Questo tour di 10 giorni vuole essere un’introduzione alla scoperta della Mongolia, Paese ancora sconosciuto ai più. Terra di spazi infiniti tra la Siberia ed il Gobi, è conosciuta anche come”Alta Asia” poiché la maggior parte della regione è posta sopra i 1.500 m. Altopiani stepposi e montagne, più o meno elevate, caratterizzano l’intero paese. Una natura ancora incontaminata, una grande varietà di fauna selvatica, allevamenti di cavalli, yak, cammelli ed altri animali tipici sono il tratto distintivo del paese.
Il tour comincia a Ulaanbaatar, capitale della Mongolia con più di un milione di abitanti (raccoglie infatti più della metà della popolazione) ed unica grande metropoli del paese.
Si visita poi il Deserto del Gobi, famoso come il “Deserto dei Dinosauri”, ricchissimo di giacimenti fossili. Il deserto occupa una depressione di circa 2.000 km da est ad ovest e di un migliaio di km da nord a sud. L’area protetta del Deserto del Gobi è considerata dall’UNESCO “Riserva della Biosfera” poiché ospita le ultime rarissime specie endemiche esistenti in Mongolia. È inoltre un paradiso per molte specie di animali nonostante possa apparire un ambiente estremamente arido e inospitale.
Il tour continua alla volta di Karakorum, l’antica capitale dell’impero Mongolo di Genghis Khaan. Costruita nel 1220 all’incrocio delle strade della Via della Seta tra Oriente e Occidente, fu distrutta nel 1388 dall’esercito cinese della Dinastia Ming e oggi ne rimangono solo poche rovine. Qui si trova il monastero buddhista di di Erdene Zuu.
Ultima tappa del viaggio prima del rientro nella capitale, il Parco Nazionale Hustai Nuuru. L’area è l’habitat naturale dei cavalli Takhi Prewalsky, il cavallo selvatico della Mongolia da cui discendono tutte le razze equine.
Nota importante: la Mongolia è soprattutto natura. Il viaggio richiede un ottimo spirito di adattamento per i lunghi e faticosi trasferimenti su strade in pessime condizioni (asfalto sconnesso e piste sterrate). Le sistemazioni sono spesso modeste ed è possibile presenza di insetti di campagna. Nelle Ger, le tipiche tende mongole, i servizi sono esterni ed in comune (salvo diversamente specificato), stile campeggio.
Partenze individuali con Aeroflot via Mosca.
Partenza dall’ Italia con volo di linea Aeroflot via Mosca. Pernottamento a bordo.
Arrivo a Ulaanbaatar in mattinata e disbrigo delle formalità doganali. Incontro con la guida locale e trasferimento all’Hotel Bayangol **** o similare. Inizio delle visite di Ulaanbaatar, capitale della Mongolia ed unica grande metropoli del paese: il Monastero Buddista di Gandantegchenling, del 1838, il più grande della Mongolia, all’interno sorgono splendidi templi, fra cui il Migjed Janraisig del 1911, che ospita la statua della Bodhisatva della compassione, rivestita d’oro e alta 26 m.; il Museo di Storia Nazionale, che raccoglie reperti provenienti da tutta la Mongolia e dal Centro Asia che vanno dall’Età della Pietra ai nostri giorni; la grande Piazza Sukhbaatar intitolata all’“eroe della rivoluzione” del 1921 che dichiarò l’indipendenza dalla Cina, un incredibile miscuglio di edifici di diversi stili, nel cuore della capitale. Pranzo in ristorante locale. Nel pomeriggio proseguimento del programma di visite con il Palazzo-Museo Bogd Khaan, già residenza invernale dell’ultimo Khan Mongolo Bogdo Gegeen, che regnò fino al 1924, dove al suo interno è possibile ammirare l’esposizione dei regali portati al Khan dalle delegazioni straniere. Si termina con il Memoriale alle vittime della guerra sulla Collina Zaisan per una veduta panoramica su Ulaan Baatar. Rientro in albergo per la cena e il pernottamento.
Nota: in base alla compagnia aerea scelta l’orario di arrivo ad Ulaanbaatar potrebbe variare, le visite di questa giornata potrebbero essere distribuite nei giorni successivi.
Prima colazione. Partenza al mattino per la regione centrale del Deserto dei Gobi, vero e proprio patrimonio dell’umanità, considerato dall’UNESCO “Riserva della biosfera”: il tragitto di 260 km i copre in circa 4 ore e 30 minuti Lungo il percorso si ammirano le Montange Zorgol Hairkhan e sosta presso l’interessante formazione rocciosa di origine gratica di Grazriin Chuluu, nei pressi dell’omonimo lago e successivament si visitano le rovine del piccolo monastero Sum Khukh Burd, X secolo, al centro del piccolo lago Burd. Pranzo al sacco. Cena e pernottamento nelle Ger, tradizionali tende mongole, al campo turistico.
Prima colazione. Il viaggio prosegue verso sud: si percorreranno in totale 450 chilometri, in un paesaggio unico al mondo. Sosta per la visita al Monastero Sangiin Dalai presso Erdenedalai: conosciuto anche come Monastero Gimpil Darjaalan, contrariamente ad altri monasteri non fu distrutto negli anni ’30, ma adibito a magazzino fino al 1990 quando riprese la sua funzione originale. Pranzo al sacco in corso di trasferimento. In serata arrivo al campo turistico e sistemazione nelle tipiche ger. Cena e pernottamento.
Prima colazione. Al mattino escursione alla Valle Yol, conosciuta anche come Valle delle Aquile: un’occasione irripetibile per fotografare un panorama memorabile ove si staglia il Ghiacciaio dei Gobi. Visita al Museo che raccoglie testimonianze sulla vita animale e vegetale nella Valle. Pranzo pic nic all’interno della riserva naturale. Proseguimento per le dune di sabbia di Khongoriin Els, note anche come le “Dune Cantanti”, con possibilità di esplorare la zona con passeggiate a piedi o a dorso di cammello. Visita ad una famiglia di allevatori di cammelli per un’occasione di conoscenza degli usi e delle tradizioni locali. Sistemazione in campo turistico nelle tipiche ger: cena e pernottamento.
Sveglia presto al mattino e prima colazione. Oggi inizia il viaggio verso Karakorum. La prima tappa del lungo tragitto saranno le cosiddette “Rocce Fiammeggianti” (Bayanzag): area particolarmente interessante per i ritrovamenti di resti di dinosauri effettuati dal paleontologo Roy Chapman Andrews. Pranzo in un campo nei pressi di Bayan Zag. Proseguimento per Ongyiin Khid: cena e pernottamento nelle tipiche Ger presso un campo turistico.
Prima colazione. Al mattino visita del Monastero Ongyin. Fondato nel 1660 lungo le rive del fiume Ongiin Gol, questo era originariamente il più grande monastero buddista in Mongolia e consisteva in due complessi templari: il complesso meridionale contava diversi edifici amministravi e 11 templi, quello settentrionale, costruito nel XVIII sec. contava 17 templi. All’interno si contava anche 4 università buddiste e nell’insieme vi abitavano circa 1000 monaci. Negli anni ’30, durante la dittatura comunista, la maggior parte dei monaci furono arrestati e il Monastero fu distrutto: alcuni monaci per sopravvivere si “reinventarono” contadini e operai. Col tempo il fiume Ongiin Gol, le cui acque furono deviate per utilizzate per le miniere locali, si prosciugò e l’area venne abbandonata: il monastero sembrava destinato a morire definitivamente. Tuttavia dopo l’Indipendenza della Mongolia, negli anni ’90, tre monaci tornarono qui e iniziarono a ricostruire il Monastero dalle proprie rovine, riportando così in vita questi luoghi e soprattutto la religione buddista in Mongolia. Pranzo in corso di escursione. Al pomeriggio partenza per Karakorum, l’antica capitale dell’ Impero Mongolo di Genghis Khaan. All’arrivo sistemazione al campo turistico nelle tipiche ger: cena e pernottamento.
Prima colazione. Karakorum si trova nella provincia di Uvurkhangai aimag. Oggi rimangono solo poche rovine di quella che fu un tempo una splendida città e da queste rovine, nel 1586, fu costruito il Monastero di Erdene Zuu. Nel corso dei secoli il monastero fu distrutto e ricostruito più volte: agli inizi del XX secolo contava più di 600 templi, ma negli anni ’30 venne praticamente distrutto e ne rimasero intatti solo 3 oltre ad un muro di cinta con 108 stupa. Dopo la visita del monastero e delle rovine di Karakorum e e partenza verso occidente per raggiungere la sommità dei monti Khogno Khan e visitare il Monastero Ovgon. Pranzo presso un campo turistico nelle vicinanze. Proseguimento per il Parco Nazionale Hustaii Nuuru. Sistemazione al campo turistico nelle tipiche ger: cena e pernottamento.
Prima colazione. Al mattino escursione nel Parco, che con il suo ambiente di steppa alberata è l’habitat del cavallo selvatico della Mongolia, i Takhi Prewalsky, progenitori di tutti i cavalli, e di altri animali come i gatti manul e i cervi selvatici. Rientro ad Ulaan Baatar per il pranzo. Nel pomeriggio visita del Museo di Belle Arti Zanabazar, che ospita una splendida collezione di dipinti, incisioni e sculture, tra cui opere dello stesso Zanabazar (1635-1723), monaco buddista e scultore, riconosciuto nel 1640 dal Dalai Lama e dal Panchen Lama come Buddha vivente. In serata cena di arrivederci con spettacolo folkloristico. Pernottamento in hotel.
Al mattino trasferimento in aeroporto e partenza per Milano con volo di linea Aeroflot via Mosca, o con altro vettore IATA con diverso istradamento.
Quote per persona, a partire da:
Partenza | Doppia | Supplemento singola |
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Dal 1 Gennaio 2018 al 31 Dicembre 2018 | € 2.480 | € 220 |
Note
(B/L/D):B = colazione; L = pranzo; D = Cena
In base alla compagnia aerea scelta l’orario di arrivo ad Ulaanbaatar potrebbe variare e di conseguenza le visite potrebbero subire cambiamenti.
Per partecipare a questo viaggio occorre il visto mongolo necessario il passaporto, che deve essere valido 6 mesi ed avere almeno 2 pagine libere.
Per l’ottenimento del visto occorre inviarci entro 20 giorni dalla partenza 2 fotografie a colori formato tessera recente ed il modulo che vi invieremo compilato in tutte le parti dal titolare del passaporto.
Visto individuale mongolo € 80
Tasse su biglietto Aeroflot a partire da € 329
Tasso di cambio € 1,00 = USD 1,22
Variazioni dei cambi con oscillazioni maggiori del 3% comporteranno un adeguamento dei costi e verranno comunicati entro i 20 giorni dalla partenza.
BLOCCO VALUTA: E’possibile bloccare definitivamente il costo dei servizi a terra che non sarà più soggetto a oscillazioni valutarie con un supplemento di € 50 a pratica. La richiesta dovrà avvenire contestualmente alla conferma.
La quota comprende
La quota non comprende
Gli scavi archeologici effettuati nel Gobi e in altre regioni della Mongolia hanno portato alla luce alcuni resti umani risalenti a circa 500.000 anni fa. La Mongolia fu infatti popolata fin dall’antichità da popolazioni nomadi che vivevano di allevamento ed agricoltura e che in più di un’occasione, organizzate in potenti federazioni politiche, invasero la Cina. […]
Il clima è continentale e freddo. Gli inverni, che durano da ottobre a marzo, sono molto rigidi (mediamente a – 20/25 gradi, con punte a -40/45 gradi). Sono pertanto da evitare viaggi in particolare nei mesi da dicembre a marzo. Da giugno ad agosto si ha il periodo più caldo con temperature che possono raggiungere […]
Questo immenso paese di 1.566.500 kmq, pur essendo molto esteso è il territorio asiatico meno densamente popolato, con appena 2,5 milioni di abitanti e una densità di 1,4 abitanti per km quadrato, che si riduce a meno di 0,5 persone per kmq in alcune regioni (aimag). L’altitudine media è di 1580 metri, per cui è […]
Popolazione: La Mongolia è un territorio molto vasto: circa 5 volte l’Italia ed ha una popolazione di circa 2 milioni e mezzo di abitanti di cui 900.000 sono ancora pastori nomadi che si spostano con le loro carovane di cammelli almeno 15 volte l’anno, in cerca di nuovi pascoli o di acqua per il proprio bestiame. […]
Fino a metà del XX secolo, l’economia mongola si basava sullo yak, pecore, cammelli o l’artigianato dei monaci. L’allevamento del bestiame (equini, ovini, bovini e cammelli) è sicuramente la fonte di ricchezza più rilevante, mentre l’agricoltura è abbastanza recente. In seguito, si sono sviluppate anche le prime fabbriche per la lavorazione della lana e del […]
Sul modello di una nazione socialista, la Mongolia aveva modellato il sistema politico ed economico su quello dell’URSS. Per diversi decenni il Partito Rivoluzionario Popolare governò, a stretto contatto con l’Unione Sovietica. Alla fine degli anni ’80, con lo scioglimento dell’URSS, ebbe luogo una transizione a livello di struttura governativa e istituzioni politiche. Dalle elezioni […]
I mongoli sono gente ospitale, tranquilla e tollerante; amano i grandi silenzi della steppa e i comportamenti decorosi, ispirati a un’educazione severa e a una profonda spiritualità, che li ha temprati a superare ogni ostacolo e ogni difficoltà. Lo stile di vita nomade li ha abituati ad usufruire dell’essenziale e ad adattarsi ai ritmi […]
In primo luogo, è importante sapere che in queste terre vi sono dei cibi sacri, considerati tsagaan, alimenti “bianchi”, come il latte di capra, di mucca, di yak, di cammella, lo yogurt, il latte di giumenta fermentato (airag) e i liquori di latte (archì). La cucina mongola è a base di carne e latte, elementi […]
Tre sono le principali discipline dei mongoli: lotta, tiro con l’arco e corsa dei cavalli. Le gare si svolgono senza compromessi, secondo le leggi ancestrali della steppa. Per questo da qui non usciranno mai campioni del mondo o allori olimpici. La vera Olimpiade per i mongoli si chiama Naadam, due giorni di gare e di […]
Libri: A.A.V.V., Mongolia. Nelle steppe di Cinghis Khaan, 1992 Adravanti F., Gengiz-Khan Primo Imperatore del “Mirabile Dominium; Milano 1984. Audisio E., Tutti i cerchi del mondo, Milano 2004. Barzini L. jr, Evasione in Mongolia, Torino 1997. Colleoni A., Mongolian shamanism, C.N.R.-M.A.S. Costantinides F., Sciamanismo mongolo, C.N.R.-M.A.S., Trieste 2006 De Toffol D.-Bellatalla D., Sciamanesimo e sacro […]
Ambasciata d’Italia – PECHINO: San Li Tun, 2 – Dong Er Jie, Beijing 100600 Tel: (00 86 10) 6532 2131/2/3; Fax: (00 86 10) 6532 4676; Cellulare funzionario di turno (attivo per emergenze in orario di chiusura degli Uffici): (0086) 13901032957 – nei fine settimana e giorni festivi h 08:00-20:00 (0086) 13520652007 – tutti i […]
Il tasso di criminalità a Ulaan Baatar è in aumento: mercati, i magazzini di stato ed i luoghi frequentati dai turisti sono meta abituale di scippatori e di piccoli delinquenti. Sono stati segnalati recentemente alcuni episodi di natura più violenta contro gli stranieri. Zone a rischio Si consiglia vivamente di evitare uscite isolate nelle ore […]
La rete viaria interna al Paese non e’ molto sviluppata. La Mongolia conta circa 1.800 Km di ferrovie e meno di 2000 Km di strade asfaltate. La sola linea ferroviaria che attraversa la Mongolia dal nord al sud permette di giungere a Irkustsk in Siberia, o a Pechino in Cina. Ci sono 3 biforcazioni, l’una […]
Gher: Lo stile di vita mongolo è nomadico e profondamente legato a quello degli animali. Nei territori sconfinati e disabitati del Paese, quando all’orizzonte si intravede qualcosa, si tratta quasi sempre di una gher, la tipica tenda mongola di feltro bianco e a pianta circolare, facilmente trasportabile. Pur essendo improntato a un modo di vita […]
Quando si parla di festività in Mongolia, la prima parola che si sente pronunciare è Naadam. Essa infatti, da tremila anni, è considerata la festa nazionale più importante del Paese, da otto secoli è la rievocazione delle gesta di Gengis Khan, orgoglio inossidabile della Mongolia, e dal 1921 costituisce anche l’anniversario della rivoluzione mongola. Durante […]
Ulaanbaatar Ulaanbaatar, capitale della Mongolia e con più di un milione di abitanti (raccoglie infatti più della metà della popolazione) ed unica grande metropoli del Paese, è fondata lungo le sponde del fiume Tuul ed è circondata da deliziose montagne, tra le quali celebri sono i 4 monti sacri. Nata nel XVI secolo inizialmente come […]
Durata: 13 giorni / 11 notti
da € 3590 - Voli inclusi
Durata: 14 giorni / 12 notti
da € 3910 - Voli inclusi