Clima, Ambiente e Geografia del Vietnam

Clima e ambiente

Il territorio del Vietnam, di circa 331.688 km quadrati, è costituito per l’80% da colline e montagne con una folta vegetazione, mentre il restante 20% è costituito da pianure. Le aree maggiormente coltivate del paese sono il delta del Fiume Rosso (15.000 kmq) a nord e il delta del Mekong (60.000 kmq) a sud. Chi ama la geologia potrà essere affascinato dalle formazioni carsiche presenti nelle cave sotterranee.
Il clima particolarmente caldo e umido del Vietnam ha favorito la crescita di una lussureggiante vegetazione. È stato stimato che nelle sue foreste vi siano oltre 12.000 specie di piante delle quali solo 7.000 sono state classificate. Addirittura sulla vetta del Fan Si Pan cresce una rara specie di bambù nani, poiché la temperatura non scende mai sotto i 4° C. Il versante orientale del Truong Son è coperto dalla foresta pluviale, costituita da alberi sempreverdi che hanno un’altezza che va dai 30 ai 60 m e sono disposti a più piani. Nel Parco Nazionale di Cuc Phong (a sud di Ha Noi) sopravvivono tratti di giungla, rarissima in Vietnam. Tipiche del sud sono infine le foreste di mangrovie che, lungo i fiumi, sono così fitte da rendere quasi inaccessibili le sponde degli stessi.
Per quanto concerne la fauna, in Vietnam ci sono più di 275 specie di mammiferi, 800 specie di uccelli, 180 specie di rettili e 80 specie di anfibi. Nelle foreste pluviali troviamo elefanti, cervi, orsi tibetani e malesi, tigri e leopardi, mentre nel resto del paese vivono scimmie, lepri, scoiattoli, lontre, coccodrilli, serpenti e diverse specie di uccelli.
Purtroppo questo patrimonio ambientale è stato danneggiato dall’uso, durante la guerra, di armi chimiche come il Napalm. In più, la percentuale di territorio coperta da foreste è destinata a scendere a causa dell’eccessivo sfruttamento del suolo e delle pratiche agricole, che privilegiano il disboscamento e l’incendio del terreno. In più l’inquinamento sta causando cambiamenti a livello di ecosistema. Nonostante la grande varietà, anche la fauna vietnamita è quindi in rapido declino, a causa della distruzione del suo habitat naturale e della caccia illegale.
Nel tentativo di evitare una catastrofe ecologica e idrogeologica, il governo ha deciso di proteggere decine di migliaia di chilometri quadrati di foresta e di creare 87 aree protette all’interno del territorio statale, tra parchi nazionali e riserve naturali. A livello di parchi nazionali, qui di seguito alcuni dei più interessanti.
– Cuc Phuong, a 140 km da Hanoi, è il primo Parco Nazionale ad esser stato istituito in Vietnam, nel 1962. Comprende al suo interno 222 kmq di foresta tropicale primaria, comprendenti antiche piante con gruppi intricati di radici e piante rampicanti, oltre a diversi alberi da frutto che crescono in prossimità delle grotte, per le condizioni ottimali di umidità e luce. Vi è poi un’incredibile varietà di animali, tra cui il reso, il cervo maculato, ben 120 specie di uccelli e un elevato numero di scarafaggi. In Aprile e Maggio arrivano poi intere colonie di farfalle. Di notte, milioni di cicale creano un assordante baccano e le lucciole riempiono l’aria di piccole luci tremolanti. Nel parco, essendo sito in un’area calcarea, vi sono anche numerose grotte. Presso “Nguoi Xua” (Grotta dell’Uomo Primitivo), sono state ritrovate due antiche tombe, insieme a resti neolitici e testimonianze di utensili preistorici. La grotta Hang Dan è invece famosa per la sua popolosa colonia di pipistrelli.
– Cat Ba è il bel Parco Nazionale che si trova sull’isola omonima, 30 km a est di Haiphong. Fu istituito nel 1986 e comprende 109 km2 di entroterra e 52 km2 addizionali di acque costiere. Esso è stato il primo Parco Nazionale vietnamita a includere ecosistemi terrestri e marini insieme. E’ dunque caratterizzato da un’importante biodiversità, in cui si distinguono foreste tropicali sempreverdi, zone paludose, distese di mangrovie, laghi d’acqua dolce, cascate, grotte e caverne, spiagge sabbiose e barriere coralline al largo della costa. Nel parco sono presenti inoltre una grande varietà di piante ed animali. Per quanto riguarda le piante, se ne contano più di 1400 specie, mentre a livello di fauna, vi s’incontrano molte specie rare ed a rischio d’estinzione, come il Cercopiteco di Cat Ba, il Sirau del Sud, la Macaca Mulatta, il Gatto del Bengala, lo Scoiattolo Nero Gigante e lo Zibetto delle Palme, oltre a più comuni scimmie, cinghiali, cervi, scoiattoli e porcospini, mentre le acque intorno all’isola sono popolate da pesci, molluschi, crostacei, anatre ed oche. In più, anche questo Parco è considerato una culla di antiche civiltà, in quanto utensili in pietra ed ossa rinvenute nella zona indicano che uomini primitivi vivevano nelle grotte dell’isola circa 6.000-7.000 anni fa.
– Phong Nha-K? Bàng è un Parco Nazionale della provincia centrale di Qu?ng Bình in Vietnam, 50 chilometri a nord della città di Dong Hoi. Il parco è stato riconosciuto nel 2003 come sito naturale dei Patrimoni dell’Umanità dall’Unesco. L’area del parco è una delle più grandi regioni di calcare del mondo ed è caratterizzata dalla presenza di diverse centinaia di caverne e grotte, i cui passaggi sotterranei sono ornati di stalattiti e stalagmiti. Scienziati vietnamiti ed inglesi ne hanno esplorati solo 20 km su una lunghezza totale di 70 chilometri. Oltre a questo imponente sistema di grotte, il Parco ospita lunghi fiumi, cascate e torrenti sotterranei e sorprendenti formazioni rocciose. In più, al suo interno si ergono dozzine di cime montuose, ancora inesplorate, che superano i 1.000 metri d’altitudine. Il Parco presenta poi una notevole biodiversità: è coperto per il 95% del suo territorio da foresta lussureggiante e vi sono state scoperte molte specie endemiche ed a rischio d’estinzione, di flora e fauna. Nel 2005, nelle sue grotte è stata scoperta una nuova specie di geco. Infine Phong Nha-K? Bàng deve la sua importanza anche a ritrovamenti di resti archeologici e storici, come un antico geroglifico della minoranza etnica Cham, la base del Re Ham Nghi costruita per la guerra di resistenza contro i colonialisti francesi della fine del XIX° sec. e la stazione ferroviaria Xuan Son, il Sentiero di Ho Chi Minh Trail e la Road 20, usati durante la guerra con gli USA.
Geografia
La Repubblica Socialista del Vietnam occupa l’estrema regione orientale della Penisola Indocinese e confina a nord con la Cina, a ovest con il Laos e la Cambogia, a est e a sud si affaccia sul Mar Cinese Meridionale, in particolare sul Golfo del Tonchino e per un breve tratto sul Golfo del Siam.
Il territorio, di circa 331.688 km quadrati, è costituito per l’80% da colline e montagne con una folta vegetazione, mentre il restante 20% è costituito da pianure. Ricorda nella forma una S, ma i vietnamiti ci vedono un bilanciere di bambù che sorregge due panieri di riso alle estremità. Questa immagine è abbastanza realistica in quanto richiama le due grandi estensioni di risaie che sorgono sul delta del fiume Rosso a nord e del Mekong a sud. Seguendo le divisioni amministrative dell’epoca coloniale francese, ancora oggi si distinguono una regione settentrionale (Bac Bo), una meridionale (Nam Bo) e una centrale (Trung Bo) che comprende il punto più stretto del territorio, largo poco più di 60 km.
Nel nord del Paese ritroviamo diversi altopiani e il delta del Fiume Rosso, che nasce nell’altopiano cinese dello Yunnan, attraversa la regione del Tonchino e scorre in territorio vietnamita solo per 500 dei suoi 1200 km complessivi. I suoi principali affluenti sono il Fiume Chiaro e il Fiume Nero, entrambi con una portata molto irregolare, a causa dei Monsoni.
A sud, il Paese è caratterizzato da depressioni in prossimità della costa, dal delta del fiume Mekong e dal gruppo montuoso Giai Truong Son, disseminato di passi come quello di Mu Gia (ricordato perché punto di partenza della storica pista di Ho Chi Minh) e i cui contrafforti a volte si spingono fino al mare, ad esempio a sud di Da Nang.
Il sistema montuoso vietnamita è un prolungamento dello Yunnan cinese e si sviluppa per 1400 km circa dal confine con la Cina fino alla regione sud orientale. Appena a sud del bacino del Fiume Rosso si trova il massiccio dello Hoang Lien Song, caratterizzato da notevoli dislivelli e le cui cime più elevate sono il Phan Xi Pang (3143 mt) e il Phu Luong (2985 mt); la parte che raggiunge il golfo del Tonchino invece raramente supera invece i 1000 mt.; questi rilievi proseguono anche nel mare formando circa 1200 isolotti. Verso Ovest tendono infine ad abbassarsi, fino alla cosiddetta Porta dell’Annam oltre la quale inizia la catena annamita.
Le pianure occupano soltanto un quarto del territorio e si concentrano attorno al Fiume Rosso e al Mekong, principali bacini idrici vietnamiti entrambi soggetti ad abbondanti piene, in particolare nel periodo estivo dei monsoni. A nord si estende la cosiddetta piana del Bac Bo, con al centro la capitale Ha Noi, ed a Sud la piana del Nam Bo.
Le coste, ricche di vie d’accesso, anse e baie, costituiscono una delle attrazioni del paese: si va dai faraglioni e dalle grotte calcaree della baia di Ha Long, alle grandi dune di sabbia di Phan Thiet, alle foreste di mangrovie del delta del Mekong.

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