All’inizio del ventesimo secolo il Giappone ha dato vita ad una serie di arti marziali denominate Budo, molto in voga tra i guerrieri. Queste includono il Judo, il Karate, il Jujutsu e il Kendo.
Il SUMO viene inoltre considerato il più caratteristico sport nazionale giapponese, con i suoi enormi lottatori che si sfidano in piccole arene circolari. Addirittura in Italia, esiste una piccola sezione dedicata al Sumo, all’interno delle Federazioni Italiane di Judo, Lotta, Karatè e Arti Marziali.
Nel campionato nipponico non ci sono solo atleti giapponesi, ma vi militano anche Americani, Bulgari, Mongoli e asiatici in generale. Le donne non possono praticare questo sport, e neanche arbitrare gli incontri; al limite, possono partecipare ai tornei amatoriali. Invece fuori del Giappone, esistono anche squadre di Sumo femminile. I lottatori di Sumo, per ottenere una corporatura così imponente, devono seguire una particolare dieta, fatta di piatti ipercalorici come il Chanko Nabe composto da una varietà impressionante di ingredienti.
Il baseball (chiamato ?? yakyu) ad esempio è uno dei giochi più popolari in Giappone, dove la prima squadra professionale fu istituita nel 1937. Invece per quanto riguarda il calcio, la J-League è nata soltanto nel 1992. Molto popolare anche la pallavolo, che ha visto la squadra femminile vincitrice del torneo olimpico nel 1964. Il giappone festeggia il Taiiku no hi (????), ovvero la giornata dello sport e della salute, il 10 ottobre in commemorazione della XVIII Olimpiade (1964). Altri eventi degni di nota sono stati la XI Olimpiade Invernale del 1972 a Sapporo, la XVIII Olimpiade Invernale di Nagano e i Mondiali di calcio del 2002 organizzati in collaborazione con la Corea del Sud.
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