Lo Yemen è tra i centri di civilizzazione più antichi del mondo, infatti i primi insediamenti risalgono al II millennio. Le popolazioni si sono insediate in quest’area per sfruttare le caratteristiche orogenetiche del territorio. In particolare i Greci utilizzarono la zona per coltivare l’incenso, che loro chiamavano aromata. Dal IX secolo a.C. sul territorio Yemenita si sono susseguiti una serie di regni, tra i quali ricordiamo quello di Saba, quello di Awsan, quello dei Minei, quello dei Qatabanici, quello himyarita ed altri.
Augusto tentò di conquistare l’attuale Yemen, ma la sua impresa fallì. Successivamente lo Yemen fu annesso al regno etipe di Aksum nel 520 d.C. e all’impero dei Sasanidi nel 570. A partire dal VII secolo il Paese continuò sotto la guida di diversi imperi e di differenti dinastie locali che ne decisero le sorti fino al XV secolo. Tra il XVI e il XX secolo il territorio yemenita venne inglobato nell’Impero ottomano. Nel 1962 fu proclamata la Repubblica Araba dello Yemen, dopo l’indipendenza dall’Impero Ottomano conquistata nel 1918. Il Sud del paese, con capitale Aden, resto nelle mani dell’Impero britannico fino alla seconda metà degli anni ’60 e nel 1970 venne costituita la Repubblica Democratica Popolare dello Yemen, conosciuta anche con il nome di Yemen del Sud. Nell’area settentrionale dal 1978 iniziò il governo assolutista di Alī Abd Allāh Sāleh, che nel 1990 venne allargato anche allo Yemen del Sud, quando nel 1990 le due repubbliche vennero unite. Nel 1994 si verificò un tentativo di secessione della regione sud, che fu respinto in sole due settimane. Successivamente furono istituite le elezioni del presidente della repubblica con voto popolare e dal 2012 il nuovo presidente è Abed Rabbo Mansour Hadi.
Lo sport nazionale del paese è la pallavolo, ma la lunga dominazione inglese ha fatto si che il cricket sia lo sport più diffuso, quello che unisce tutta la popolazione.
L’Iran, negli anni ’60 e ’70, è stato protagonista di un processo di industrializzazione finanziato dai proventi del petrolio. Al contempo, però, non sono state potenziate le infrastrutture ed il paese non ha le condizioni per poter raffinare il prodotto. L’agricoltura, praticabile solo sul 10% del territorio iraniano, sostiene il 30% della popolazione. Le colture […]