I primi insediamenti sulle isole Maldive risalgono al V secolo a.C.
Nel corso dell’XI secolo approdarono sulle isole Maldive gli arabi che percorrevano le rotte commerciali verso il sud-est asiatico e utilizzavano le Maldive come punto di scalo.
La mancanza di materiali da costruzione ha costretto i buddhisti e gli induisti a costruire su edifici già esistenti, per questo motivo le Moschee maldiviane non sono rivolte verso a Mecca, ma verso il sole.
I primi contatti con i popoli europei avvennero nel XVI secolo: nel 1558 arrivarono sul territorio i portoghesi, cacciati nel 1573 dai Devehi, che ne proclamarono l’indipendenza.
Al termine del XIX secolo il territorio entrò nel protettorato britannico e nel corso della II Guerra Mondiale rappresentò una base strategica per la marina britannica.
Nel 1968, dopo circa un decennio di separazioni e riassorbimenti dal Regno Unito, le Maldive sono ufficialmente dichiarate un repubblica presidenziale.
Durante il trentennio che va dal 1978 al 2008, si stabilì sul territorio un governo totalitarista che controllò i mezzi di informazione ed impedì i movimenti d’opposizione. Agli inizi del III millennio, la popolazione inizia ad insorgere contro le autorità e nel 2008 l’opposizione riesce a salire al potere ed istituisce un governo di stampo liberale. Questo grande passo dopo decenni di dittatura portò a duri scontri politici. Il governo tuttavia ha il merito di aver trasformato l’economia delle Maldive nella prima economia verde al mondo.
Durata: 15 giorni / 13 notti
da € 2.740 - Voli esclusi
L’Iran, negli anni ’60 e ’70, è stato protagonista di un processo di industrializzazione finanziato dai proventi del petrolio. Al contempo, però, non sono state potenziate le infrastrutture ed il paese non ha le condizioni per poter raffinare il prodotto. L’agricoltura, praticabile solo sul 10% del territorio iraniano, sostiene il 30% della popolazione. Le colture […]
Pittura In Cina, sin dal suo nascere, si è sottolineato l’aspetto didattico della pittura, vista come strumento capace di educare e sviluppare quei valori che regolano i rapporti umani. Nulla quanto la pittura riflette la storia dell’anima cinese, perché il pittore in Cina non era solo un artista di professione ma un filosofo, un saggio. […]