Il Bulguksa è un complesso di templi buddisti, che si trova nella provincia di Gyeongsang, in Corea del Sud, esattamente sulle pendici del monte Tohamsan.
Esso è uno dei principali luoghi di interesse storico del paese e nel 1995 è stato inserito nell’elenco dei Patrimoni dell’umanità dell’UNESCO insieme al Tempio sotterraneo di Seokguram, che si trova 4 chilometri a est del complesso principale.
I documenti del tempio attestano che un piccolo tempio fu costruito su questo sito sotto il re Beopheung nel 528, invece l’attuale tempio fu costruito sotto il re Gyeongdeok nel 751.
L’edificio fu completato però nel 774 dalla corte reale di Silla, dopo la morte di Gyeongdeok e fu solo allora che prese il nome di Bulguksa ( Tempio della Terra del Budda ).
Durante l’invasione giapponese del 1592 gli edifici in legno vennero completamente incendiati e distrutti, così dopo il 1604 si cominciò a ricostruire il complesso.
Successivamente nel XX secolo, a seguito di una nuova occupazione giapponese, vennero intrapresi da parte loro dei nuovi restauri, anche se non ci sono documenti che dimostrino l’entità dei lavori svolti, inoltre alcuni tesori che erano conservati nel tempio, sparirono nello stesso periodo.
Dopo la seconda guerra mondiale e la successiva guerra di Corea, per ordine del presidente Park Chung-hee, fra il 1969 e il 1973 vennero condotti approfonditi scavi e studi archeologici, oltre ad un ulteriore restauro che ha dato a Bulguksa l’aspetto che conserva oggi.
L’entrata al complesso, è costituita da una scalinata composta da 33 gradini, corrispondenti proprio ai 33 passi necessari per raggiungere l’illuminazione buddista e da un ponte, che portano all’interno della struttura, di cui fanno parte due pagode.
La prima pagoda, chiamata Seokgatap, risale all’VIII secolo ed è costruita in pietra in stile tipicamente coreano, mentre la seconda, chiamata Dabotap, è leggermente più alta e presenta moltissime decorazioni.
Al di fuori di queste pagode, si trova la sala principale Daeung Jeon, ovvero la sala della grande illuminazione, costruita nel 681 e subito dietro la sala Munseol Jeon, quella del silenzio, il cui nome deriva dalla credenza che gli insegnamenti del Budda, non possono essere appresi soltanto con le parole, ma con molta meditazione.
Infine oltre a queste strutture, nel complesso si trovano numerose altre sale, statue (raffiguranti quasi sempre Budda) e lanterne, che fanno del complesso di templi di Bolguksa uno dei più visitati ogni anno della Corea del Sud.
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