La cultura kirghiza è famosa per l’ospitalità tipica della popolazione. La religione più diffusa è l’Islam, ma non risulta completamente radicato nella cultura popolare, soprattutto nel nord del paese, che risulta maggiormente industrializzato e connesso alla Russia. Le differenze tra la cultura meridionale e quella settentrionale derivano soprattutto da anche alleanze strette fra le varie tribù.
In Kirghizistan vige la libertà religiosa. Circa il 75% della popolazione è musulmano-sunnita, un ulteriore 20% è cristiano-ortodossa, mentre il restante 5% si suddivide fra varie minoranze religiose. La capitale e alcune regioni settentrionali sono per lo più laicizzate.
L’opera più importante della letteratura popolare è l’epica del Manas, nome di un condottiero leggendario che ha guidato il popolo kirghizo contro i mongoli calmucchi. L’opera è stata tramandata oralmente per circa due secoli e venne parzialmente trascritta solo a partire dal XIX secolo. Un’erudita letteratura kirghiza si sviluppa a partire dall’era sovietica, quando la lingua inizia ad utilizzare l’alfabeto cirillico.
Va sottolineato che nel paese esistono anche altre culture letterarie legate alle altre due popolazioni residenti in Kirghizistan, quella russa e quella uzbeka.
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