Nato nel 1971, il Bangladesh assunse nel 1972 la forma di democrazia parlamentare con una carta costituzionale più volte modificata negli anni successivi. Con il ripristino del multipartitismo (1990) e la configurazione del nuovo assetto democratico, il presidente della Repubblica è eletto dai membri del Parlamento e il suo ruolo appare notevolmente limitato rispetto a quello assunto dal governo e dall’assemblea legislativa. Il Parlamento, composto da 300 membri eletti a suffragio universale, resta in carica per 5 anni.
Il Chittagong, una divisione amministrativa del Paese che conduceva dal 1973 una dura lotta autonomista guidata dai ribelli Shanti Bahini, nel 1997 ha stabilito con il governo un accordo di pace. Il modello giudiziario si basa sulla Common Law britannica.
È presente una Corte Suprema i cui membri, presidente compreso, sono nominati dal presidente della Repubblica. Il Paese non accetta la giurisdizione della Corte Internazionale di Giustizia ed è in vigore la pena di morte. Dal 2000 è in vigore una legge sulla sicurezza pubblica che attribuisce estesi poteri alla polizia e istituisce tribunali speciali per i terroristi.
Il Libano ha ospitato per millenni civiltà diverse, per questo motivo offre uno scenario culturale ampio e ricco di tradizioni e culture fuse tra loro. Durante il periodo estivo si svolgono vari festival culturali, tra cui spettacoli teatrali, musical e concerti, all’interno di monumenti e siti archeologici. Le lingue ufficiali del libano sono l’arabo e […]
L’India, la maggior democrazia al mondo in termini numerici, è una repubblica federale. Il parlamento è diviso in due rami: la Lok Sabha (Assemblea del Popolo), con 545 parlamentari eletti a suffragio universale diretto, e la Rajya Sabha (Assemblea degli Stati), con 244 membri nominati dai governi dei singoli Stati. Le due camere unite eleggono […]