Quattrocento anni fa circa, un bambino chiamato Wangdi (che significa “colui che ha il potere di sottomettere”) giocava lungo la riva del fiume Punatshangchu, e si divertiva a costruire un castello di sabbia, attività che sembrava essere la sua più grande passione. Altrove viveva Zabdrung Ngawang Namgyal, lo spirito guida e punto di riferimento per il suo popolo. Egli ordinò la costruzione di molti monasteri e dzongs (luoghi di culto) sparsi per tutto il paese. Un giorno vide il bambino alle prese con il suo bellissimo castello di sabbia, quindi gli si avvicinò e affascinato da quell’opera d’arte decise di far costruire uno dzong proprio lì vicino. Ecco perché lo dzong fu chiamato Womgdue Phodrang. Esso è considerato uno dei più importanti monasteri-fortezza del paese.
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