Il dominio britannico fu quanto mai deleterio per l’economia indiana, che prima del raj era tra le più fiorenti del mondo grazie soprattutto all’esportazione di spezie e tessuti pregiati. Negli ultimi vent’anni l’economia è in continua crescita, raggiungendo nel 2008 un PIL nominale di 1.253.860 dollari statunitensi.
L’India ha un’economia di tipo misto in cui il governo, sia a livello federale sia nei singoli stati, svolge un importante ruolo di regolazione e pianificazione, oltre a essere titolare di numerose imprese pubbliche. L’agricoltura è il fulcro dell’economia del Paese; le colture più importanti sono quelle di cereali (riso, grano) e legumi (lenticchie, ceci, fagioli). Oggi l’India esporta in grandi quantità tè, cotone, canna da zucchero, pietre e metalli preziosi, mentre nonostante possa contare su una superficie di quasi 3,29 milioni di km², non dispone di risorse minerarie diversificate, soprattutto per quanto concerne i metalli e, fatto ancora più importante, non dispone di grandi riserve di petrolio, che deve importare per oltre il 70% del proprio fabbisogno. La moneta è la rupia indiana, il cui tasso di cambio è di circa 46,2 per dollaro statunitense.
A seguito del colpo di stato avvenuto a maggio 2014, la Thailandia è una dittatura militare. Il potere è nelle mani di una giunta militare diretta dal generale golpista Prayuth Chan-ocha. La giunta ha imposto la legge marziale in tutto il Paese da maggio 2014 ad aprile 2015. Il sovrano attuale è Vajiralongkorn, in carica dal 13 ottobre 2016, con il nome regale di Rama […]
Phnom Penh Phnom Penh, capitale della Cambogia dal XV secolo, è situata alla confluenza dei fiumi Mekong, Bassac e Tonlè Sap. Nota ai tempi del colonialismo come la “perla dell’Asia”, la città è disegnata su un tessuto urbano risalente al periodo coloniale francese o ad esso posteriore, nonostante qualche vestigia del passato sia fortunatamente sopravissuta […]