Nonostante la decisa crescita del PIL (oltre 6% nel 2006) e la riduzione dello squilibrio nella bilancia commerciale, il Bangladesh versa ancora in condizioni di estrema povertà, e si affida in gran parte agli aiuti internazionali e alle rimesse degli emigrati.
Il PIL ammonta infatti a 94.507 ml $ USA e permette un valore pro capite di appena 574 $ USA (2009), tra i più bassi di tutta l’Asia. Due terzi della popolazione attiva sono occupati in agricoltura, e agricole sono in assoluta prevalenza le risorse del Paese, sia quelle direttamente destinate all’alimentazione (riso), sia quelle lavorate dall’industria tessile (cotone, iuta), zuccheriera e del tabacco. La produzione agricola, tuttavia, sfavorita dall’irregolarità delle precipitazioni e dalla frammentazione delle proprietà, non è in grado di soddisfare la richiesta interna.
Il settore dei servizi è quello che ha registrato la crescita più consistente: da esso proviene quasi la metà del PIL, anche se occupa solo una minima parte della forza lavoro.
In Yemen è tradizione mangiare con le mani o con l’aiuto di un pezzo di pane. Il kebab è molto diffuso in tutto il paese, ma il vero piatto nazionale è il salteh, una minestra speziata servita con stufato di agnello o pollo, lenticchie, fagioli e ceci servito su un letto di riso. Molto diffuso […]
Gastronomia: La cucina coreana ha molto in comune con la cucina giapponese e quella cinese. Questo perché nella sua millenaria storia è stata invasa ripetutamente da popoli Mongoli e per ben due volte annessa al Giappone. Di suo però ha aggiunto l’uso abbondante delle spezie. Il pasto coreano consiste in un piatto principale, di solito […]