione di qualsiasi reliquia, religiosa e non, che sia più antica di 100 anni. Tutto ciò che il turista porta con sé viene registrato […]
Religione: Il Bhutan è l’unico Paese al mondo che ha mantenuto come religione ufficiale il Buddismo Mahayana, nella sua forma Tantrica Vajrayana. E’ una forma religiosa simile al buddismo tibetano, anche se ha un suo insieme di credenze e pratiche uniche. Le principali scuole religiose sono la Drukpa Kagyue e la Nyingmapa, entrambe appoggiate dallo […]
Trasporti: Fino agli anni ’60 il Regno del Bhutan era accessibile solo a piedi, attraverso gli alti passi tibetani e le pianure indiane. Solo alla fine degli anni ’60 fu costruita una strada che collegava Phuntsholing, sul confine indiano, con Thimphu e Paro e che permise i collegamenti via auto e bus. Nel 1983 fu […]
Le feste più importanti del paese sono i tsechu, cinque giorni di festa in cui si svolgono rappresentazioni sacre, danze in maschera e rappresentazioni teatrali di argomento religioso. Queste feste, che si tengono una volta all’anno in onore del Guru Rimpoche, sono utilizzati anche come mezzo di insegnamento della religione buddhista. I tsechu sono delle […]
Molte sono le attività che si possono effettuare in Bhutan, di seguito ne riportiamo alcune: • La natura bhutanese è un vero paradiso per gli amanti del trekking • Rafting, attività nuova nel paese, ma il paese è uno dei posti migliori al mondo dove praticarlo
Thimphu Thimphu, la capitale del Paese, sorge a 2250 m in una bella e boscosa valle sulla sponda del fiume Wang e affascina con le facciate colorate e decorate dei suoi edifici che le conferiscono un’impronta ancora medievale (una legge speciale, che rende obbligatorie le forme e i motivi dell’architettura tradizionale anche nelle nuove costruzioni, […]