Viaggio in Ladakh, nella “terra dei passi di alta montagna” ghiacciata per otto mesi all’anno e riarsa per gli altri quattro. Una terra mistica, lontana, misteriosa, incastonata tra le vette più alte del mondo dove ancora i ritmi della vita sono legati al ciclo delle stagioni.
Talvolta soprannominato il piccolo Tibet, dominato dai massicci del Karakorum e dell’Himalaya, Il Ladakh stupisce i viaggiatori di tutti i tempi per la bellezza dei paesaggi sconfinati e per l’atmosfera surreale dei suoi “gompa”. Questi antichi monasteri, tipici della regione Himalayana, sono stati costruiti sui crinali delle montagne e, ancora oggi, sono ricoperti da fitte bandierine colorate, simbolo di preghiera e di buon auspicio. Il viaggio origina da Leh, che si raggiunge in volo da Delhi. Leh è situata nella valle dell’Indo, circondata dal deserto e protetta dalle imponenti cime montane. Nel corso del tempo la città fu un importante crocevia di commerci e viandanti provenienti dall’antica Cina, dal nord India e l’attuale Pakistan. Oggi la mistica Leh, che nell’architettura di alcuni palazzi ci ricorda il Tibet e la sua capitale Lhasa, è il punto di partenza per la visita dei monasteri della vallata. Tra i più belli e importati visiteremo quello di Likir, di Alchi e Lamayuru. Raggiungeremo la valle di Nubra attraversando il passo carrozzabile più alto del mondo, il Khardungla a 5.620 mt di altezza. Infine una sosta sul lago Pangong, PangogTso, il maggiore per estensione della catena Himalayana. Un pezzo di paradiso in terra, un lago magico se così possiamo definirlo, capace di catturare i nostri sguardi per la sua stupefacente bellezza. Nelle sue acque cangianti, dalle sfumature intense, si specchiano le cime innevate degli ottomila. Uno spettacolo della natura che ripaga ogni sforzo sostenuto per raggiungerlo. Il viaggio in Ladakh richiede un ottimo spirito di adattamento, per l’altitudine e per le sistemazioni in campi tendati, che meglio si adattano però a vivere questa esperienza. Tragitti in fuoristrada con ottimi autisti, cibo a volte monotono, guida locale parlante inglese.
Partenze libere individuali da Giugno a Settembre
Partenza dall’Italia per Delhi con volo di linea Ita Airways o altro vettore Iata, secondo disponibilità.
Arrivo a Delhi, disbrigo delle formalità d’ingresso e doganali, ritiro dei bagagli, tempo di attesa e volo domestico per Leh.
Arrivo. La città di Leh (3500 Metri) sorge in una valle fertile situata lateralmente a quella dell’Indo e dalla quale dista circa 10 chilometri, circondata dalle alte vette himalayane, al di là delle quali si trova il deserto. Antica città carovaniera situata sulla rotta della Via della Seta, un tempo era un fiorente centro commerciale. Qui giungevano tè, sale, spezie, lana, pietre semipreziose e manufatti dalle città di Yarkand e Kashgar e dalle regioni del Kashmir, del Tibet e del Nord dell’India. Il Buddhismo fu veicolato attraverso i sentieri della Via della Seta, così come queste regioni videro il passaggio di soldati, esploratori e pellegrini, precursori di quei turisti che oggi contribuiscono all’economia di questa città. Assistenza e trasferimento in albergo. Sistemazione nelle camere. Tempo a disposizione per il riposo e l’acclimatamento. Nel pomeriggio passeggiata nel centro città esplorando i mercati locali. Pranzo, cena e pernottamento in albergo.
Prima colazione. Intera giornata dedicata alla visita dei dintorni di Leh (95 km, andata e ritorno). Partenza per Thiksey, uno dei templi più grandi ed importanti. Ospita circa cento monaci della setta Gelugpa ( berretti gialli) che contribuì grazie all’opera del riformatore Tzonkapa, a riportare l’ordine monastico all’antica osservanza delle regole, restituendo loro l’integrità religiosa a discapito del potere politico. Nelle sue sale si trovano la Biblioteca, ricca di testi sacri, statue del Buddha, colonne in legno scolpite ed affreschi. Talvolta è possibile assistere, nella sala di preghiera comune, alle puja,celebrazioni eseguite recitando mantra accompagnati dal suono di trombe e tamburi. Si prosegue per il Castello di Stok, già residenza reale, che oggi ospita un museo ove si ammirano costumi e gioielli della famiglia reale nonché meravigliosi thangkas che ripercorrono le vicende della vita del Buddha Shakhamuni. Rientro in hotel per il pranzo. Nel pomeriggio si visita il Palazzo di Città di Leh, che ricorda architettonicamente il più celebre Potala di Lhasa: il palazzo fu costruito originariamente nel 17° secolo per volontà del re Singe Namgyal ed abbandonato due secoli dopo quando i Dogra presero il controllo del Paese. Proseguimento per la visita allo Stupa Shanti, costruito da una comunità giapponese e inaugurato dal Dalai Lama nel 1983 e quindi visita del Gompa Sanker (18° secolo), situato su una collina a 3 km da Leh: il Gompa è la sede del Lama fondatore e capo della Setta dei Cappelli Gialli, Tson-Kha-Pa. Al termine delle visite rientro in hotel per la cena e il pernottamento.
Prima colazione. In tempo utile partenza per Uleytokpo ( circa 70 km, 4 -5ore ) con una sosta lungo il tragitto per la visita del Monastero di Likir. L’attuale struttura risale al XVIII secolo, l’ originale fu distrutta dal fuoco. Simile al Potala di Lhasa, ospita circa cento monaci. Nelle sue sale si possono ammirare oltre che le statue del Buddha anche preziose thangkas risalenti al XVI secolo. Il cielo terso e le montagne innevate fanno da sfondo all’imponente statua dorata del Buddha Maitreja situata nel cortile del gompa. Dagli anni novanta il fratello minore del Dalai Lama ha la residenza in un’ala del palazzo. La strada continua lungo il percorso dell’Indo sino a Nimu nelle cui vicinanze il fiume confluisce con le acque del Zanskar. Al termine delle visite proseguimento per altri 20 Km verso Uleytopko. Pranzo presso Uley Ethnic Resort. Dopo pranzo visita del monastero di Alchi. Fondato nell’XI secolo da Rinchen Zangpo Lotsawa, il Grande Traduttore, rappresenta uno dei capolavori dell’architettura e pittura monastica. I raffinati dipinti del Mandala, dal profondo significato tantrico riportano talvolta nei tratti ad antiche reminiscenze bizantine talaltra agli affreschi delle grotte buddhiste dell‘Ajanta, nell’ India centrale. Dei cinque templi che lo compongono, il più interessante è sicuramente il Sumtsek, che ripropone, oltre che nel nome (tre piani) anche nel suo interno, il numero tre sacro alla simbologia buddhista (tre nicchie e tre aperture laterali). Vi si ritrovano statue dipinte di Avalokiteshawara, il Buddha della compassione, di Maitreja, il Buddha che verrà e di Manjushri, il Buddha della conoscenza. Il monastero non è abitato e la sua manutenzione è affidata ai monaci di Likir. Sulla via del ritorno sosta per la visita al Gompa Rizong e a circa 1 km del Chulichan, posto in una stretta e profonda valle, convento - monastero interamente gestito da monache (chomos) tra i 17 e gli 80 anni di età. Rientro al resort, cena e pernottamento.
Prima colazione. In mattinata partenza per Lamayuru o “città dei Lama” (km. 55, circa 3 ore di viaggio). Risalente al X secolo è uno dei più antichi monasteri del Ladakh, costituito da una serie di santuari con una ricchissima collezione di thangkas (dipinti murali). Originariamente comprendeva 5 edifici dei quali solo quello centrale ha resistito alle intemperie del tempo. Oggi ospita circa 150 monaci della setta drigungpa. Qui, ogni anno, nel secondo e nel quinto mese del calendario lunare tibetano, hanno luogo i festival di danza cham a cui partecipano i monaci dei Gompa (monasteri Buddisti) dei villaggi vicini per pregare ed assistere alle celebrazioni. All’arrivo visita del monastero noto come Yangdrung Gomba (yangdrung è il simbolo buddista della svastica). Semplice pranzo in ristorante locale nei pressi del monastero. Dopo pranzo rientro a Leh. Cena e pernottamento in hotel a Leh.
Prima colazione. Al mattino presto partenza per la Nubra Valley passando per i villaggi di Horzey e Gangles. La strada percorribile in auto più alta del mondo sale sino al passo di Khardungla 5602 metri, 56 km da Leh). La vista è da mozzafiato: in lontananza si possono scorgere la vetta del Karakorum Pass, le cime del Karakorum che superano i 7000 metri e il Golden Throne. Le montagne innevate, i ghiacciai, le valli brulle: tutto qui testimonia la maestosità dellìHimalaya. Una piccola sosta per il pranzo al sacco, e poi altri trentacinque chilometri per giungere a Khalsar (3100 metri) il primo villaggio della Valle di Nubra. La strada serpeggia sullo sfondo di incredibili paesaggi attraversando il ponte di Khalsar e il bivio per la valle di Shyok per arrivare a Tegar o come viene chiamata localmente Kyegar. Sistemazione al campo tendato prima di una breve gita fino a Samur da cui si procederà a piedi fino al Lago Tsochun. Cena e pernottamento in tenda.
Prima colazione al campo. Giornata dedicata all’esplorazione della Valle. Al mattino visita di Deskit (3145 metri), il capoluogo della provincia di Nubra, che si raggiungerà costeggiando il fiume Shyok. Il suo Monastero è uno dei più belli della zona, fondato intorno al 1650 ospita i monaci della setta dei “ berretti gialli “. La sala dei protettori o gonkhang ospita diverse statue e una immagine terrificante di Mahakala, divinità simbolo del potere. Vi sono inoltre una biblioteca e una sala contenente delle statue in oro e pietre preziose della dea femminile Tara, nata da una lacrima del Buddha. Si prosegue per circa altri 15- 20 chilometri e si giunge a Hunder, dove i cammelli di razza Double Humped, Hair e Bactrian vivono tra le dune di sabbia. Il contrasto tra il deserto e lo sfondo delle montagne è veramente indescrivibile. Rientro al campo per il pranzo. Nel pomeriggio si raggiunge nuovamente il villaggio di Samur per un breve trekking fino al Monastero Samstengling, fondato dal Lama Tsultim Nima circa 132 anni fa, che ospita dai 50 ai 60 monaci. Severe le regole di vita di questo Gompa: non sono ammesse le donne dopo il tramonto e prima dell’alba ed è vietato fumare o introdurre pacchetti sigarette e cibo. Al termine della visita rientro al campo per la cena e il pernottamento.
Colazione al sacco e partenza al mattino presto verso il lago Pangong (235 Km – 6 ore circa) Visita di Panamik, famosa per le sue sorgenti termali, quindi proseguimento per Pangong Tso (lago), che è il più grande lago salmastro dell'Asia. Gran parte di esso si estende in Tibet. Il lago è lungo 80 miglia (130 km) e 3 miglia (5 km) nel punto più largo. Si congela completamente in inverno e non c'è vita marina qui, ad eccezione di alcuni uccelli migratori come gabbiani e anatre. Poiché si tratta di una regione di confine, il punto più lontano consentito da raggiungere è Spangmik, da dove si gode una vista spettacolare delle montagne della catena montuosa di Changchenmo a nord, e dei riflessi cangianti del lago. Al di là di Spangmik si trovano i ghiacciai e le cime innevate della catena del Pangong. Pernottamento in campo sulle rive del Pangong Tso.
Prima colazione. Rientro a Leh attraversando il Chang La Pass (5300 m.) Pranzo in ristorante locale. Cena e pernottamento.
Prima colazione in hotel. In tempo utile trasferimento in aeroporto e volo Vistara per Delhi o Go Air per Delhi. Arrivo e trasferimento in hotel. Visite di Delhi: la città vecchia (Shahajahanabad), fatta costruire dal potente imperatore Mogul, Shah Jahan, era un tempo circondata da una cinta muraria d'arenaria rossa con quattordici porte di accesso. Affascinante e pittoresco dedalo di viuzze, è divisa in due parti dalla via "dell'Argento", un susseguirsi colorato e vivace di botteghe e bazar. Visita della Jama Masjid, una delle più grandi moschee del mondo, edificata nel 1650, e giro in rickshaw per l’animato mercato di Chandni Chowk prima di una sosta fotografica davanti al Forte Rosso. Breve visita del Raj Ghat il memoriale di Gandhi. Pranzo libero e nel pomeriggio visita di un Tempio Sikh. Cena libera e pernottamento in hotel.
Prima colazione. In tempo utile trasferimento in aeroporto.
Quote per persona, a partire da:
Partenza | Doppia |
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Dal 1 Maggio 2024 al 30 Aprile 2025 | su richiesta |
Note
(B/L/D-AI): B = colazione; L = pranzo; D = Cena; (AI) = All Inclusive.
Hotel proposti categoria 4* (ove previsti):
Il check -in negli alberghi è solitamente alle ore 14.00 il check out alle ore 12.00
Per accedere ad alcuni templi viene richiesto di togliere scarpe e calze.
Le mance non sono obbligatorie, ma sono attese dagli autisti e dalle guide; vanno intese come gesto di gradimento e accrescimento motivazionale per il lavoro svolto. A puro titolo indicativo consigliamo di prevedere l’importo di € 5 a persona al giorno. Le guide in Ladakh parlano inglese. Al raggiungimento dei 4 partecipanti è prevista una guida accompagnatore parlante italiano proveniente da Delhi che viaggerà insieme ai clienti. È obbligatorio tuttavia prenotare anche la guida in Ladakh (parlante inglese) per effettuare le visite dei monasteri e dei luoghi indicati.
Per partecipare a questo viaggio occorre, visto, passaporto con validità di sei mesi ed una pagina libera, documentazione aggiuntiva indicata nel link https://www.viaggiaresicuri.it/country/IND
Per partecipare a questo viaggio occorre il visto indiano (e – visa), il passaporto con validità 6 mesi con almeno due pagine libere, una foto tessera formato 5 x 5 e di un formulario on line debitamente compilato e firmato (https://indianvisaonline.gov.in/evisa/tvoa.html).Qualora vogliate servirvi della nostra organizzazione per effettuare la richiesta del visto on line, (costo indicato nella “quota non comprende”) sarà necessario inviarci via mail la scansione del passaporto,della fototessera ed il formulario compilato, un mese prima della partenza del viaggio. È possibile richiedere il visto turistico con validità di 30 giorni (dalla data di emissione) e 30 giorni di permanenza dalla data di ingresso (massimo 2 ingressi nell’arco dei 30 giorni concessi) al costo di euro 55 a person. Durante il viaggio, il passeggero dovrà portare con sè, una copia dell’ autorizzazione elettronica di viaggio (ETA) ed il biglietto aereo.
Per favorire l’acclimatamento il primo giorno a Leh non sono previste visite, pertanto si avrà tempo a disposizione per riposarsi una volta raggiunto l’hotel. Si dorme in generale ad altitudini su 3200/4.200 metri e sipercorrono passi fino a 5600 mt (Khardungla) senza pernottamento. I trasporti in Ladakh verranno effettuati con fuoristrada tipo Toyota Innova o Mehendra Xylo per un massimo di 4 persone (3 passeggeri più) autista. Telefono e internet e comunicazioni: in Ladakh i cellulari non funzionano. C’è la possibilità di telefonare dall’albergo, tuttavia il Wi-fi in albergo a Leh è attivo ma la connessione è lenta e soggetta a interruzioni.
L’ordine delle visite può subire variazioni in base alle condizioni climatiche, stradali e all’ operatività dei voli interni. I tempi di percorrenza sono da intendersi indicativi.
All’interno del complesso di Alchi è vietato fotografare.
Il monastero di Samstengling ha delle regole molto severe: le donne non possono entrare prima dell’alba e dopo il tramonto e non è consentito indossare magliette senza maniche. Inoltre, non è consentito fumare e portare sigarette all’interno del monastero.
NOTE: I supplementi per festività locali e alta stagione quando obbligatori, verranno comunicati all’atto della prenotazione.
Tasso di cambio: € 1 = INR 86
La quota comprende
La quota non comprende
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