Il dominio britannico fu quanto mai deleterio per l’economia indiana, che prima del raj era tra le più fiorenti del mondo grazie soprattutto all’esportazione di spezie e tessuti pregiati. Negli ultimi vent’anni l’economia è in continua crescita, raggiungendo nel 2008 un PIL nominale di 1.253.860 dollari statunitensi.
L’India ha un’economia di tipo misto in cui il governo, sia a livello federale sia nei singoli stati, svolge un importante ruolo di regolazione e pianificazione, oltre a essere titolare di numerose imprese pubbliche. L’agricoltura è il fulcro dell’economia del Paese; le colture più importanti sono quelle di cereali (riso, grano) e legumi (lenticchie, ceci, fagioli). Oggi l’India esporta in grandi quantità tè, cotone, canna da zucchero, pietre e metalli preziosi, mentre nonostante possa contare su una superficie di quasi 3,29 milioni di km², non dispone di risorse minerarie diversificate, soprattutto per quanto concerne i metalli e, fatto ancora più importante, non dispone di grandi riserve di petrolio, che deve importare per oltre il 70% del proprio fabbisogno. La moneta è la rupia indiana, il cui tasso di cambio è di circa 46,2 per dollaro statunitense.
Per entrare in territorio turkmeno è necessario essere in possesso del passaporto con validità residua di almeno tre mesi fornito di visto. Il visto viene rilasciato dall’Ambasciata turkmena a Parigi o da un’altra rappresentanza diplomatica turkmena presente all’estero, in quanto in Italia non esistono rappresentanze diplomatiche o consolari turkmene, dietro presentazione di una lettera d’invito […]
L’India è uno stato appartenente all’Asia Meridionale; a nord dell’equatore, con i suoi 3.166.414 Km² di superficie, è il 7° stato del mondo per estensione. L’India è confinante a Nord con Cina, Nepal e Bhutan, con il Pakistan e il Mar Arabico ad Ovest, ad Est con il Myanmar (ex-Birmania), Bangladesh, e Golfo del Bengala […]