Per il popolo Thai la storia è stata molto movimentata sin dall’inizio della civiltà. Attraverso i valli del fiume Mekong, i Monaci, i Khmers ed i Thais provenienti dalla Cina popolarono gradualmente la terra che oggi conosciamo come Tailandia. Durante l’undicesimo secolo, i Khmers rappresentarono la forza principale. I Thais fondarono i villaggi di Phayao, Lanna e Sukhothai. Appena quella civiltà fu consolidata, due capi guerrieri Thais si ribellarono ai Khmers e fondarono il primo stato indipendente Thai vicino a Sukhothai che significa letteralmente “L’alba della felicità”. Da Sukhothai cominciò l’espansione lungo il bacino del fiume Chao Phraya e il Buddismo Theravada divenne presto la più diffusa religione Thai. Sukhothai subì poi un periodo di declino e venne conquistata dal giovane e dinamico regno degli Ayutthaya. La dinastia degli Ayutthaya regnò incontrastata nel centro della Thailandia e divenne lo stato più potente dell’Asia del sud-est per 34 regni fino al 1767 quando fu sconfitta dall’invasione degli eserciti Burmesi.
Ma fu un’invasione breve, che in pochi mesi Re Taksin riuscì a respingere l’invasione Burmese. Re Rama I nel 1782, il primo re della dinastia attuale Chakri, fondò la sua nuova capitale sulle sponde del fiume di un villaggio chiamato Bangkok (Villaggio delle susine selvatiche). Nel corso dei successivi due secoli, i monarchi Chakri Re Mongkut (Rama IV) che regnò dal 1851 al 1868 e, suo figlio, Re Chulalongkorn (Rama V) che regnò dal 1868 al 1910, hanno preservato dalla colonizzazione e modernizzato il paese e sono ancora per questo oggi riveriti. Dal 1932 la Thailandia è divenuta una monarchia costituzionale, L’attuale monarca, Sua Maestà Re Bhumibol Adulyadej, è, nel mondo, il monarca che ha regnato più a lungo e il più amato dai suoi sudditi. Egli ha instancabilmente devoluto la sua vita al miglioramento della qualità della vita in Thailandia.
Oggi il Re di Thailandia è sua maestà Re Bhumibol Adulyadej o Rama IX. Bhumibol Adulyadej è riuscito a guidare lentamente il suo paese verso la democrazia domando l’arroganza dei militari e facendosi amare e rispettare dal popolo. Il suo regno ha portato alla Thailandia una nuova era di prosperità.
Qui, a differenza di molti altri paesi, il simbolo reale è sopravvissuto a guerre e rivoluzioni e rimane la più grande forza unificante del Paese. L’ impegno di Sua Maestà per risollevare l’economia del paese e per rivalutarne la cultura ha donato un nuovo orgoglio e senso di appartenenza al suo popolo, oggi estremamente orgoglioso del proprio sovrano. Tale è la devozione dei Thailandesi verso Re Bhumibol, che parlare della famiglia reale è tabù. Nel dicembre 2007 sono indette democratiche elezioni, in cui vinse il partito dell’attuale Primo Ministro Somchai Wongsawat. Le elezioni sono durante tutto l’anno successivo sospettate di brogli, tant’è che nel novembre dell’anno successivo gli oppositori al Governo occupano gli aeroporti per protesta, causando molti disagi anche a cittadini stranieri. A seguito di ciò, dopo più accurate indagini, il 2 dicembre 2008 la Corte Costituzionale appura i brogli e scioglie il partito di maggioranza, bandendo anche Somchai Wongsawat per cinque anni dalla vita politica.
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