Il Fushimi Inari Taisha è il nome di un famoso santuario, situato nelle vicinanze della stazione ferroviaria di Kyoto in Giappone, alla base di una montagna chiamata anch’essa Inari, che è a 233 metri dal livello del mare e che comprende diversi sentieri verso altri santuari minori.
È il santuario principale dedicato ad Inari, la divinità che nella cultura giapponese è connessa al riso e alla fertilità, ma in particolare è considerata la protettrice degli affari e di conseguenza sia i commercianti che gli artigiani, tradizionalmente sono molto devoti al suo culto, tanto che ognuno dei torii qui presenti, ovvero i caratteristici portali d’accesso che conducono ad un’area sacra, è stato donato da un’azienda giapponese.
Si dice anche che questo popolare santuario abbia addirittura ben 32.000 sotto-santuari in tutto il Giappone.
Il santuario divenne oggetto del mecenatismo imperiale durante la prima parte del periodo Heian, infatti nel 965 l’imperatore Murakami decretò che i messaggeri portassero dei resoconti scritti degli eventi importanti del Giappone proprio presentandosi a 16 santuari, tra cui anche il Fushimi Inari Taisha.
Successivamente dal 1871 al 1946, il santuario è stato ufficialmente designato come appartenente ai Kanpei-taisha, ciò significa che si trovava tra i primi ranghi della gerarchia comprendente 67 santuari shintoisti sostenuti dal governo e più strettamente associati alla famiglia imperiale.
Le prime strutture del santuario sono state costruite nel 711 sulla collina Inariyama, nel sud-ovest di Kyoto, ma il complesso fu spostato nell’816 su richiesta del monaco Kukai.
Nel 1499 invece è stata edificata la sezione più importante dell’opera nella parte inferiore della collina, dove si trovano la “porta torre” ed il santuario principale.
Dietro ad essi poi ed in mezzo alla montagna, è posto il santuario interno, raggiungibile per mezzo di un sentiero fiancheggiato da migliaia di torii, mentre sulla cima della montagna ci sono centinaia di cumuli per il culto privato.
Inoltre il santuario presenta all’esterno diverse statue di volpi, raffigurate con in bocca la chiave del granaio di riso, considerate messaggeri della divinità Inari e pertanto sono anch’esse oggetto di venerazione.
Nei suoi dintorni invece ci sono un gran numero di negozi di dolci che vendono una tipologia di biscotti della fortuna risalenti almeno al XIX secolo e che sono da alcuni ritenuti all’origine dei successivi biscotti della fortuna cino-americani.
Il santuario, aperto 24 ore su 24 e il cui ingresso è gratuito, attira ancora oggi diversi milioni di fedeli, che si radunano qui in occasione della celebrazione del capodanno giapponese.
Per concludere il santuario di Fushima Inari Taisha è stato omaggiato anche dal cinema, quando nel 2005 è stato utilizzato come ambientazione per il noto film “Memorie di una Geisha”.
Uno dei posti di certo più caratteristici del Giappone!
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