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Ulaanbaatar – Nomadic Festival – Deserto del Gobi – Khogno Khan – Karakorum
Tour della Mongolia di 14 giorni in occasione del Festival Della Cultura Nomade. Il viaggio comincia a Ulaanbaatar, città con più di un milione di abitanti ed unica grande metropoli del paese. Dalla capitale si effettua un’escursione di un intera giornata al Nomadic Festival a Nalaikh dove si assisterà agli spettacoli tradizionali, di canti e danze di alcuni dei molti gruppi etnici provenienti da tutte le province della Mongolia. Si parte poi per l’area del Deserto del Gobi, famoso come il “Deserto dei Dinosauri”, ricchissimo di giacimenti fossili. Il deserto occupa una depressione di circa 2.000 km da est ad ovest e di un migliaio di km da nord a sud. L’area protetta del Deserto dei Gobi è considerata dall’UNESCO “Riserva della Biosfera” poiché ospita le ultime rarissime specie endemiche esistenti in Mongolia. È inoltre un paradiso per molte specie di animali nonostante possa apparire un ambiente estremamente arido e inospitale. Il tour continua alla volta della valle di Khogno Khaan, con le rovine del monastero Ovgon Khiid e Karakorum, l’antica capitale dell’impero Mongolo di Genghis Khan. Costruita nel 1220 all’incrocio delle strade della Via della Seta tra Oriente e Occidente, fu distrutta nel 1388 dall’esercito cinese della Dinastia Ming e oggi ne rimangono solo poche rovine. Qui si trova il monastero buddhista di di Erdene Zuu.
Il Nomadic Festival è un festival culturale che si svolge ogni anno nel distretto di Nalaikh, Ulan Bator, Mongolia, per celebrare e preservare la cultura nomade. Si tiene a metà/ fine agosto ed offre spettacoli di musica, danza e arte, oltre a competizioni di sport tradizionali come tiro con l’arco, corse di cavalli e lotta mongola. Gli artigiani espongono manufatti tradizionali e i visitatori possono assaporare la cucina nomade mongola. L’evento ha una dimensione internazionale, con partecipanti da oltre 16 paesi. Il festival gioca un ruolo chiave nella conservazione del patrimonio culturale nomade e attira turisti da tutto il mondo.
Nota importante: la Mongolia è soprattutto natura. Il viaggio richiede un ottimo spirito di adattamento per i lunghi e faticosi trasferimenti su strade in pessime condizioni (asfalto sconnesso e piste sterrate). Le sistemazioni sono spesso modeste ed è possibile presenza di insetti di campagna. Nelle Ger, le tipiche tende mongole, i servizi sono esterni ed in comune (salvo diversamente specificato), stile campeggio.
Partenza da Milano con volo di linea Air China per Pechino. Pasti e pernottamento a bordo.
Arrivo a Pechino al mattino e proseguimento con volo di linea Air China per Ulaanbaatar. Disbrigo delle formalità doganali, incontro con la guida locale e trasferimento al Best Western Premier Tuushin Hotel 4*sup. Dopo il pranzo in ristorante locale nel pomeriggio inizio delle visite di Ulaanbaatar, capitale della Mongolia ed unica grande metropoli del paese: a partire dall’anno 2000 la città si è ingrandita vertiginosamente e oggi almeno la metà della popolazione della Mongolia abita qui. Ulaan Baatar è una città internazionale, vivace, dove il passato millenario ed il futuro, sempre più vicino, si incontrano. Dopo la visita della grande Piazza Gengis Khan (ex piazza Sukhbaatar), un incredibile miscuglio di edifici di diversi stili nel cuore della capitale, si effettua una passeggiata lungo il vivace Viale della Pace fino ad arrivare al Monastero Buddista di Gandan, del 1838, il più grande della Mongolia, al cui interno sorgono splendidi templi, fra cui il Migjed Janraisig del 1911, che ospita la statua della Bodhisattva della compassione, rivestita d’oro e alta 26 m. Le visite terminano con il Museo di Storia Nazionale che raccoglie reperti provenienti da tutta la Mongolia e dal Centro Asia che vanno dall’Età della Pietra ai nostri giorni. Rientro in hotel.
Cena in hotel e pernottamento.
Prima colazione. Al mattino partenza per la località di Nalaikh, situata a circa 30 km dalla capitale, per assistere agli spettacoli tradizionali del Nomadic Festival, una “festa della cultura nomade” che si svolge ogni anno in agosto nell'area della montagna Taij Khairkhan con spettacoli di musica, danza e arte, un'occasione unica per immergersi nelle tradizioni mongole e conoscere in maniera più approfondita la cultura del paese. Durante la giornata sarà possibile anche effettuare una passeggiata a cavallo. Pranzo in corso d’escursione. Nel tardo pomeriggio rientro in hotel a Ulaan Baatar.
Cena in hotel e pernottamento.
Prima colazione. Partenza al mattino per la regione centrale del Deserto dei Gobi, vero e proprio patrimonio dell’umanità, considerato dall’UNESCO “Riserva della biosfera”: il tragitto di 260 km si copre in circa 5 ore. Lungo il percorso si ammirano le Montange Zorgol Hairkhan e sosta presso l’interessante formazione rocciosa di origine gratica di Grazriin Chuluu, nei pressi dell’omonimo lago. Pranzo al sacco. Cena e pernottamento nelle Ger, tradizionali tende mongole, al campo turistico. Pranzo in corso di viaggio. Arrivo nel pomeriggio e sistemazione in un campo di Gher, le tradizionali tende mongole.
Cena e pernottamento al campo Gher.
Prima colazione. Al mattino prosegue il viaggio in fuoristrada nel Deserto del Gobi: oggi si raggiungerà Tsagaan Suvarga (circa 240 km), noto anche come lo Stupa Bianco, spettacolare formazione geologica situata nella provincia di Dundgovi e caratterizzata da calanchi e rocce calcaree altre 30 metri create nel corso di milioni di anni a causa dell'erosione del vento e dell'acqua. Le pareti di colore bianco, arancione e rossastro che ricordano appunto antiche rovine di uno stupa. Pranzo in corso di viaggio. Sistemazione e pernottamento in un campo di Gher.
Cena e pernottamento al campo Gher.
Prima colazione. Al mattino partenza per la Valle Yol (circa 210 km), conosciuta anche come Valle delle Aquile: situata nel Parco Nazionale Gobi Gurvan Saikhan, è una gola sorprendente dove il ghiaccio persiste per gran parte dell'anno, nonostante il clima desertico ed è nota per i suoi paesaggi spettacolari ed per una gola con un fiume ghiacciato che si scioglie solo ad agosto. La valle si trova in un area che anticamente era sommersa dal mare ed è perciò ricca di fossili marini. Durante la giornata si potranno ammirare graffiti rupestri che sono stati scoperti dagli archeologi nei primi anni di questo secolo e visitare il piccolo Museo di Storia Naturale che ospita una ricca collezione di ossa e uova di dinosauro e testimonianze sulla fauna e la flora della valle. Pranzo in corso di viaggio. Sistemazione e pernottamento in un campo di Gher.
Cena e pernottamento al campo Gher.
Prima colazione. Al mattino partenza per le dune di sabbia di Khongoriin Els (160 km circa) , note anche come le “Dune Cantanti” per il suono prodotto dal vento che muove la sabbia: sono tra le dune di sabbia più grandi e spettacolari della Mongolia. Situate nel Parco Nazionale Gobi Gurvansaikhan, si estendono per oltre 180 km di lunghezza, raggiungendo altezze fino a 300 metri e larghezze di 12 km. Le dune confinano a nord con il fiume Khongoryn Gol, che crea un'oasi di pascoli verdi, offrendo un contrasto sorprendente con il paesaggio desertico circostante. Scalare queste dune può richiedere da 45 minuti a un'ora, ma la vista panoramica dalla cima ripaga ampiamente lo sforzo. Si visita una famiglia di allevatori di cammelli per conoscerne gli usi e le tradizioni locali e si avrà la possibilità di effettuare una “passeggiata” nel deserto a dorso di cammello. Pranzo in corso di viaggio. Sistemazione e pernottamento in un campo di Gher.
Cena e pernottamento al campo Gher.
Prima colazione. Al mattino partenza per Bayanzag (circa 150 km) con le cosiddette "Flaming Cliffs" (Rocce Fiammeggianti), una formazione di pareti di arenaria rossa situata nella provincia di Ömnögovi. Il nome "Flaming Cliffs" fu coniato dal paleontologo americano Roy Chapman Andrews negli anni '20, ispirato dal colore rosso brillante delle rocce al tramonto. Quest'area è celebre per le sue significative scoperte paleontologiche, tra cui il primo ritrovamento al mondo di uova di dinosauro fossili, oltre a scheletri di specie come il Velociraptor e il Protoceratops. Il termine "Bayanzag" significa "ricco di saxaul", riferendosi agli alberi di saxaul che crescono nella zona. Pranzo in corso di viaggio. Sistemazione e pernottamento in un campo di Gher.
Cena e pernottamento al campo Gher.
Prima colazione. Al mattino partenza verso nord alla volta del Monastero Ongyin (circa 240 km) . Fondato nel 1660 lungo le rive del fiume Ongiin Gol, questo era originariamente il più grande monastero buddista in Mongolia e consisteva in due complessi templari: il complesso meridionale contava diversi edifici amministrativi e 11 templi, quello settentrionale, costruito nel XVIII sec. contava 17 templi. All’interno si contava anche 4 università buddiste e nell’insieme vi abitavano circa 1000 monaci. Negli anni ’30, durante la dittatura comunista, la maggior parte dei monaci furono arrestati e il Monastero fu distrutto: alcuni monaci per sopravvivere si “reinventarono” contadini e operai. Col tempo il fiume Ongiin Gol, le cui acque furono deviate per utilizzate per le miniere locali, si prosciugò e l’area venne abbandonata: il monastero sembrava destinato a morire definitivamente. Tuttavia dopo l’Indipendenza della Mongolia, negli anni ’90, tre monaci tornarono qui e iniziarono a ricostruire il Monastero dalle proprie rovine, riportando così in vita questi luoghi e soprattutto la religione buddista in Mongolia. Pranzo in corso di viaggio. Sistemazione e pernottamento in un campo di Gher.
Cena e pernottamento al campo Gher.
Prima colazione e prosecuzione del viaggio verso Karakorum (240 km), antica capitale dell’impero Mongolo nel 1220 , centro politico, culturale ed economico di Genghis Khan nel XIII secolo. Si trova nella valle del fiume Orkhon, all’incrocio delle strade della Via della Seta che collegavano l’Oriente con l’Occidente. Distrutta nel 1388 dall’esercito cinese della dinastia Ming, oggi resta poco delle rovine della leggendaria capitale. Che è stata il centro del mondo fino al XIII secolo. Visita del Monastero Erdene Zuu che nel XVI secolo venne eretto sulle rovine della città, il primo grande monastero buddhista della Mongolia, ancora oggi attivo riferimento spirituale. È circondato da un muro a pianta quadrata di 1.680 m (420 per lato) con 108 stupa originali a fare da guardia lungo tutto il perimetro. Nel 1792 ospitava 62 templi e diecimila lama. Durante il periodo comunista il luogo è stato gravemente danneggiato, ma restano intatti alcuni templi e reliquie d'epoca. Alla mattina i fedeli vengono richiamati con il suono delle conchiglie e si potrà assistere, con grande rispetto, alle funzioni religiose lamaiste, con tanti monaci bambini a recitare mantra. Pranzo in corso di visite. Sistemazione e pernottamento in un campo di Gher.
Cena e pernottamento al campo Gher.
Prima colazione. Al mattino partenza per la zona del Monte Khögnö Khan (circa 100 km). Durante il tragitto sosta alle dune di sabbia di Elsen Tasarkhai, che coprono un'area di 2.800 kmq. Le dune sono un famoso luogo di sosta sulla strada per Karakorum. All’arrivo visita del Monastero Erdene Khamba e delle rovine del monastero Ovgon Khiid, situati nella bellissima valle di Khogno Khaan, ai piedi del monte omonimo. Ovgon Khiid, distrutto nel XVII secolo, è stato riaperto nel 1992. Il Monastero di Erdene Khamba fu invece fondato nel XVII secolo da Zanabazar in onore del suo mentore: il monastero è composto da due sezioni: la parte inferiore, chiamata Zaluu Khiid, e la parte superiore, nota come Uvgun Khiid. Durante le purghe sovietiche del XX secolo, il complesso subì gravi distruzioni, lasciando solo rovine e tre piccoli templi ancora visibili oggi. Nonostante ciò, il sito rimane un luogo di interesse storico e spirituale. Pranzo in corso di viaggio. Sistemazione e pernottamento in un campo di Gher.
Cena e pernottamento al campo Gher.
Prima colazione. Al mattino rientro nella capitale (circa 290 km). Pranzo in corso di viaggio. Sistemazione al Best Western Premier Tuushin Hotel 4* Superior e nel tardo pomeriggio concerto tradizionale.
Cena in hotel e pernottamento.
Prima colazione. Check out e trasferimento in aeroporto in tempo utile per volo di linea Air China per Pechino. Pasto a bordo. Arrivo nel tardo pomeriggio.
Nella notte proseguimento con volo di linea Air China per Milano. Pasti e pernottamento a bordo. Arrivo a Milano al mattino presto.
Fine dei servizi.
Quote per persona, a partire da:
Partenza | Doppia | Supplemento singola |
---|---|---|
Dal 20 Agosto 2025 al 2 Settembre 2025 | € 4.480 | € 770 |
Note
PIANO VOLI
CA950 | 20 Agosto | Milano – Pechino | 13:30 – 05:30+1 |
CA901 | 21 Agosto | Pechino – Ulan Baatar | 08:40 – 10:50 |
CA956 | 01 Settembre | Ulan Baatar – Pechino | 16:30 – 18:35 |
CA949 | 02 Settembre | Pechino – Milano | 01:30 – 06:30 |
Legenda
(B/L/D/AI): B = Colazione; L = Pranzo; D = Cena; (AI) = All Inclusive.
La quota comprende
La quota non comprende
Gli scavi archeologici effettuati nel Gobi e in altre regioni della Mongolia hanno portato alla luce alcuni resti umani risalenti a circa 500.000 anni fa. La Mongolia fu infatti popolata fin dall’antichità da popolazioni nomadi che vivevano di allevamento ed agricoltura e che in più di un’occasione, organizzate in potenti federazioni politiche, invasero la Cina. […]
Il clima è continentale e freddo. Gli inverni, che durano da ottobre a marzo, sono molto rigidi (mediamente a – 20/25 gradi, con punte a -40/45 gradi). Sono pertanto da evitare viaggi in particolare nei mesi da dicembre a marzo. Da giugno ad agosto si ha il periodo più caldo con temperature che possono raggiungere […]
Questo immenso paese di 1.566.500 kmq, pur essendo molto esteso è il territorio asiatico meno densamente popolato, con appena 2,5 milioni di abitanti e una densità di 1,4 abitanti per km quadrato, che si riduce a meno di 0,5 persone per kmq in alcune regioni (aimag). L’altitudine media è di 1580 metri, per cui è […]
Popolazione: La Mongolia è un territorio molto vasto: circa 5 volte l’Italia ed ha una popolazione di circa 2 milioni e mezzo di abitanti di cui 900.000 sono ancora pastori nomadi che si spostano con le loro carovane di cammelli almeno 15 volte l’anno, in cerca di nuovi pascoli o di acqua per il proprio bestiame. […]
Fino a metà del XX secolo, l’economia mongola si basava sullo yak, pecore, cammelli o l’artigianato dei monaci. L’allevamento del bestiame (equini, ovini, bovini e cammelli) è sicuramente la fonte di ricchezza più rilevante, mentre l’agricoltura è abbastanza recente. In seguito, si sono sviluppate anche le prime fabbriche per la lavorazione della lana e del […]
Sul modello di una nazione socialista, la Mongolia aveva modellato il sistema politico ed economico su quello dell’URSS. Per diversi decenni il Partito Rivoluzionario Popolare governò, a stretto contatto con l’Unione Sovietica. Alla fine degli anni ’80, con lo scioglimento dell’URSS, ebbe luogo una transizione a livello di struttura governativa e istituzioni politiche. Dalle elezioni […]
I mongoli sono gente ospitale, tranquilla e tollerante; amano i grandi silenzi della steppa e i comportamenti decorosi, ispirati a un’educazione severa e a una profonda spiritualità, che li ha temprati a superare ogni ostacolo e ogni difficoltà. Lo stile di vita nomade li ha abituati ad usufruire dell’essenziale e ad adattarsi ai ritmi […]
In primo luogo, è importante sapere che in queste terre vi sono dei cibi sacri, considerati tsagaan, alimenti “bianchi”, come il latte di capra, di mucca, di yak, di cammella, lo yogurt, il latte di giumenta fermentato (airag) e i liquori di latte (archì). La cucina mongola è a base di carne e latte, elementi […]
Tre sono le principali discipline dei mongoli: lotta, tiro con l’arco e corsa dei cavalli. Le gare si svolgono senza compromessi, secondo le leggi ancestrali della steppa. Per questo da qui non usciranno mai campioni del mondo o allori olimpici. La vera Olimpiade per i mongoli si chiama Naadam, due giorni di gare e di […]
Libri: A.A.V.V., Mongolia. Nelle steppe di Cinghis Khaan, 1992 Adravanti F., Gengiz-Khan Primo Imperatore del “Mirabile Dominium; Milano 1984. Audisio E., Tutti i cerchi del mondo, Milano 2004. Barzini L. jr, Evasione in Mongolia, Torino 1997. Colleoni A., Mongolian shamanism, C.N.R.-M.A.S. Costantinides F., Sciamanismo mongolo, C.N.R.-M.A.S., Trieste 2006 De Toffol D.-Bellatalla D., Sciamanesimo e sacro […]
Ambasciata d’Italia – PECHINO: San Li Tun, 2 – Dong Er Jie, Beijing 100600 Tel: (00 86 10) 6532 2131/2/3; Fax: (00 86 10) 6532 4676; Cellulare funzionario di turno (attivo per emergenze in orario di chiusura degli Uffici): (0086) 13901032957 – nei fine settimana e giorni festivi h 08:00-20:00 (0086) 13520652007 – tutti i […]
Il tasso di criminalità a Ulaan Baatar è in aumento: mercati, i magazzini di stato ed i luoghi frequentati dai turisti sono meta abituale di scippatori e di piccoli delinquenti. Sono stati segnalati recentemente alcuni episodi di natura più violenta contro gli stranieri. Zone a rischio Si consiglia vivamente di evitare uscite isolate nelle ore […]
La rete viaria interna al Paese non e’ molto sviluppata. La Mongolia conta circa 1.800 Km di ferrovie e meno di 2000 Km di strade asfaltate. La sola linea ferroviaria che attraversa la Mongolia dal nord al sud permette di giungere a Irkustsk in Siberia, o a Pechino in Cina. Ci sono 3 biforcazioni, l’una […]
Gher: Lo stile di vita mongolo è nomadico e profondamente legato a quello degli animali. Nei territori sconfinati e disabitati del Paese, quando all’orizzonte si intravede qualcosa, si tratta quasi sempre di una gher, la tipica tenda mongola di feltro bianco e a pianta circolare, facilmente trasportabile. Pur essendo improntato a un modo di vita […]
Quando si parla di festività in Mongolia, la prima parola che si sente pronunciare è Naadam. Essa infatti, da tremila anni, è considerata la festa nazionale più importante del Paese, da otto secoli è la rievocazione delle gesta di Gengis Khan, orgoglio inossidabile della Mongolia, e dal 1921 costituisce anche l’anniversario della rivoluzione mongola. Durante […]
Ulaanbaatar Ulaanbaatar, capitale della Mongolia e con più di un milione di abitanti (raccoglie infatti più della metà della popolazione) ed unica grande metropoli del Paese, è fondata lungo le sponde del fiume Tuul ed è circondata da deliziose montagne, tra le quali celebri sono i 4 monti sacri. Nata nel XVI secolo inizialmente come […]
Durata: 10 giorni / 9 notti
da € 1.710 - Voli esclusi
Durata: 15 giorni / 13 notti
da € 3.720 - Voli Inclusi
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Posizione geografica: Il Myanmar (fino al 18 giugno1989 Birmania e anche chiamato Burma, Myanmar Burmese o Pyidaungzu Myanmar Naingngandaw), è uno Stato dell’Asia sud orientale, che occupa parte della costa occidentale dell’Indocina; si affaccia sul Golfo del Bengala e sul mar delle Andamane e confina da ovest a est con Bangladesh, India, Cina, Laos e con la […]